Gli USA ci riprovano: ByteDance deve vendere TikTok (update)

Gli USA ci riprovano: ByteDance deve vendere TikTok (update)

Un nuovo disegno di legge, negli Stati Uniti, minaccia il ban di TikTok se la piattaforma dovesse rimanere nelle mani di ByteDance.
Gli USA ci riprovano: ByteDance deve vendere TikTok (update)
Un nuovo disegno di legge, negli Stati Uniti, minaccia il ban di TikTok se la piattaforma dovesse rimanere nelle mani di ByteDance.

Oltreoceano, c’è di nuovo chi vuol spingere ByteDance a vendere TikTok, per evitare il ban della piattaforma negli Stati Uniti. Sono trascorsi quasi quattro anni dalla mancata stretta di mano per l’acquisizione da parte di Microsoft e la Casa Bianca dà il suo appoggio a un disegno di legge bipartisan sul tema. È quello avanzato dalla House Select Committee on the Chinese Communist Party e descritto nel documento Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act (PDF).

ByteDance e TikTok sotto la lente d’ingrandimento USA

In caso di approvazione ed entrata in vigore, sarebbero previste sanzioni per gli store di applicazioni che continueranno a ospitare il software. Lo stesso varrà per i servizi di hosting che permetteranno l’accesso alla versione Web.

Il successo della proposta è comunque tutt’altro che scontato. Nonostante il supporto di Washington, esponenti democratici e repubblicani hanno già espresso perplessità. L’eventuale iter si prospetta lungo e non privo di ostacoli. C’è poi da considerare l’enorme popolarità del social. Negli USA conta circa 150 milioni di utenti (fonte Statista, dati aggiornati a gennaio 2024), quasi la metà della popolazione.

Il disegno di legge mira inoltre a conferire alla Casa Bianca il potere di indicare altre piattaforme da mettere al bando, tra quelle gestite da sviluppatori con sede nei paesi ritenuti potenzialmente ostili ovvero Cina, Russia, Iran e Corea del Nord.

Due anni fa, per andare incontro ad alcune delle richieste giunte dagli Stati Uniti, ByteDance ha siglato un accordo con Oracle per la gestione dei dati degli utenti americani sui server del gruppo. Una mossa risultata decisiva per rassicurare in merito ad alcuni timori legati alla privacy.

Curiosamente, nonostante le perplessità degli USA in merito all’attività di TikTok e alla presunta vicinanza della sua parent company con il Partito Comunista Cinese, nelle scorse settimane il presidente Joe Biden ha aperto un account sulla piattaforma. L’obiettivo è chiaramente quello di raggiungere un target giovane durante la campagna elettorale, in vista della chiamata alle urne di novembre.

Aggiornamento: abbiamo ricevuto una dichiarazione attribuita a un portavoce di TikTok, la riportiamo di seguito.

Questa proposta di legge è un vero e proprio divieto di TikTok, per quanto gli autori cerchino di mascherarlo. Questa legislazione calpesterà i diritti riconosciuti dal Primo Emendamento di 170 milioni di americani e priverà 5 milioni di piccole imprese di una piattaforma su cui fanno affidamento per crescere e creare posti di lavoro.

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Pubblicato il
7 mar 2024
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