Tribler , il client BitTorrent nato con l’ ambizioso obiettivo di rivoluzionare condivisione e IPTV del prossimo futuro, è arrivato alla versione 5.3. Il progetto finanziato dai milioni della Comunità Europea ha raggiunto la maturità e si distingue per le sue caratteristiche uniche, prima fra tutte la capacità di trasformare BitTorrent in un’esperienza completamente indipendente da siti di ricerca per i file .torrent , tracker e server centralizzati.
Elogiato da TorrentFreak come qualcosa di “rivoluzionario”, Tribler 5.3 include un’interfaccia per la ricerca tra i contenuti correntemente scambiati sul network BitTorrent: la ricerca viene condotta tra i peer connessi per la condivisione, non tocca in alcun modo i siti che indicizzano i file .torrent , è in grado di interfacciarsi ai tracker attivi e offre persino una funzionalità di “auto-completamento” per i contenuti più comuni.
Tribler è in sostanza un client BitTorrent completamente decentralizzato , con tutta probabilità il primo della sua specie: non bastasse questo, ha anche un sistema di gestione intelligente e community-driven dello spam. Gli utenti possono classificare i download attraverso un meccanismo di “canali” ( channel in originale) con all’interno diversi Torrent, mentre chi scarica e condivide può assegnare un voto a un canale che verrà in seguito proposto in cima ai contenuti ricercati, sempre in proporzione al numero di voti positivi ricevuti degli utenti.
Le altre “doti particolari” di Tribler includono la possibilità di avviare immediatamente lo streaming di contenuti video condivisi – grazie al player multimediale integrato basato sul codice di VLC media player – e la compatibilità garantita con il sistema di tracker centralizzati su cui attualmente si basa la stragrande maggioranza delle attività di condivisione su rete BitTorrent.
Tribler è un progetto che coinvolge “22 scienziati che lavorano a tempo pieno” su di esso, spiega il leader del team dottor Johan Pouwelse. Un progetto che include “parecchi algoritmi e codice open source”, assieme al contributo di 7 diverse università o organizzazioni.
Il client è “la più estesa iniziativa P2P guidata con piglio scientifico in circolazione” dice Pouwelse, a cui manca ancora un ultimo tassello in grado di trasformarlo in una forza della natura: una base di utenza corposa . Il numero di utenti che usa Tribler è infatti ancora basso e si misura nell’ordine delle migliaia, un’inezia al confronto dei milioni di “pari” che sfogliano quotidianamente The Pirate Bay, Demonoid o altre piattaforme specializzate e che va di pari passo con la scarsità di contenuti – soprattutto “rari” – disponibili per la ricerca e il download.
Alfonso Maruccia