Il nuovo sistema di verifica, disponibile solo tramite Twitter Blue, non funziona. Sono infatti numerosi gli account fasulli che hanno ottenuto il badge blu pagando i 7,99 dollari/mese dell’abbonamento. L’azienda californiana ha sospeso temporaneamente la procedura e ora Elon Musk ipotizza il ritorno al vecchio sistema almeno per le organizzazioni.
Account verificati: ritorno al passato?
La nuova versione di Twitter Blue è stata introdotta il 9 novembre. Gli utenti che sottoscrivono l’abbonamento (possibile solo in Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda) ricevono il famoso badge blu di account verificato. In precedenza era necessario rispettare determinati requisiti e il “privilegio” era concesso solo ad un numero limitato di utenti.
Come ampiamente prevedibile sono iniziati ad apparire numerosi account che, nonostante il badge blu, non appartengono agli utenti ufficiali. L’azienda farmaceutica Eli Lilly ha perso 15 miliardi di dollari di capitalizzazione, a causa di un account fasullo che aveva promesso insulina gratis per tutti. Twitter ha cercato di risolvere il problema con l’etichetta “Ufficiale“, ma alla fine ha dovuto sospendere la sottoscrizione degli abbonamenti.
Elon Musk ha comunicato ieri che Twitter permetterà presto alle organizzazioni di identificare i loro account. Non ci sono altri dettagli al momento, quindi bisognerà attendere l’arrivo della funzionalità per scoprire la procedura adottata e verificare se verrà risolto il problema delle impersonificazioni. Nel frattempo, gli utenti possono sfruttare l’estensione per Chrome e Firefox.
Rolling out soon, Twitter will enable organizations to identify which other Twitter accounts are actually associated with them
— Elon Musk (@elonmusk) November 13, 2022
John Legere, ex CEO di T-Mobile, ha chiesto a Musk di lasciargli la gestione di Twitter. La risposta è stata questa:
No
— Elon Musk (@elonmusk) November 13, 2022