Ancora guai per Uplay, la piattaforma di distribuzione digitale di Ubisoft che già in passato ha dimostrato di avere seri problemi di sicurezza : questa volta il “buco” è stato identificato da ignoti smanettoni russi, e a farne le spese è nientemeno che un gioco ancora inedito sul mercato.
Usando la vulnerabilità esposta sulla Internet in lingua russa, infatti, sono stati in grado di accedere in maniera illegale ai contenuti disponibili su Uplay: la falla rende apparentemente possibile marcare come già acquistati titoli per cui non si è mai pagato, anche se il gioco non è ancora uscito, come nel caso dello spin-off vintage di Far Cry 3 noto come Blood Dragon .
A dimostrare l’autenticità dell’hack, in questi giorni in Rete è tutto un proliferare di video tratti dal gioco e copie del codice giocabile condivise via P2P (BitTorrent). Ce ne fosse il bisogno, il buco di Uplay segna un ulteriore punto a favore di chi guarda con disprezzo, scetticismo e preoccupazione al “cloud gaming” e alle connessioni always-on come metodo efficace per porre un freno alla pirateria e all’hacking (malevolo o meno) nei prodotti di intrattenimento videoludico.
Uplay è molto più di un sistema DRM Internet-dipendente, ha detto in passato Ubisoft, mentre chi si è già trovato a subire le spiacevoli conseguenze del suo utilizzo nei titoli di nuova uscita avrà la riconferma della scarsa robustezza della piattaforma in fatto di sicurezza e affidabilità del servizio.
Riguardo l’hack e il successivo leak di Blood Dragon, infine, il publisher francese ha ammesso l’esistenza del problema ma ha assicurato : nessuna informazione “personale” degli utenti è a rischio, e nell’attesa di chiudere la falla le componenti di protezione anti-copia e download sono state temporaneamente disattivate per tutti.
Alfonso Maruccia
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Il solito burocratese
" annunciando la ratificazione del nuovo pacchetto di regole entro le prossime settimane ". La ratifica!LeguleioRe: Il solito burocratese
- Scritto da: Leguleio> " annunciando la ratificazione del nuovo> pacchetto di regole entro le prossime> settimane ".> > > La ratifica![img]http://www.oscarpettinari.altervista.org/img/furio.jpg[/img]tucumcaricosto molto basso???
i cosiddetti open data saranno a disposizione di sviluppatori, aziende e privati cittadini ad un costo molto basso o in maniera gratuita il costo, per quanto possa essere basso, è comunque una barriera rispetto alla diffusione dei datied è una barriera oltremodo odiosa, perché limita l'acXXXXX soprattutto da parte dei soggetti più "poveri" i quali dovrebbero invece essere quelli che dovrebbero poter trarre il maggior "giovamento" dalla disponibilità degli open dataquindi, non prendeteci / non prendiamoci per il c..o! data magari sì, ma open manco per il ca..o!!!mr.noRe: costo molto basso???
- Scritto da: mr.no> i cosiddetti open data saranno a disposizione> di sviluppatori, aziende e privati cittadini ad> un costo molto basso o in maniera> gratuita > > il costo, per quanto possa essere basso, è> comunque una barriera rispetto alla diffusione> dei> dati> > ed è una barriera oltremodo odiosa, perché limita> l'acXXXXX soprattutto da parte dei soggetti più> "poveri" i quali dovrebbero invece essere quelli> che dovrebbero poter trarre il maggior> "giovamento" dalla disponibilità degli open> data> > quindi, non prendeteci / non prendiamoci per il> c..o!> > data magari sì, ma open manco per il ca..o!!!beh, meglio che niente, considerando che attualmente per sapere se un terreno è edificabile, ad esempio, si va a spendere anche 25 euro a particella (!)opendataRe: costo molto basso???
> beh, meglio che niente, considerando che> attualmente per sapere se un terreno è> edificabile, ad esempio, si va a spendere anche> 25 euro a particella> (!)Infatti da adesso in poi ne dovrai spendere 50 e dovrai andare su Internet a scaricarti il documento.Io noBit riutilizzabili dall'email recycling
Com'è noto il 70-80% del traffico email è costituito da spam: e se si utilizzassero questi dati come materiale digitale per nuove informazioni? In questa direzione va l'iniziativa di emailrecycling.org: http://www.creuzanews.com/?p=2441 ...Francede23Re: Bit riutilizzabili dall'email recycling
- Scritto da: Francede23> Com'è noto il 70-80% del traffico email è> costituito da spam: e se si utilizzassero questi> dati come materiale digitale per nuove> informazioni? In questa direzione va l'iniziativa> di emailrecycling.org:> http://www.creuzanews.com/?p=2441> ...come panzana e' geniale! Tanto geniale che ho paura che davvero uno la possa usare per chiedere qualche finanziamento pubblico x le energie rinnovabili.bubbaRe: Bit riutilizzabili dall'email recycling
- Scritto da: bubba> - Scritto da: Francede23> > Com'è noto il 70-80% del traffico email è> > costituito da spam: e se si utilizzassero questi> > dati come materiale digitale per nuove> > informazioni? In questa direzione va> l'iniziativa> > di emailrecycling.org:> > http://www.creuzanews.com/?p=2441> > ...> come panzana e' geniale! Tanto geniale che ho> paura che davvero uno la possa usare per chiedere> qualche finanziamento pubblico x le energie> rinnovabili.Mi viene il sospetto invece sia un piano sagace per fare incetta dianime candideindirizzi email validi, tipo i finti "clicca qui se non vuoi più ricevere email da noi."Questo, o un pessimo pesce d'aprile in ritardo.Nome e cognomeRe: Bit riutilizzabili dall'email recycling
"Questo, o un pessimo pesce d'aprile in ritardo."In ritardo su quel sito, sui siti in lingua inglese è uscito puntualissimo.La cosa che mi lascia in realtà perplesso, anzi, preoccupato è che la notizia è stata data da tutte le testate con grande serietà, senza neanche un "lol" tra i commenti. Ma qualcuno l'ha bevuta sul serio quindi?Ed oltre che uno scherzo è anche una ben riuscita pubblicità. Ovviamente non dico di cosa. Non gratis almeno... ;)pescatore di tonniRe: Bit riutilizzabili dall'email recycling
- Scritto da: bubba> - Scritto da: Francede23> > Com'è noto il 70-80% del traffico email è> > costituito da spam: e se si utilizzassero questi> > dati come materiale digitale per nuove> > informazioni? In questa direzione va> l'iniziativa> > di emailrecycling.org:> > http://www.creuzanews.com/?p=2441> > ...> come panzana e' geniale! Tanto geniale che ho> paura che davvero uno la possa usare per chiedere> qualche finanziamento pubblico x le energie> rinnovabiliSecondo me se la proponessero in Parlamento ci sarebbero politici che votano a favore.E viceversa anche se un parlamentare la mettesse nel proprio programma ci sarebbero tanti elettori che ci crederebbero e la considererebbero un motivo per votare il suddetto politico.E non scherzo affatto.caratteri disponibil iRe: Bit riutilizzabili dall'email recycling
[code]"Basta inviare le email spazzatura a INBOX@emailrecycling.org e si potrà così dare il proprio contributo per un Web più green e sostenibile. Ma come funziona il proXXXXX? È tutto molto semplice spiega Imagin Rameany, CEO di eMailRecycling.org Scomponiamo i messaggi nei loro elementi base, i caratteri. Poi, attraverso la nostra tecnologia BitStripper convertiamo i caratteri in bit riutilizzabili, che vendiamo allingrosso agli Internet Service Provider come Apple e Google. Il proXXXXX, sottolinea Rameany, funziona con qualsiasi tipo di email e persino con i malware. BitStripper li frantuma in bit completamente anonimi pronti per il riuso"[/code]...What the serious f*ck? :|Nome e cognomeGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 11 04 2013
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