Tornado Cash: un primo arresto in Olanda

Tornado Cash: un primo arresto in Olanda

Le manette sono scattate ai polsi di un 29enne: potrebbe trattarsi solo del primo arresto legato al mixer di criptovalute Tornado Cash.
Tornado Cash: un primo arresto in Olanda
Le manette sono scattate ai polsi di un 29enne: potrebbe trattarsi solo del primo arresto legato al mixer di criptovalute Tornado Cash.

A inizio settimana abbiamo riportato la notizia relativa all’inserimento di Tornado Cash nella blacklist del Tesoro USA. Oggi tocca invece a quella dell’arresto, avvenuto nei giorni scorsi ad Amsterdam, di un 29enne ritenuto una delle menti dietro al progetto. Non si esclude che le manette possano scattare anche ai polsi di alcuni suoi collaboratori. È quanto reso noto dall’agenzia olandese FIOD (Fiscale Inlichtingen en Opsporingsdienst) che vigila sui crimini finanziari. Ecco quanto si legge nel comunicato.

Mercoledì 10 agosto, FIOD ha arrestato un uomo di 29 anni ad Amsterdam. È sospettato di essere coinvolto nell’occultamento di flussi finanziari criminali e nel facilitare il riciclaggio di denaro attraverso il mixing di criptovalute mediante il servizio Ethereum decentralizzato Tornado Cash. Non sono esclusi ulteriori arresti.

Un arresto in Olanda per il caso Tornado Cash

Stando a quanto si apprende, l’azione non è direttamente legata a quanto avvenuto oltreoceano, nonostante la tempistica possa suggerire il contrario. Si tratta infatti dell’esito di un’indagine avviata già nel mese di giugno e portata avanti dalla divisione FACT (Financial Advanced Cyber Team) interna a FIOD, a proposito dell’attività svolta dal mixer di criptovalute. La volontà è quella di accertare il presunto coinvolgimento in operazioni legate al crimine, quello cyber e non solo.

FACT sospetta che Tornado Cash sia stato impiegato per nascondere flussi criminali di denaro su larga scala, compresi quelli derivanti dalle truffe di criptovalute. Sono inclusi i fondi rubati attraverso violazioni eseguite da un gruppo che si ritiene associato alla Corea del Nord.

Il giro di vite imposto a livello internazionale nei confronti del servizio sta sollevando una discussione a proposito della legittimità delle misure intraprese: è giustificato fermarne l’attività e arrestare i suoi promotori (sempre considerando che di tratta di un’organizzazione decentralizzata)? È corretto ritenerli responsabili delle malefatte perpetrate da chi ne fa utilizzo?

Secondo il Dipartimento del Tesoro statunitense, da Tornado Cash siano transitati oltre 7 miliardi di dollari di denaro sporco dalla fondazione nel 2019 a oggi. Tra questi, anche le somme sottratte con gli attacchi a BitMart e Crypto.com.

Fonte: FIOD
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Pubblicato il
12 ago 2022
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