Twitter: chiarimenti sui limiti di lettura

Twitter: chiarimenti sui limiti di lettura

Twitter ha spiegato che i limiti di lettura per i tweet sono stati introdotti per bloccare i bot e lo scraping dei dati pubblici per i modelli IA.
Twitter: chiarimenti sui limiti di lettura
Twitter ha spiegato che i limiti di lettura per i tweet sono stati introdotti per bloccare i bot e lo scraping dei dati pubblici per i modelli IA.

Dall’inizio del mese sono stati introdotti limiti di lettura dei tweet. Twitter ha ora fornito maggiori informazioni in merito, spiegando il motivo per cui la sgradita novità non è stata preannunciata. La misura è solo temporanea, ma gli utenti non possono più utilizzare TweetDeck. Intanto è nuovamente possibile visualizzare i tweet senza login.

No allo scraping per i modelli IA

A partire da fine giugno, gli utenti hanno scoperto due nuove “trovate” di Elon Musk. Per visualizzare i tweet era necessario effettuare l’accesso al social network o la registrazione. Da alcune ore è possibile visualizzare i tweet, cliccando sul messaggio o la data di pubblicazione. Non sono invece ancora visibili i profili. Cliccando sul nome viene mostrata la finestra di login.

La novità più fastidiosa è quella relativa ai limiti di lettura per i tweet: 10.000 al giorno per gli abbonati, 1.000 al giorno per gli utenti non abbonati e 500 al giorno per i nuovi utenti non abbonati. Ciò ha avuto conseguenze disastrose per TweetDeck. Alcuni dipendenti hanno però sottolineato che il problema è dovuto all’eliminazione delle API legacy. Poche ore dopo è stata annunciata la versione 2.0 del client web che, dall’inizio di agosto, sarà accessibile solo agli abbonati.

Un post sul blog dedicato alle aziende spiega che l’introduzione dei limiti di lettura è una misura temporanea per rilevare ed eliminare i bot. Non è stata comunicata in anticipo per evitare che i “bad actors” possano aggirare la rilevazione. L’obiettivo di Twitter è bloccare i bot che manipolano le conversazioni sulla piattaforma e impedire lo scraping dei dati pubblici da parte delle aziende che sviluppano i modelli IA.

Le restrizioni riguardano un numero ridotto di utenti e hanno un impatto minimo sull’advertising. Quest’ultima affermazione sembra troppo ottimistica, in quanto Google indicizza oltre il 50% di tweet in meno.

Fonte: Twitter
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Pubblicato il
5 lug 2023
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