Roma – Nel tentativo di porre un freno alle “bollette shock”, questa settimana i rappresentati parlamentari dell’Unione Europea hanno approvato l’imposizione dei tetti di spesa fissi sulle comunicazioni mobili in roaming , decidendo tra l’altro l’estensione dei limiti di costo sulle chiamate vocali dall’estero sino al 2012.
Facendo seguire i fatti alla volontà regolarizzatrice espressa a più riprese dalla Commissione Europea, i parlamentari sono intervenuti per cercare di rendere le attività di surfing e comunicazione fuori da confini patrii un’attività normale alla portata di chiunque , piuttosto che una storia di costi stratosferici e accessi impossibili in un sistema che si è già preoccupato di semplificare enormemente la libera circolazione delle persone sul continente.
“Il voto di oggi del Parlamento Europeo è un’ottima notizia per tutti i consumatori d’Europa” ha dichiarato il commissario alle telecomunicazioni EU Viviane Reding, da sempre attiva sostenitrici di regolamentazioni a favore degli utenti e autrice della bozza di legge approvata lunedì. Il voto, che si è tenuto in commissione industria, ha visto un rapporto 21 a 8 membri favorevoli, con l’astensione di 18 socialisti scontenti per non essere riusciti a ottenere tetti ancora più bassi di quelli previsti da Reding.
Secondo quanto stabilisce la decisione del parlamento, il prezzo di un minuto di conversazione in roaming non potrà costare più di 40 centesimi dopo il 2010 , mentre il prezzo di un SMS sarà di 11 centesimi. Riguardo il traffico dati senza promozioni, inoltre, ogni Megabyte di dati trasferiti costerà 50 centesimi di euro, la metà di quanto proposto dal commissario Reding.
Gli operatori dovranno inoltre essere obbligati a calcolare i costi delle comunicazioni a partire dal primo secondo della chiamata, al contrario della proposta iniziale che prevedeva che la tariffazione scattasse dal 31esimo secondo.
Se a ogni modo i parlamentari e la commissione si dicono soddisfatti nelle nuove norme (in attesa dell’approvazione finale ad aprile e della conversione in legge per le singole nazioni della UE entro l’estate), chi mugugna è la GSM Association che parla espressamente di eccessiva volontà regolarizzatrice da parte delle autorità dell’Unione. “Siamo preoccupati che il comitato abbia ridotto il tetto di guardia a 50 centesimi per il roaming di dati” ha detto il direttore degli affari europei dell’associazione Martin Whitehead, evidentemente messo in allarme in periodi di crisi e contrazione degli utili da un possibile calo degli introiti dei suoi soci.
Alfonso Maruccia