Via libera dalla Federal Trade Commissione (FTC) all’acquisizione dell’azienda di advertising mobile AdMob da parte di Google: approvato all’unanimità l’ affare finito , sotto la lente d’ingrandimento a marzo.
L’attenzione della commissione era stata attirata dai possibili rischi dell’unione dei due soggetti per la competizione nel settore dell’advertising online: FTC ha ora comunicato che “mancano ragioni per credere che l’affare possa intralciare la concorrenza, soprattutto visti gli sviluppi di mercato succedutesi proprio durante le investigazioni, incluso l’acquisto di Quattro da parte di Apple e la creazione di iAd”. FTC continuerà – ha comunque dichiarato – a tenere d’occhio il settore.
Proprio la contromossa della concorrente diretta avrebbe, secondo FTC, “mitigato i possibili effetti anticompetitivi dell’unione AdMod-Google”. D’altronde, secondo la commissione, Apple rappresenta un soggetto forte del settore, dal momento che mantiene il controllo su tutta la fetta di mercato costituita da iTunes e iPhone (principale piattaforma, peraltro, sui cui opera proprio AdMob) e sugli strumenti di sviluppo necessari ad operare su di essa.
Sia Google che AdMob hanno accolto con soddisfazione l’attesa decisione, che dà il via libera al completamento dell’operazione, cui dovrà seguire l’integrazione delle competenze e degli uomini AdMob con i Googler .
Il ruolo di AdMob è talmente strategico per Google e la sua sfida con iAd che, in caso di mancata approvazione della fusione per motivi antitrust, Mountain View avrebbe pensato a strade alternative per ricoprire comunque un ruolo in sintonia o comunque per precauzione rispetto al rischio di un accordo simile con Apple. E avrebbe avuto pronto un assegno da quasi 700 milioni di dollari per AdMob, quasi a “valutarne” la partnership.
Gli esperti sembrano accogliere con favore la decisione della FTC, nella convinzione che il ruolo di Google sia fondamentale per lo sviluppo del settore, anche se qualcuno teme che si sia scongiurato un monopolio solo per dare il via ad un pericoloso duopolio , o al massimo oligopolio se la fusione tra Bing di Microsoft con il sistema di advertising di Yahoo! andrà a buon fine.
Il via libera all’operazione in sospeso permette a Google, le cui operazioni di acquisizioni non si erano peraltro mai fermate, di guardare avanti a nuovi affari: nuovo obiettivo potrebbe essere Invite Media , altra startup di advertising, che ha un costo tra i 60 e 100 milioni di dollari. Il tempo dello shopping, per Google, non finisce mai.
Claudio Tamburrino
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Ecco perché la Legge Pisanu
Siamo governati da una gerontocrazia che è inadeguata per il mondo in cui viviamo.Per questo qui si fanno leggi che vanno contro Internet e contro il resto del mondo.homo sapiens sapiensRe: ma scusa...
no é quello il punto... c'é sempre qualcuno che lo fa per lui...MeXvisto che mi avete censurato...
riformulo: é ovvio che una pesona con jet privato, segretaria, porta borse... mica usa google, anzi Gogol... alza il telefono chiama "Tizio" e gli chiede quello che vuole, dopo 5 minuti ha la risposta o il servizio richiesto.Cosí va bene? non mi censurate?MeXRe: visto che mi avete censurato...
- Scritto da: MeX> riformulo: é ovvio che una pesona con jet> privato, segretaria, porta borse... mica usa> google, anzi Gogol... alza il telefono chiama> "Tizio" e gli chiede quello che vuole, dopo 5> minuti ha la risposta o il servizio> richiesto.E' anche ovvio che questa persona si permetta di legiferare su qualcosa di cui non conosce nemmeno il nome? (Sì, legiferare! Perché ormai l'esecutivo ha fagocitato tutti i poteri repubblicani.)fiertel91Re: visto che mi avete censurato...
beh questo é ovvio, per questo ci si avvale anche di consulenze e perizie tecniche (un po' come capita per i giudici per esempio)Diciamo che attualmente il nostro premier é molto ferrato in finanza e giustizia :DMeXRe: visto che mi avete censurato...
- Scritto da: MeX> beh questo é ovvio, per questo ci si avvale anche> di consulenze e perizie tecniche (un po' come> capita per i giudici per> esempio)E certi aborti di provvedimenti censori come te li spieghi allora?> Diciamo che attualmente il nostro premier é molto> ferrato in finanza e giustizia> :DEh già. Per la fortuna del Paese.fiertel91Re: visto che mi avete censurato...
- Scritto da: MeX> beh questo é ovvio, per questo ci si avvale anche> di consulenze e perizie tecniche (un po' come> capita per i giudici per> esempio)> > Diciamo che attualmente il nostro premier é molto> ferrato in finanza e giustizia> :DNo in finanza no!In "amicizie" sicuramente si invece!Per le finanze (come le vede lui) basta il ragionier rossi!Per trovare il modo di avere via libera occorrono amici influenti (come quelli che gli hanno spianato presto e bene la strada).Il tutto naturalmente IMHO.ullalaRe: visto che mi avete censurato...
Beh, lui ha detto di avere il suo "Gogol umano" in un certo Gianni "Eminenza con Portafogli" Letta, quindi....Alfonso MarucciaRe: visto che mi avete censurato...
Gogol------------------------| |------------------------> Chiama Letta | > Mi sento FiorelloMeXRe: visto che mi avete censurato...
- Scritto da: Alfonso Maruccia> Beh, lui ha detto di avere il suo "Gogol umano"> in un certo Gianni "Eminenza con Portafogli"> Letta,> quindi....Andiamo bene... uno che ha bloccato i soldi destinati alla banda larga...Nome e cognomeRe: visto che mi avete censurato...
- Scritto da: MeX> riformulo: é ovvio che una pesona con jet> privato, segretaria, porta borse... mica usa> google, anzi Gogol... alza il telefono chiama> "Tizio" e gli chiede quello che vuole, dopo 5> minuti ha la risposta o il servizio> richiesto.> > > Cosí va bene? non mi censurate?Cosa ti hanno censurato?Non si può dire quello che hai detto (quasi incontestabile)?Non capisco!ullalaRe: visto che mi avete censurato...
li avranno valutati come "insulti" passibili di denunciaMeXRe: visto che mi avete censurato...
> Cosa ti hanno censurato?> Non si può dire quello che hai detto (quasi> incontestabile)?> Non capisco!Anche a me succede qui su PI...c'e' una moderazioneimbarazzante...sxsRe: visto che mi avete censurato...
Poni un problema vero...in effetti l'uso di internet presuppone un'attitudine democratica in sè e per sè, che una certa generazione (specie coloro che hanno occupato un pezzo di potere) non conosce.Un capo non si abbassa a fare richieste alla rete........ là dove i contenuti o sono prodotti da redattori web stipendiati, o dalla vitale spontaneità degli utenti. Le persone comuni che per la rete sono LA risorsa, per il loro modo di vedere sono dei sottoposti o degli "sfigati". E poi, uno arrivato a comandare, ha già fatto il suo apprendistato. Per quale motivo dovrebbe rimettersi con umiltà a studiare, ammettere la debolezza di sentirsi improvvisamente spiazzato da una nuova generazione, non solo di strumenti e tecnologie, ma anche di giovani e opinion leader. Nuove facce che rischiano di fargli ombra.Meglio snobbare finché si può, e frenare finché si può.O al limite chiedere a segretarie, filippini e lacché di turno di sXXXXXrsi le mani con quella cultura bassa... popolare!Stefano RolloMarketing
Ci siete cascati tutti !!Ha fatto apposta, ha registrato il dominio gogol.it e lo sta promuovendo in modo occulto. Mediaset è entrate nel search ;-)TuttoaSaldoEco ...
L'intervista ad Eco non la sottovaluterei.Non è l'unico a pensarla così, per esempio leggendo le perplessità espresse da noto giornalista Curzio Maltese, ho trovato le stesse considerazioni applicate all'informazione, cioè più o meno : "in un giornale normalmente le notizie sono verificate, in un blog si possono scrivere immani castronerie senza che nessuno le verifichi".Tralascio il fatto che recentemente grazie alla sottilissima aria di regime imposta da mister Gogol i giornalisti non facciano più il loro dovere, questo è un difetto temporaneo dell'informazione, l'idea è che anche blog famosi come quello di Grillo, hanno spesso riportato punti di vista del tutto opinabili, distorti oppure immani stupidaggini, seguiti come oro colato dai fan (diversamente spesso censurati).Ciò che non condivido di Eco è il suo tipico iconoclassismo nei confronti della classe intellettuale, che oggi poi così intellettuale non è piu, visto che si è rinchiusa come animale in gabbia nei salotti buoni o si è schierata spudoratamente dalla parte del potere : "addavenì pelatino".Non rivaluterei tale classe di intellettuali a sfavore di Wikipedia, ci hanno lasciato soli, trattati come idioti in balia della televisione e di una ben più dubbia e insettiforme classe di subintellettuali in testa alle classifiche dei libri più venduti.Dunque pur non essendo un intellettuale "coltivato" mi ritrovo spesso ad esercitare lo stesso stile di ricerca di Eco, penso sia più o meno ciò che fanno tutti i cittadini della rete coscienziosi, e questo è di gran lunga più istruttivo che mettere piede in libreria, dove esercitano gli intellettuali e comprare l'unico libro in vetrina nel segno di qualche misterioso cavaliere, che ormai invade ogni spazio vitale e orifizio delal vita pubblica italiana.Tze TzeRe: Eco ...
> notizie sono verificate, in un blog si possono> scrivere immani castronerie senza che nessuno le> verifichi".> è capitato anche nei giornali, ricordo poco tempo fa il caso della "blue moon", sul sito del corriere della sera. Il corriere scrisse che la luna diventava blu mentre "blue moon" in inglese significa semplicemente la seconda luna piena nello stesso mese.fonte: http://www.gravita-zero.org/2010/01/blue-moon-torino-e-sul-sito-della-nasa.htmlIl fatto è che un giornale può avere l'interesse a rettificare rapidamente, basta pensare a quanto durò in rete un infelice articolo di panorama su linux, gli hacker e open world.Un blog invece potrebbe continuare a sostenere le peggiori razzate.> punti di vista del tutto opinabili, distorti> oppure immani stupidaggini, seguiti come oro> colato dai fan (diversamente spesso> censurati).> Grillo&co vendono quello che i loro acquirenti vogliono leggere. Stupirsi di quello sarebbe come stupirsi degli omicidi misteriosi nei gialli. Mentre il giornalista dovrebbe riportare il fatto, e la sua interpretazione senza però mischiarli. Non far passare l'opinione come il fatto o viceversa.> subintellettuali in testa alle classifiche dei> libri più> venduti.> il problema dell'intellettuale italiano è che oramai è drogato di autoreferenzialità, non è in grado di capire e di comunicare con il resto del mondo. Preferisce chiudersi nella "turris eburnea" della sua cultura alieno a tutto il resto.> libro in vetrina nel segno di qualche misterioso> cavaliere, che ormai invade ogni spazio vitale e> orifizio delal vita pubblica> italiana.senza il drago S. Giorgio sarebbe solo un demente con un bastone in mano.shevathasRe: Eco ...
- Scritto da: shevathas> > notizie sono verificate, in un blog si possono> > scrivere immani castronerie senza che nessuno le> > verifichi".> > > > è capitato anche nei giornali, ricordo poco tempo> fa il caso della "blue moon", sul sito del> corriere della sera. Il corriere scrisse che la> luna diventava blu mentre "blue moon" in inglese> significa semplicemente la seconda luna piena> nello stesso> mese.> fonte:> http://www.gravita-zero.org/2010/01/blue-moon-toriNahhh!Mi era sfuggita!(rotfl)(rotfl)(rotfl)Pensare che c'è pure la canzone!Bluuuueee mooonnnn!tara tarara taraaaa.....> > Il fatto è che un giornale può avere l'interesse> a rettificare rapidamente, basta pensare a quanto> durò in rete un infelice articolo di panorama su> linux, gli hacker e open> world.> Un blog invece potrebbe continuare a sostenere le> peggiori> razzate.Giustamente un blog mica è un giornale!Li c'è un direttore sul blog invece ciascuno è responsabile di quello che scrive!Il probblema è risolto se scrive solo lui o se non rimuove (a posteriori e su richiesta giudiziaria) le fonti di reato (se ci sono).Non mi pare difficile cogliere la differenza no? > > > > punti di vista del tutto opinabili, distorti> > oppure immani stupidaggini, seguiti come oro> > colato dai fan (diversamente spesso> > censurati).> > > Grillo&co vendono quello che i loro acquirenti> vogliono leggere. Stupirsi di quello sarebbe come> stupirsi degli omicidi misteriosi nei gialli.Certo e quindi?Che fai ti stupisci? o no ?Non sei granchè chiaro! > Mentre il giornalista dovrebbe riportare il> fatto, e la sua interpretazione senza però> mischiarli. Non far passare l'opinione come il> fatto o> viceversa.No il giornalista ha diritto alla sua opinione come chiunque il solo problema (al più) è che faccia finta (foglia di fico) di non averla!Non è realistico tutt'alpiù è semplice disonestà intellettuale!Ne tu ne io potremmo scrivere senza tener conto delle rispettive opinioni basta ammetterlo onestamente il girnalista è esattamente come me e te solo che fa (presumo non conoscendoti) un diverso mestiere! > > subintellettuali in testa alle classifiche dei> > libri più> > venduti.> > > il problema dell'intellettuale italiano è che> oramai è drogato di autoreferenzialità, non è in> grado di capire e di comunicare con il resto del> mondo. Preferisce chiudersi nella "turris> eburnea" della sua cultura alieno a tutto il> resto.Vero ma....Non è un problema "recente" bensì uno dei problemi "tradizionali" (da un pezzo) degli intellettuali italiani. > > > libro in vetrina nel segno di qualche misterioso> > cavaliere, che ormai invade ogni spazio vitale e> > orifizio delal vita pubblica> > italiana.> > senza il drago S. Giorgio sarebbe solo un demente> con un bastone in> mano.E infatti lo è dato che il drago è un simbolo!O "leggi" il simbolo (drago o altro) o è appunto un XXXXXXXXXX col bastone in mano ... il cavallo il "bastone" e il "demente" sono cose che conosci (ti sono famigliari) il drago richiede astrazione simbolica!Se ne deduce che la immagine o la interpreti in modo simbolico oppure è buona la prima che hai detto (demente con un bastone in mano).E il bello è che si tratta di una constatazione non smentibile con argomenti razionali!Che strani scherzi fa la mente se accoppiata a cultura pregiudizi e capacità di astrazione eh? ;)ullalaRe: Eco ...
> > Mentre il giornalista dovrebbe riportare il> > fatto, e la sua interpretazione senza però> > mischiarli. Non far passare l'opinione come il> > fatto o> > viceversa.> > No il giornalista ha diritto alla sua opinione> come chiunque il solo problema (al più) è che> faccia finta (foglia di fico) di non> averla!forse non mi son spiegato bene: una cosa è il fatto e una cosa la lettura che il giornalista gli dà. La cosa da evitare è il far passare l'opinione come il fatto e viceversa. Esempio:fatto: berlusconi ha nominato molte ministre giovani e carine.opinione: credo che non le abbia nominate per competenza nelle materie cui son state ministro.opinione fatta passare come fatto:Berlusconi ha nominato ministre giovani e carine per motivi che esulano dalle competenze nelle materie di pertinenza di quei ministeri.nel primo caso stai facendo informazione corretta, nel secondo invece si tende ad insinuare ed a far passare una propria opinione, cioè che io creda che siano state nominate per i motivi che ho espresso, come un fatto appurato. Come se esistessero prove, e non solo indizi e congetture, che siano state nominate per altri meriti. Da notare sulla questione che nonostante tutto quello che si sia detto della carfagna le tanto millantate intercettazioni che provavano il presunto fatto, citate anche dalla Guzzanti non son saltate fuori.> Non è realistico tutt'alpiù è semplice disonestà> intellettuale!è disonestà intellettuale. > Ne tu ne io potremmo scrivere senza tener conto> delle rispettive opinioni basta ammetterlo> onestamente il girnalista è esattamente come me e> te solo che fa (presumo non conoscendoti) un> diverso> mestiere!> il giornalista per deontologia professionale deve tenere distinto il fatto dalle sue opinioni, è lecito e legittimo che egli le abbia, ma deve avere l'onesta intellettuale di non far passare come fatto quello che in realtà sono le sue opinioni. Vedi l'esempio di sopra.> Se ne deduce che la immagine o la interpreti in> modo simbolico oppure è buona la prima che hai> detto (demente con un bastone in> mano).> senza il drago hai una immagine incompleta, hai informazioni incomplete che non ti consentono di interpretare correttamente l'opera.Ma il senso era che senza che ci sia il cattivo contro cui scagliarsi ha poco senso anche l'esistenza del paladino buono.shevathasRe: Eco ...
- Scritto da: Tze Tze> L'intervista ad Eco non la sottovaluterei.> > Non è l'unico a pensarla così, per esempio> leggendo le perplessità espresse da noto> giornalista Curzio Maltese, ho trovato le stesse> considerazioni applicate all'informazione, cioè> più o meno : "in un giornale normalmente le> notizie sono verificate, in un blog si possono> scrivere immani castronerie senza che nessuno le> verifichi".Se fosse cosi sempre non avremo notizie come "il gioco dove si vince seppelleno la bambina viva"...> Tralascio il fatto che recentemente grazie alla> sottilissima aria di regime imposta da mister> Gogol i giornalisti non facciano più il loro> dovere, questo è un difetto temporaneo> dell'informazione, l'idea è che anche blog famosi> come quello di Grillo, hanno spesso riportato> punti di vista del tutto opinabili, distorti> oppure immani stupidaggini, seguiti come oro> colato dai fan (diversamente spesso> censurati).Da quel che ho letto io, i commenti critici non vengono mai censurati.SgabbioRe: Eco ...
- Scritto da: Tze Tze> L'intervista ad Eco non la sottovaluterei.> > Non è l'unico a pensarla così, per esempio> leggendo le perplessità espresse da noto> giornalista Curzio Maltese, ho trovato le stesse> considerazioni applicate all'informazione, cioè> più o meno : "in un giornale normalmente le> notizie sono verificate, in un blog si possono> scrivere immani castronerie senza che nessuno le> verifichi".A parte che hai paragonato un giornalista, Maltese ,a un semiologo, Eco, mi spieghi come due persone della loro età possono porsi verso un media interattivo quando hanno osannato la televisione dalla sua nascita?> > Tralascio il fatto che recentemente grazie alla> sottilissima aria di regime imposta da mister> Gogol i giornalisti non facciano più il loro> dovere, questo è un difetto temporaneo> dell'informazione, l'idea è che anche blog famosi> come quello di Grillo, hanno spesso riportato> punti di vista del tutto opinabili, distorti> oppure immani stupidaggini, seguiti come oro> colato dai fan (diversamente spesso> censurati).> > Ciò che non condivido di Eco è il suo tipico> iconoclassismo nei confronti della classe> intellettuale, che oggi poi così intellettuale> non è piu, visto che si è rinchiusa come animale> in gabbia nei salotti buoni o si è schierata> spudoratamente dalla parte del potere : "addavenì> pelatino".> > Non rivaluterei tale classe di intellettuali a> sfavore di Wikipedia, ci hanno lasciato soli,> trattati come idioti in balia della televisione e> di una ben più dubbia e insettiforme classe di> subintellettuali in testa alle classifiche dei> libri più> venduti.> > Dunque pur non essendo un intellettuale> "coltivato" mi ritrovo spesso ad esercitare lo> stesso stile di ricerca di Eco, penso sia più o> meno ciò che fanno tutti i cittadini della rete> coscienziosi, e questo è di gran lunga più> istruttivo che mettere piede in libreria, dove> esercitano gli intellettuali e comprare l'unico> libro in vetrina nel segno di qualche misterioso> cavaliere, che ormai invade ogni spazio vitale e> orifizio delal vita pubblica> italiana.Beh, molti termini difficili che nascondono poche idee..Ps Umberto Eco è stato per anni un produttore-sceneggiatore Rai!E solo dopo è diventato un intellettuale che ha sempre seguito la sua bamdiera!E queata Bandiera non era mica quella del più forte!Tetuti?Che bandiera segui????utontoRe: Eco ...
- Scritto da: Tze Tze> L'intervista ad Eco non la sottovaluterei.> > Non è l'unico a pensarla così, per esempio> leggendo le perplessità espresse da noto> giornalista Curzio Maltese, ho trovato le stesse> considerazioni applicate all'informazione, cioè> più o meno : "in un giornale normalmente le> notizie sono verificate, in un blog si possono> scrivere immani castronerie senza che nessuno le> verifichi".Di immani castronerie ne sparano anche i giornali, che spesso si limitano al copia incolla. Nel blog di Paolo Attivisismo ad esempio ne vengono mostrati una collezione.Qualche XXXXXta la trovi anche su Wikipedia comunque, specialmente in quella italiana.> qualche misterioso> cavaliere, che ormai invade ogni spazio vitale e> orifizio delal vita pubblica> italiana.Soprattutto l'orifizio illustrato qua (rotfl)[yt]GtfLUk3xsMo[/yt]TheBouncing ThingRe: Eco ...
> > Soprattutto l'orifizio illustrato qua (rotfl)>Era esattamente l'orifizio a cui stavo pensando.Tze TzeI spic inglisc veri uel
Come forse ricorderete, tra le famose 3 i berlusconiane c'era non solo Internet, per il quale ci ha già deliziato con l'esilerante gogol, ma anche l'inglese...[yt]8oExfLlLRuI[/yt][yt]RWa9U79-Yg0[/yt]:-D :-D :-D :-DBasta gerontocra ziaRe: I spic inglisc veri uel
Batte perfino Rutelli O_OEnokla frase chiave
"Questo da un lato ci racconta di formidabili miopie, dall'altro libera energie sotterranee e rinsalda i rapporti fra la scrittura per la Rete ed i suoi lettori."ah, quanto e' vero. noi nonni ricordiamo quando non c'erano 'formidabili miopie'...bubbaI prodotti non sono tutti buoni
«I prodotti non sono tutti buoni e la Rete da tempo è il vorticoso serbatoio dei mille differenti punti di vista.» ...e di bufale, di catene di S.Antonio e di mille differenti siti fuffari, da cui i novelli internauti penderanno dalle labbra perché "è scritto su Internet". Naturalmente col tipico atteggiamento acritico che ci ha insegnato qualche decennio di televisione e la cultura del merito per chi crede senza vedere, non come quello stolto di S.Tommaso. «Siamo forse passati dal troppo poco al troppo, ed uno dei compiti della mediazione giornalistica sul web è oggi proprio quello di mediare fra gli estremi, recuperando una reputazione che su carta ha smarrito da tempo.» ... e che sul web ha smarrito del tutto.Prendono per buone ogni stupidata senza verificare oppure non gliene frega, basta che faccia notizia e che clicchino i banner pubblicitari?http://attivissimo.blogspot.com/2010/05/repubblica-e-la-donna-raggi-x-la-fonte.htmlBella mediazione davvero...A sto punto meglio la mediazione di un blogger con un po' di sale in zucca. «Anche questo, come gli altri, un piccolo segno del mondo che cambia.» Più che segno, un augurio o una speranza :'(TheBouncing ThingGogol è il sintomo
non il problema, appunto. È come se, mentre si parla di psicologia, qualcuno leggesse all'italiana Freud. È sintomo di una grave malattia: l'ignoranza. Purtroppo, a determinate età e con determinate abitudini non si può guarire.Nedanfor non loggatoLa corretta pronunzia
è questa: [yt]jYRX8iWswoE[/yt]Goooooooooooooooo-g-l-eCome ha fatto a sconfondursi!? non guarda neppure i programi delle sue tv!(viva le dopie)Dohtoni della comunicazione
Caro Massimo, grazie per l'articolo interessante. Soprattutto per i tuoi toni pacati e moderati. E' cosa rara in un'era di technoesaltati in grado di gridare alla scoperta e alla novità epocale e salvifica per qualunque innovazione, anche piccola, nasca in/dalla rete. Ti pongo però una domanda: se il lessico del gioralismo classico (cartaceo) era troppo prudente fino al limite dell'ipocrisia, chi ci dice che la nuova comunicazione schietta, friendly, easy going, (forzatamente?) colloquiale, rappresenti comunque una conquista in termini di chiarezza e qualità dell'informazione?La chiarezza dei contenuti ne guadagna certamente, ma la leggibilità degli intenti sottostanti anche? Stroncare francamente un prodotto, non potrebbe essere operazione altrettanto subdolamente "guidata", quanto le paludate e falsamente equilibrate recensioni di un tempo? Cambia il vestito, ma il contenuto e gli obiettivi? Allora, quell'equilibrio di maniera, forse era garanzia di maggiore (anche se apparente) imparzialità del giornalista.E poi, non rischiamo di trovarci un giorno a rimpiangere una generazione di giornalisti/scrittori in grado di un periodare più ricco di quello consentito dalla comunicazione in internet, così spontanea da essere a volte semplicistica?Te lo dico, da fan della rete e della sua freschezza, ovviamente :)CiaoStefanoStefano RolloRe: toni della comunicazione
Certo Stefano,hai ragione. La differenza sta nel fatto che oggi tu puoi in una certa misura decidere autonomamente la reputazione del messaggio informativo al quale accedi. Puoi averlo selezionato in base alle esperienze precedenti o a quelli dei tuoi amici. Ovviamente esiste una quota ampia di comunicazione che resta esposta ad una qualche contaminazione. Ma e' comunque un miglioramento significativo, specie per quella piccola quota di persone che dedicano tempi e voglia alla selezione informativa.salutiMassimo MantelliniGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 24 05 2010
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