Un anno di vita per l'ICANN

Un anno di vita per l'ICANN

Il cappio si stringe ma il ministero del Commercio americano decide di non azionare la forca. O l'ICANN cambierà o partirà il commissariamento
Il cappio si stringe ma il ministero del Commercio americano decide di non azionare la forca. O l'ICANN cambierà o partirà il commissariamento


Washington (USA) – Un anno per migliorare, dodici mesi per convincere il proprio datore di lavoro che l’ICANN può funzionare, 365 giorni per spiegare ai partner internazionali che la riforma dell’ICANN è cosa giusta e buona e, soprattutto, fattibile. C’è questo dentro la decisione con cui il ministero del Commercio americano ha deciso di sospendere l’esecuzione dell’attuale ICANN, offrendo un altro anno di vita al management dell’organismo che supervisiona il sistema dei domini internet.

L’ICANN, ente internazionale legato mani e piedi (e ora anche collo) al ministero americano, dovrà pervenire ad una contestata ma importante riforma interna che non è ancora decollata, è circondato dalle accuse di occultamento dei propri bilanci ed è vittima di un processo decisionale troppo complesso e inadeguato ai tempi della rete. Un ente, dunque, che da tempo si muove sull’orlo del baratro, e sono davvero in pochi ormai a dargli fiducia. Tra questi, ora, anche il ministero statunitense.

I responsabili del dicastero hanno però voluto sottolineare di non essere assolutamente soddisfatti per quanto prodotto in questi mesi dall’ ICANN e chiedono che entro il 30 settembre del 2003 il processo decisionale divenga trasparente, sia più attento alle richieste degli utenti internet e che venga dato un peso consultivo ai governi nazionali di tutto il mondo. Dal 31 dicembre, ogni quattro mesi, l’ICANN dovrà stilare un rapporto sui progressi e dovrà consegnarlo al ministero. Altrimenti il cappio si stringerà.

Secondo il prosaico e inalterabile presidente e CEO di ICANN, M. Stuart Lynn, la decisione ministeriale era prevista e gli obiettivi delineati sono quelli sui quali “intendiamo focalizzarci”. “Il Ministero – ha affermato Lynn – intende lavorare con noi e attirare i contributi di altri per far sì che si vada avanti. Un approccio molto diverso da quanto si è visto finora”.

In mano all’ICANN si trova l’infrastruttura critica del net, quella che sovraintende alle estensioni di dominio, e dal funzionamento dell’ICANN dipende davvero moltissimo del funzionamento di internet…

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Pubblicato il
23 set 2002
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