Twitter cresce, i cinguettii aumentano e chi li emette ha il diritto di essere tutelato. Questo in sostanza quanto espresso da Biz Stone, co-fondatore della piattaforma di microblogging, nell’ annunciare alcuni importanti cambiamenti dei termini di utilizzo del servizio.
Le novità vanno a toccare quattro punti fondamentali quali advertising, spam, API e, ultima ma non meno importante, la proprietà dei singoli tweet , che viene attribuita totalmente agli utenti. Twitter si riserva in ogni caso di utilizzare tali contenuti come meglio crede, specificando tuttavia di non esserne il proprietario, probabilmente per mettersi al riparo da possibili rivendicazioni da parte degli utenti ed evitare l’ imbarazzo in cui era precipitato Facebook qualche mese fa per motivi molto simili.
Le nuove regole dovrebbero rendere più marcato il confine tra advertising e spam . Il primo entra definitivamente a far parte del sistema Twitter, approvato in seguito all’annuncio di mesi fa con cui lo stesso Stone aveva spiegato di volere esplorare più a fondo la faccenda. Per quanto riguarda lo spam sono state inasprite le misure per controllarne la diffusione: l’attività di ogni account dovrebbe essere permanentemente monitorata e nel caso in cui le statistiche svelino un spammer travestito da fringuello, questo verrebbe immediatamente sospeso.
Sul fronte sviluppatori Twitter ha pubblicato un documento , che dovrebbe essere presto arricchito con ulteriori specifiche, in cui esplica le linee guida da rispettare nell’utilizzo delle sue API . Nello sviluppare applicazioni ad hoc si deve assicurare la trasparenza nella pubblicazione dei cinguettii: non devono essere in alcun modo alterati e non è consentito abusare del servizio offerto per cinguettare all’insaputa dell’utente.
Giorgio Pontico
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Data Mining
>Twitter è ormai diventato uno strumento >troppo grande e troppo caotico per poterne >immaginare rapidi e sintetici utilizzi>informativi. Pescare dentro il >grande rumore di fondoSeparare le poche informazioni interessanti in un enorme flusso di dati è chiamato "data mining"; di solito si usa per estrapolare dati personali ed usarli a fini commerciali, ma ha anche altre applicazioni; una delle più importanti è la ricerca medica: gli epidemiologi lavorano sui dati di migliaia di pazienti, raccolti ogni volta che essi si recano in ospedale, e trovano le correlazioni tra l' esposizione a diversi fattori di rischio e l' insorgenza di malattie.Credo che si possa applicare un sistema del genere a twitter (tra l' altro i messaggi sono corti, quindi più facili da analizzare.Spero che realizzino qualcosa del genere al più presto... mentre la prospettiva delle news a pagamento si avvicina, ogni fonte di informazione alternativa acquista interesse.angrostwitter.. ma a che serve?
Voglio dire.. non ne capisco l'utilità.. puoi scrivere i tuoi interventi con un numero limitato di caratteri, la maggior parte delle cose è riportata centinaia di volte nello stesso modo con piccole aggiunte che di per se non "aggiungono" niente alla notizia.. ma a che serve alla fine?Giovanni MauriRe: twitter.. ma a che serve?
Inizialmente a poco e nulla. Solo un'insieme caotico di pettegolezzi ed in mezzo ad essi sporadicamente qualcosa di interessante. Una moda. Un pò come facebook o second life. Poi ci sono state le elezioni in Iran ed è esploso il caso twitter. Si è rivelato un'utile strumento per aggirare censure locali e stampa, ad andar bene, "bonificata" alla quale ormai siamo assefuatti. Passato il caso Iran, basta. E' tornato ad essere il coacervo di pettegolezzi futili ed inutili e penso rimmarà tale fino al prossimo evento mediatico di una certa importanza.EreticoCercare su Twitter?
Twitter è utilissimo quando è usato come canale informativo alternativo:un flusso in tempo reale di informazioni creato da un gruppo di utenti il più omogeneo possibile e focalizzato su un argomento.Faccio sempre l'esempio del "Giro d'Italia" con un nutrito gruppo di ciclisti e addetti ai lavori (tutti Twittanti) che svelano retroscena che sfuggono ai media tradizionali.Phabio76Re: Cercare su Twitter?
- Scritto da: Phabio76> Faccio sempre l'esempio del "Giro d'Italia" con> un nutrito gruppo di ciclisti e addetti ai lavori> (tutti Twittanti) che svelano retroscena che> sfuggono ai media> tradizionali.Boh... ho appena provato a cercare #Vuelta e l'informazione che sto ricevendo, nel bel mezzo di tutto il rumore di fondo, e' molto prossima allo zero.Molto meglio seguire la diretta dal sito ufficiale.Al giro che cosa c'era di diverso?panda rossaRe: Cercare su Twitter?
Forse la vuelta ha meno seguito del giro o del tour.EreticoRe: Cercare su Twitter?
- Scritto da: Eretico> Forse la vuelta ha meno seguito del giro o del> tour.Forse si, ma il nutrito gruppo di addetti ai lavori di cui al primo post, segue di sicuro e di conseguenza dovrebbe twittare.panda rossaRe: Cercare su Twitter?
Non mi sono spiegato.Intendevo dire che piuttosto che CERCARE #qualcosa è molto più utile SEGUIRE un gruppo di persone con un interesse specifico (in questo caso il ciclismo)Phabio76Re: Cercare su Twitter?
- Scritto da: Phabio76> Non mi sono spiegato.> Intendevo dire che piuttosto che CERCARE> #qualcosa è molto più utile SEGUIRE un gruppo di> persone con un interesse specifico (in questo> caso il> ciclismo)...e quindi, per seguire su twitter i retroscena della vuelta non raccontati sui media tradizionali, che cosa devo fare?panda rossaRe: Cercare su Twitter?
Penso che valga la stessa cosa dei siti, dei forum, dei blog, dei newsgroup: scremare, selezionare, killare, e alla fine si avrà un flusso di informazioni tagliato su misura e col minimo rumore possibile.Personalmente non ho ancora trovato un motivo valido per iscrivermi a Twitter.FunzNon è solo Twitter
Quasi nessuno aggiunge qualcosa all'informazione collettiva. Twitter è così. Da Facebook, che può avere qualche utilità per tenersi in contatto, arriva un insieme di test scemi fatti dagli altri, che non te ne può fregar di meno, e fuffa inutile, con in mezzo video di Youtube che vengono passati da un utente all'altro, insieme ad appelli, bufale e catene di S.Antonio. Nella maggior parte dei blog, quando va bene, non hanno nulla da dire, ma lo dicono lo stesso; altrimenti sono poco più di collezioni di link a altri siti o copia&incolla. Qualche blog è ottimo, ma sono pochi, uno su non so quanti. I forum sono anche loro pieni di "rumore". Pochi aggiungono contenuti, molti li copiano. Anche cercando spezzoni di video o foto, in certi casi se ne trovano di duplicati a volontà, ma sono sempre gli stessi copiati da altri siti. Idem per le informazioni. Il tutto non raramente avviene senza controllare, così vengono copiati anche gli errori, le XXXXXte, le falsità. Se poi arrivano da Wikipedia, non parliamone... specialmente quella italiana, dove le pagine vengono "copiate", passatemi il termine, dalla wiki inglese, da traduttori improvvisati, che conoscono evidentemente poco l'inglese, vergognosamente l'italiano e niente dell'argomento che stanno traducendo. Mi succede frequentemente di dover andare a guardare la versione inglese, perché qualcosa non mi torna e infatti... Ora guardo direttamente la versione inglese e non ci penso più. Ed è meglio che sorvoli sulle "editor war" o sugli ostinati orgogliosi della loro ignoranza, nascosta talvolta dietro un'arrogante saccenteria, che però, alla prova dei fatti, casca miseramente perfino davanti all'ABC. In fondo, a ben guardare, le fonti non sono quasi mai i libri, ma giusto quel che che si riesce a raccattare per la rete. Le ricerche degli studenti "furbi" sono anche loro dei banali copia e incolla.Doveva essre l'era dell'informazione e sta diventando l'era del Copia&Incolla.Internet è uno strumento meraviglioso, i blog danno voce a tutti, Wikipedia è una grande invenzione ed esperimento collettivo, i social network avvicinano le persone e i mondi virtuali come Second Life e Blue Mars hanno un potenziale enorme. O meglio sarebbe così se la gente fosse diversa. Chi usa queste cose è la solita gente di tutti i giorni, la solita umanità di spettatori. Sono spettatori che possono avere tante altre qualità, ma le trionfali esaltazioni dei mezzi del web, fatte senza tenere conto di questa umanità, saranno sempre destinate ad essere una delusione.AstrayRe: Non è solo Twitter
- Scritto da: Astray> Internet è uno strumento meraviglioso, i blog> danno voce a tutti, Wikipedia è una grande> invenzione ed esperimento collettivo, i social> network avvicinano le persone e i mondi virtuali> come Second Life e Blue Mars hanno un potenziale> enorme. O meglio sarebbe così se la gente fosse> diversa. Chi usa queste cose è la solita gente di> tutti i giorni, la solita umanità di spettatori.> Sono spettatori che possono avere tante altre> qualità, ma le trionfali esaltazioni dei mezzi> del web, fatte senza tenere conto di questa> umanità, saranno sempre destinate ad essere una> delusione.Il problema non è il mezzo del web (facebook, twitter e compagnia), ma chi li usa. Se usati bene sarebbero molto, ma molto più interessante.EreticoRe: Non è solo Twitter
Proprio vero, ma dovresti cambiare probabilmente il 90% della popolazione.Stein FrankenNotizia o protagonismo
La corsa a chi fa informazione è da tempo che esiste.Dai giornali alla radio passando per la tv e ora la rete.Penso che sia più la voglia di arrivare primi, per essere poi citati ergo diventare protagonistiFar un paragone tra il terremoto in Venezuela e le elezioni in Iran non è proprio la stessa cosa ma valutare Twittrer su questo fronte è molto interessante.Internet da a tutti la possibilità di diventare protagonisti (il pù delle volte si scade nel copia incolla) ma a volte, rare, si trovano contenuti interessanti.Di base il bravo studioso, l'alunno curioso, il ricercatore capace, cerca su più fonti, approfondisce gli argomenti, tratta in profondità il tema.In questo caso internet taglia questa filosofia, anche perchè accessibile ai più, creando la notizia ma senza spessore.Non sono le auto a fare gli incidenti ma chi le guida, così vale per tutto.L'informazione tradizionale, in Italia è lì da vedere, ha perso autorevolezza, stima, fonti; tanti quotidiani incollano anche loro e quando non lo fanno parlano della valletta di turno lasciando al caso i fatti importanti.Tutti ci indigniamo per questo o quell'evento ma nessuno si mette a fare un'inchiesta per conto suo per poi pubblicare sul blog (rari casi esistono)In realtà ai più interessa usare facebook, second life, twitter etc per "esistere", per sentirsi parte di un gruppo. Siamo dei primitivi che formano delle tribù etc etc.Chi di noi dopo aver postato un commento non è curioso degli sviluppi che porta?Il problema però non è il commento ma la notizia che si sta commentando, putroppo l'informazione è marcia, corrotta, quindi ci sono pochi argomenti di spessore da commentare e questo da parte dei grandi media non è fatto a caso.Ricordo un autore che diceva:" la notizia non è la notizia ma il mezzo che la trasporta"; il problema è sempre la fonte della notizia ad essere in discussione ma chi ha il coraggio, e la voglia, da privato cittadino di fare o dire cose che lo protrebbero mettere nei guai?I 1 milione di euro di danni per fare delle domande non li ho.Come del resto non ho neache il tempo per fare inchieste serie, gratis.I nuovi mezzi si stanno sostituendo ai media tradizionali perchè i media tradizionali pensano solo a far cassa, triste ma vero.Buona giornata a tuttiClaudionuovo strumento
Per questo noi abbiamo creato Meemi.com, abbiamo preso spunto proprio dai problemi che tu hai citato nel tuo articolo ... la discussione non si disperde, perchè è "discussione vera" ;)capobecchinoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiGiorgio Pontico 14 09 2009
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