Ucraina: crollano le Borse e crolla il Bitcoin

Ucraina: crollano le Borse e crolla il Bitcoin

Quanto sta accadendo in Russia ha fatto crollare tutti i listini, facendo schizzare il valore di oro e petrolio, ma abbattendo tutte le criptovalute.
Ucraina: crollano le Borse e crolla il Bitcoin
Quanto sta accadendo in Russia ha fatto crollare tutti i listini, facendo schizzare il valore di oro e petrolio, ma abbattendo tutte le criptovalute.

L’atto di guerra lanciato da Vladimir Putin all’Ucraina ha avuto immediate e profonde ripercussioni sui listini di tutto il mondo, con ricadute su tutti i listini ed in parallelo anche sul mondo delle criptovalute.

Da una parte c’è chi sale: si tratta del prezzo del petrolio e del gas, schizzati a livelli fuori controllo in attesa di capire cosa stia per accadere e quali possano essere le ricadute sull’economia (anche e soprattutto in termini di sanzioni contro la Russia). Dall’altra c’è però chi scende, con tutti i listini principali in profondo rosso (-3% anche a Piazza Affari) e il Rublo che crolla completamente in attesa di capire se davvero la guerra sia esplosa o se ci siano ancora margini per fermare l’avanzata e le conseguenze correlate.

Oro su, criptovalute giù

Due ulteriori asset vanno tenuti sotto osservazione. L’oro, in ulteriore aumento, si conferma bene rifugio in tempo di fibrillazioni: in mattinata si sono sfiorati i 1950 dollari/oncia. Le criptovalute, per contro, crollano ulteriormente andando di pari passo con i listini e pagando pesantemente dazio per quanto sta accadendo tra Bielorussia, Donbass e Crimea. Confermata, dunque, la tendenza delle ultime settimane: l’unico vero bene rifugio si conferma essere l’oro, mentre i crypto asset devono per ora dimenticare questa ambizione.

Nelle ultime 24 ore:

Mediamente la perdita nell’ultima settimana ha raggiunto il 20%.

Bitcoin tra 12 e 24 febbraio

Bitcoin tra 12 e 24 febbraio (dati CoinGecko)

Il Bitcoin sta sfiorando i 35 mila euro di valore, vicino dunque a quei minimi due volte toccati nel corso del 2021 (sotto quota 30 mila si aprirebbe una vera e propria anomalia nell’andamento di crescita previsto per la principale delle criptovalute). Rispetto ai massimi dello scorso novembre (69 mila dollari solo tre mesi fa), il valore si è dimezzato e la situazione in Ucraina potrebbe fare ulteriori pressioni al ribasso. Se poi fossero confermate le voci secondo cui Putin andrebbe a sfruttare anche le criptovalute per aggirare le sanzioni europee e statunitensi, allora la fibrillazione su questo mercato potrebbe farsi ancor più tangibile.

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Pubblicato il
24 feb 2022
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