Twitter è di Elon Musk: e l'avvocato pianse

Twitter è di Elon Musk: e l'avvocato pianse

L'avvocato Vijaya Gadde, numero uno del team legale e autorità morale di Twitter, in lacrime dopo l'acquisizione da parte di Elon Musk.
Twitter è di Elon Musk: e l'avvocato pianse
L'avvocato Vijaya Gadde, numero uno del team legale e autorità morale di Twitter, in lacrime dopo l'acquisizione da parte di Elon Musk.

Quello lasciato alle spalle non è certo stato un giorno come gli altri in Twitter. La notizia del passaggio della società nelle mani di Elon Musk ha sollevato legittimi dubbi sul futuro della piattaforma, sui cambiamenti in arrivo. Sono stati anzitutto i dipendenti a interrogarsi su cosa accadrà. E se il fondatore (nonché ex CEO) Jack Dorsey è convinto sia stata presa la decisione giusta, non tutti condividono la sua opinione. Le reazioni alla cessione del gruppo sono state le più disparate.

L’avvocato di Twitter in lacrime

Vijaya Gadde, a capo del team di legali al servizio dell’azienda (Legal, Public Policy & Trust and Safety Lead secondo LinkedIn) ha immediatamente convocato una riunione da remoto con i colleghi più stretti e con la squadra al lavoro sulle policy. Nel corso dell’intervento, stando a quanto riporta Politico, è scoppiata in lacrime manifestando tutte le sue preoccupazioni per l’evoluzione della vicenda.

Il profilo di Vijaya Gadde su LinkedIn

Gadde si è unita alla società nel 2011. Alla squadra che dirige spetta il non semplice compito di stabilire le dinamiche da attuare per la moderazione dei contenuti. È ritenuta dai collaboratori una vera e propria “autorità morale” all’interno del social network. Ha avuto un ruolo importante in alcuni momenti chiave come quello che, all’inizio dello scorso anno, ha portato al ban di Donald Trump.

Per meglio comprendere quanto la situazione sia confusa, secondo Bloomberg, i vertici di Twitter hanno scelto di mettere in standby per alcuni giorni tutti gli aggiornamenti critici ai prodotti gestiti. Per introdurli sarà necessaria un’autorizzazione esplicita ottenuta da un vice presidente. Il motivo? Impedire che un dipendente deluso dalla notizia possa in qualche modo sabotare la piattaforma o alterare alcune delle sue funzionalità. Un altro dettaglio non di poco conto, utile per capire l’aria che tira.

Musk dovrà lavorare anche su questo fronte, per conquistare la fiducia dei collaboratori più scettici. Un’incognita che forse non ha considerato prima di staccare l’assegno da 44 miliardi di dollari per allungare le mani sul social network.

Fonte: Politico
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Pubblicato il
27 apr 2022
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