Twitter: pochi abbonati a Blue e problemi con CSAM

Twitter: pochi abbonati a Blue e problemi con CSAM

In base ai dati indicati su un documento interno, gli abbonati a Twitter Blue sono circa 290.000, ma l'azienda ha un problema più urgente da risolvere.
Twitter: pochi abbonati a Blue e problemi con CSAM
In base ai dati indicati su un documento interno, gli abbonati a Twitter Blue sono circa 290.000, ma l'azienda ha un problema più urgente da risolvere.

Da pochi giorni è possibile sottoscrivere l’abbonamento anche in Italia, ma sembra che il piano di Elon Musk per ottenere maggiori profitti da Twitter Blue sia al momento fallito. Secondo The Information, solo 180.000 utenti statunitensi hanno deciso di pagare gli 8 dollari/mese (11 dollari/mese su Android e iOS). Il New York Times ha invece scoperto che l’azienda californiana non riesce a bloccare la condivisione di materiale pedopornografico.

Twitter Blue: pochi abbonamenti

In base al documento visto da The Information e relativo ai dati di metà gennaio, gli abbonati a Twitter Blue sono circa 180.000 negli Stati Uniti, ovvero meno dello 0,2% degli utenti attivi mensili. L’azienda californiana specifica nello stesso documento che gli abbonati statunitensi sono il 62% del totale, quindi Twitter Blue ha circa 290.000 abbonati nel mondo.

Non è nota la percentuali di utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento da web (8 dollari/mese) o da app (11 dollari/mese). Ipotizzando una commissione di 3 dollari/mese per Apple e Google si può stimare un guadagno di circa 27,8 milioni di dollari all’anno per l’azienda californiana. Parlando con i dipendenti, Elon Musk ha dichiarato che l’obiettivo è ottenere almeno il 50% delle entrate da Twitter Blue. È chiaro che le previsioni non verranno rispettate, se il trend rimane questo.

Problemi con i CSAM

Musk aveva comunicato a fine novembre che la priorità numero 1 è eliminare i contenuti di “sfruttamento minorile”. Il New York Times ha scoperto però che Twitter non riesce a bloccare il cosiddetto CSAM (Child Sexual Abuse Material), ovvero foto e video pedopornografici, nonostante gli annunci positivi di inizio mese.

Il New York Times ha individuato facilmente i contenuti, anche grazie all’algoritmo dei suggerimenti del social network. Il Canadian Centre for Child Protection ha purtroppo confermato i risultati, trovando oltre 260 video espliciti con oltre 174.000 like e 63.000 retweet. Inoltre, la rimozione dei contenuti in seguito alle segnalazioni avviene piuttosto lentamente.

Fonte: Engadget
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Pubblicato il
7 feb 2023
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