Trump dice di aver trovato “persone molto ricche” pronte a comprare TikTok. Non vuole dire chi sono, quando accadrà, né se Xi Jinping dirà sì.
Il mistero dei ricchi che vogliono comprare TikTok, l’annuncio che non annuncia niente
Domenica mattina, nel corso di un’intervista su Fox News, Trump ha dichiarato di avere un compratore per TikTok. Chi è? “Persone molto ricche.” Quando lo sapremo? “Tra due settimane” – la sua unità di tempo preferita, che ormai è diventata un meme. L’unico piccolo dettaglio, è che serve l’approvazione della Cina. E di Xi Jinping personalmente. È tutto uno show o frutto di una strategia?
Non è la prima volta che Trump “risolve” il caso TikTok. A gennaio parlava di creare una joint venture dove gli Stati Uniti avrebbero avuto il 50% della proprietà. A febbraio si diceva aperto a una vendita a Larry Ellison o Elon Musk. Da marzo a oggi? Solo rinvii continui del ban, uno dopo l’altro. Ora spunta fuori questa storia dei compratori misteriosi che esistono ma non si possono nominare.
Il copione ormai lo conosciamo a memoria: Trump fa un grande annuncio che cattura l’attenzione, evita accuratamente di dare dettagli concreti, e quando arriva il momento della verità rimanda tutto a data da destinarsi.
La carta Xi Jinping
Il problema, che Trump minimizza, è che la Cina deve dire sì. ByteDance non può vendere TikTok senza il permesso di Pechino. E Xi Jinping non ha mai mostrato segni di voler cedere quella che considera un’arma strategica. Ma Trump sembra convinto: “Penso che il presidente Xi probabilmente lo farà.”
Probabilmente. Che sicurezza…
Chi potrebbero essere i “molto ricchi” di cui parla Trump
Le speculazioni sono infinite:
- Larry Ellison: ancora in corsa, Oracle ha già lavorato con TikTok
- Gruppo saudita: hanno i soldi e l’interesse strategico
- Gruppo di aziende tech: Microsoft + altri grandi nomi?
- Fondi sovrani: quelli che comprano tutto
- Elon Musk: teoricamente possibile, ma i rapporti con Trump si sono raffreddati
Trump sta giocando su più tavoli contemporaneamente. Il suo piano è geniale nella sua vaghezza. Promette una soluzione senza impegnarsi, mantiene la pressione su ByteDance, si prende il merito se funziona e può dare la colpa alla Cina se fallisce.
Perché nessuno ci crede più
Dopo mesi di rinvii e promesse non mantenute, anche i più ottimisti iniziano a dubitare. TikTok continua a funzionare normalmente. Gli utenti scrollano come se niente fosse. Le aziende investono in advertising. Il ban che doveva essere definitivo è diventato una minaccia perpetua senza conseguenze.
Probabilmente Trump non sa nemmeno lui chi sono questi compratori. O forse esistono davvero ma le trattative sono ancora embrionali. Il punto è, che ha bisogno di far credere che la situazione sia sotto controllo, anche quando non lo è.
Cosa succede ora? A questo punto le strade sono due. Nello scenario ottimistico, questi misteriosi compratori esistono davvero, Xi Jinping in un momento di magnanimità dice sì, e TikTok finalmente diventa americana risolvendo una volta per tutte la questione. Ma se vogliamo essere realisti? Tra due settimane Trump dirà “ci stiamo ancora lavorando” e rinvierà tutto di nuovo.