Tv on demand a meno di 1 euro

Tv on demand a meno di 1 euro

CBS, Comcast, NBC e DirectTV tutte unite da un unico obiettivo: dimenticare la televisione generalista e rilanciare con il video on demand. In futuro la prospettiva è portare il tutto in Internet
CBS, Comcast, NBC e DirectTV tutte unite da un unico obiettivo: dimenticare la televisione generalista e rilanciare con il video on demand. In futuro la prospettiva è portare il tutto in Internet


Los Angeles (USA) – Lunedì è stato sicuramente un giorno importante per la televisione statunitense. Due cordate, rispettivamente formate da CBS / Comcast e NBC Universal / DirecTV , hanno annunciato il prossimo lancio dei primi servizi video on demand per gli utenti della televisione via cavo. In pratica, a distanza di ore dalla normale trasmissione degli episodi delle più importanti serie ne sarà possibile l’acquisto e quindi la visione in base alle proprie esigenze.

CBS e NBC al solo costo di 99 centesimi (circa 0,84 euro) – per puntata – renderanno disponibili famosissimi telefilm come “CSI: Crime Scene Investigation” e “Law & Order”. Questo però dovrebbe essere considerato solo l’inizio della rivoluzione televisiva, perché non è escluso che in futuro possano essere proposte nuove soluzioni multi-piattaforma. Un esempio è rappresentato dalla partnership fra Apple e Walt Disney , che ha permesso la creazione del primo servizio di video on demand per gli utenti iPod, nello specifico legato alla multi-premiata serie “Lost”.

“Come è avvenuto per Apple/Disney, penso che la collaborazione con Comcast possa rappresentare l’inizio di una nuova era”, ha dichiarato Leslie Moonves, CEO di Viacom e direttore di CBS. “Dobbiamo riconoscere che il modo in cui le persone guardano la TV sta cambiando, così di conseguenza il modello economico”. Un fronte sul quale si è mossa con grande anticipo la britannica BBC che ha deciso di portare in rete l’intero palinsesto superando d’un balzo le timidezze distributive che, nonostante tutto, ancora denunciano i nuovi modelli distributivi adottati dai due network americani.

Secondo molti analisti non è un caso che la presentazione dei due nuovi servizi sia stata contemporanea. Entrambe le cordate aspettavano il momento giusto, e anche le mosse del diretto avversario. A tutti i protagonisti era chiaro che gli effetti sul mercato sarebbe stati quasi immediati. Dare la possibilità agli utenti di accedere ad episodi che magari si sono persi non può che rafforzare le aziende stesse. A questo punto gli accavallamenti fra i palinsesti potrebbero smettere di essere un problema. Nessuno ruberà telespettatori alla contro-parte.

Gli operatori, come ad esempio Comcast, aspettavano da tempo soluzioni di questo genere. I produttori e gli operatori non erano mai riusciti a mettersi d’accordo sul video on demand. Fino a poco tempo la qualità dei prodotti offerti, sebbene gratuiti, era piuttosto distante dai successi da prime-time. “Questa è una vera risoluzione per il modello di distribuzione televisiva; oggi è l’ultimo giorno che la programmazione fa la differenza”, ha dichiarato Josh Bernoff, analista presso Forrester Research .

Sebbene le tariffe in ballo siano simili, le strategie commerciali sono profondamente diverse. Dal prossimo gennaio l’offerta video-on-demand di CBS-Comcast comprenderà le serie CSI NCIS , Survivor e The Amazing Race . Mentre gli episodi dei due telefilm saranno disponibili per sole 24 ore dopo l’acquisto, e in una finestra che sarà compresa fra un episodio ed un altro, i due reality subiranno un trattamento diverso. Saranno disponibili pacchetti di puntate fra le quali scegliere. Il motivo è legato alla mancanza di ripetizioni nella programmazione, cosa che non avviene ovviamente per le fiction. L’ultima chicca riguarderà la possibilità di vedere CSI e NCIS in alta definizione.

CBS-Comcast, inoltre, hanno deciso di mantenere inalterato il contenuto pubblicitario degli episodi, anche per la versione in video on demand. “E uno scotto da pagare per disporre della convenienza delle piena libertà di visione”, ha dichiarato Moonves. L’unico “difetto” di questo progetto è che il servizio sarà disponibile solo ed esclusivamente per le 9 milioni di case che sono connesse con le stazioni televisive digitali Comcast. “Se avessimo aperto anche alle infrastrutture altrui l’accordo sarebbe stato molto più complicato”, ha spiegato Moonves. Parole che fanno ritenere ancora problematico lo sbarco di questo servizio su Internet.

NBC/Direct TV, invece, offriranno non solo le serie proprietarie come Criminal Intent , SVU , Surface e The Office ma anche quelle di alcune TV via cavo come USA Network.
NBC Universal TV Studio si occuperà di gestire tutte le questioni riguardanti i diritti. Il servizio sarà disponibile solo per gli utenti che acquisteranno il nuovo DirecTV Plus Interactive DVR, che verrà commercializzato fra qualche mese. Si tratta di un set-top box con un specie di videoregistratore digitale integrato, che permetterà la pausa, fast-forward e rewind della live TV. Insomma, verrà utilizzata una soluzione di buffer e una memoria residente capace di archiviare fino a 160 ore di contenuti video, di cui 60 per il video on demand. L’abbonamento, escluso l’hardware, costerà 5,99 dollari al mese, più 99 centesimi per ogni episodio in video on demand.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
9 nov 2005
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