Washington (USA) – Porzioni del codice sorgente di Windows, compreso XP e XP embedded, dovranno essere rivelate da Microsoft agli esperti dei nove stati che continuano a perseguire l’azienda nel processo antitrust.
La decisione è stata presa dal giudice che presiede il caso, Colleen Kollar-Kotelly, dopo che una nuova richiesta di rivelare il codice era giunta alla sua attenzione nei giorni scorsi.
Al contrario di quanto pubblicato su alcuni organi di stampa italiani dentro e fuori dalla rete, a Microsoft non viene imposto di rivelare l’interezza del codice sorgente, ma soltanto alcune porzioni. Quelle porzioni, sostengono i procuratori dei nove stati dell’accusa, a metteranno in evidenza come sia possibile realizzare una versione “ridotta” di Windows, al contrario di quanto sostenuto da Microsoft nel corso del procedimento.
Un altro elemento importante è il fatto che gli esperti dell’azienda di Bill Gates “contratteranno” con i procuratori, in termini ancora da decidere, quali saranno le forme di questa “rivelazione”, cioè della presentazione di quelle parti del codice sorgente che sono interessate dalla decisione del giudice.
La situazione per Microsoft è molto delicata, perché viene tirato in ballo nel processo antitrust anche il suo Windows XP, che ne era fino a questo momento escluso dopo una decisione dello scorso giugno. Ma anche perché sono in tanti a voler vedere quel codice sorgente e quindi è altissimo il rischio di “fughe di notizie” che potrebbero costare molto all’azienda di Redmond. Anche per questo gli analisti hanno già affermato che Microsoft dovrà studiare protocolli di sicurezza di altissimo livello per evitare il peggio.
Proprio su questo aspetto della vicenda nella prossima pagina è pubblicato un commento di Lamberto Assenti.
Roma – Sono in tanti in queste ore a festeggiare la decisione del giudice Colleen Kollar-Kotelly di imporre a Microsoft il far analizzare porzioni rilevanti del proprio software più importante, Windows. Sono in tanti perché sono molti i nemici di Microsoft e perché vedere il colosso in difficoltà scatena un buonumore diffuso. Buonumore che però, almeno in questa occasione, mi sembra del tutto mal riposto.
La decisione presa dal giudice solleva infatti importanti interrogativi che non possono essere trascurati.
Il primo è la sicurezza di quel “listato”. Anche accettando che i procuratori dei nove stati dell’accusa si comportino con la dovuta diligenza, ammettendo pure che le misure di protezione di quel codice sorgente verranno prese in accordo tra tutte le parti coinvolte e quindi anche da Microsoft, quella enorme quantità di righe vale molto, troppo per essere “distribuita” in questo modo.
Lasciamo da una parte, per una volta, le ottime ragioni dell’open source. Windows non è open source ma è ed ha tutto il diritto di essere un software proprietario. Il che vuol dire che il suo codice sorgente appartiene a Microsoft e a Microsoft solamente.
La decisione del giudice di far sì che i procuratori possano mettere il naso in modo così estensivo nel “forziere informatico” di Microsoft rappresenta per l’azienda di Bill Gates un rischio senza precedenti, perché è davvero difficile ritenere che i competitor di Microsoft non si daranno da fare per cercare di ottenere quelle informazioni preziose anzi, quei dati senza prezzo.
Ma per decidere le sanzioni a carico di un’azienda che è già stata condannata per abuso di posizione dominante serve davvero metterne a rischio il capitale più importante? Non solo: che senso ha a questo punto del processo mettere in mezzo anche WindowsXP, un sistema operativo che non è neppure entrato nel procedimento antitrust se non di striscio e solo per alcune settimane?
In finale, la scelta del tribunale in questo caso assomiglia molto più ad una sanzione in sé che ad un passo necessario a pervenire ad una decisione conclusiva. Non vedo quale altra sanzione possa essere imposta a questo punto a Microsoft dopo che all’azienda è stato chiesto di rischiare la forza vitale del proprio business.
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Addio Internet
Sembrava troppo bello per essere vero... Libertà digitale? BAH!!! Nuove opportunità per tutti??? Seee, come no!!! Libero scambio di informazioni? Macché, prova a mettere qualcosa ANCHE DI TUO online e finirai in tribunale perché aver violato senza saperlo qualche brevetto o copyright. Un'internet così io non la voglio.AnonimoRe: Addio Internet
come dicev albanese ieri sera a mai dire domenica: mi indicate la porta per uscire da questo mondo (o qualcosa di simile);-0)- Scritto da: Eric Cartman> Sembrava troppo bello per essere vero...> Libertà digitale? BAH!!! Nuove opportunità> per tutti??? Seee, come no!!! Libero scambio> di informazioni? Macché, prova a mettere> qualcosa ANCHE DI TUO online e finirai in> tribunale perché aver violato senza saperlo> qualche brevetto o copyright. > Un'internet così io non la voglio.AnonimoINCREDIBILE !!
non si può applicare un 'decesso di brevetto' peruna cosa che rischia di mettere in crisi il 100%della rete ??AnonimoRe: INCREDIBILE !!
- Scritto da: mek> non si può applicare un 'decesso di> brevetto' per> una cosa che rischia di mettere in crisi il> 100%> della rete ??Questo non lo so, sicuramente è possibile decretare il decesso del cervello di persone che chiedono un brevetto simile e, se passerà, dei giudici che lo faranno passare. Anche perchè Internet è costantemente un fenomeno di Upload/Download, qualunque cosa tu faccia scarichi delle informazioni da un server. Vogliamo far pagare gli utenti ? O gli ISP ? Flat a 500 EURO al mese ? FastWeb e abbonamenti a banda larga a 2000 EURO al mese ?.Bah, a parte che sarà un caso come quello di BT sui link che cadrà nel dimenticatoio perchè è troppo assurdo, comunque certa gente non si rende conto che dovrebbe accendere il cervello la mattina. Così come quei figli di p. che danno ancora farine animali alle mucche, per guadagnare di più. Tanto non è un reato penale...io gliela farei mangiare ! (Lo sono non c'entra nulla ma l'ho sentito stamattina sta cosa della depenalizzazione e mi fa inca..are :) )AnonimoPer favore un avvocato...
.. ci dica come e' possibile brevettare un qualcosa, come il download che esisteva da anni, ovunque era un modem, prima della richiesta del brevetto stesso.AnonimoCom'è possibile?
Ma non c'era, in alcuni stati, un regolamento che impediva di brevettare idee di pubblico dominio? in quel caso questo breveto decaderebbe, in quanto già 20 anni fa si downloadava software dalle bbs! e chi glielo spiega a quella gente?AnonimoVorrei brevettare...
La opssibilita' dio spstare dell'aria dal'amiebte circostante in un qualsiasi tipo di contenitore.Secondo voi e' fattibile? Posso farmi pagare perche' respiriate?AnonimoIO HO IL BREVETTO DELLE CRETINATE
Nel 1980 ho ottenuto il brevetto con il quale "un'azienda può sparare cretinate su tutto e su tutti, pretendendo per questo soldi da tutti".... detto ciò gradirei ricevere l'elenco delle aziende che chiedono royalty sul download, ipertesto.... non c'è ancora qualcuno che voglia far rivalere il suo diritto di avere brevettato il "tasto con cui si accende il computer"???????AnonimoRe: IO HO IL BREVETTO DELLE CRETINATE
- Scritto da: mah> Nel 1980 ho ottenuto il brevetto con il quale "un'azienda può sparare cretinate su> tutto e su tutti, pretendendo per questo> soldi da tutti"....Allora fatti pagare milioni di euro dalla Casa delle liberta', che sta abusando ingiustamente di questo tuo splendido sistema.LOL=DDSalutiAnonimoRe: IO HO IL BREVETTO DELLE CRETINATE
ahahaha bellaAnonimoPURTROPPO E' LEGALE
Mettetevi nei loro panni: se vincono, hanno la possibilità di guadagnare MILIARDI, non gli costa niente intentare una causa.... perchè non provare?Speriamo solo che il giudice abbia un po' di sale in zucca.Comunque, se io avessi brevettato ad es. qualcosa di simile al download, sarei tentato di percorrere la stessa strada.... o forse no.....RIBADISCO CHE COMUNQUE E' UNA ASSURDITA' LEGALE IL SOLO FATTO DI ASCOLTARE QUESTA GENTE IN UN PROCESSO.ciaoAnonimoLa "sporta di plastica".....
.....fu inventata da un pratese qualche decennio fa.Ovviamente, da buon pratese -appunto-, pensò di brevettarla immediatamente.........fu talmente un successo (che lo fece diventare ricco in poche settimane) che lo Stato pensò bene di requisire (PAGANDO una cifra una tantum) in brevetto come "bene di pubblica utilità...Problema 1: è possibile assimilare un link, un download o cos'altro a un "bene di pubblica utilità" ??Problema 2: quale autorità e quale legislazione potrebbe pronunciarsi in merito ?Problema 3: con quali soldi questa "autorità" dovrebbe pagare il giusto compenso una tantum per requisire cotal brevetto ?Signori, il problema è più grande di quel che si creda........e comunque.....Io, sinceramente, avrei difficoltà a cedere gratuitamente o a poco prezzo un qualcosa che mi permetta di vivere di rendita in mezzo a milioni di ?..... per tutta la vita....o no ?Voi che ne pensate ?P.S.Questo vule essere un dialogo costruttivo.... lasciando da parte provocazioni e ipocrisie!AnonimoRe: La
- Scritto da: The Maty> .....fu inventata da un pratese qualche> decennio fa.> Ovviamente, da buon pratese -appunto-, pensò> di brevettarla immediatamente.....> ....fu talmente un successo (che lo fece> diventare ricco in poche settimane) che lo> Stato pensò bene di requisire (PAGANDO una> cifra una tantum) in brevetto come "bene di> pubblica utilità...> Problema 1: è possibile assimilare un link,> un download o cos'altro a un "bene di> pubblica utilità" ??> Problema 2: quale autorità e quale> legislazione potrebbe pronunciarsi in merito> ?> Problema 3: con quali soldi questa> "autorità" dovrebbe pagare il giusto> compenso una tantum per requisire cotal> brevetto ?> Signori, il problema è più grande di quel> che si creda.....> ...e comunque.....> Io, sinceramente, avrei difficoltà a cedere> gratuitamente o a poco prezzo un qualcosa> che mi permetta di vivere di rendita in> mezzo a milioni di ?..... per tutta la> vita....o no ?Certo, è bello vivere in mezzo a milioni di euro sulla pelle degli altri.... Io fossi un giudice condannerei all'ergastolo chi cerca di intentare una causa riguardante un bene pubblico, come il "link" o il "download". Il brevetto serve a proteggere l'ingegno di una persona, non a farle guadagnare milioni di euro...sono due cose distinte. La prima è sacrosanta, la seconda un p' meno...AnonimoRe: La
Per te cosa significa "proteggere" l'ingegno di una persona?AnonimoBrevetterò l'accensione del pc con il dito alluce
E' ormai qualche anno che per problemi di mal di schiena(per il quale non posso abbassarmi troppo)e quindi accendo il computer usando l'alluce del piede.Pensavo di brevettare questo metodo per fare qualche ?.Poi mi viene in mente che bevo già da svariati anni a collo dalla bottiglia pensate che possa brevettare anche questo?Infine da giovane (molto giovane) avevo avuto l'idea di poggiare la mia piccola Tv in bianco e nero su una scatola vuota per le scarpe per poter leggere più facilmente i testi che scrivevo sul mio glorioso ZX spectrum 16K, pensate che dovrei brevettare l'idea di 'alzare' tramite sostegno il monitor e avere royalty sulla costruzione di tutti i monitor in circolazione?Viviamo in un mondo di maledetti che pur di far soldi brevetterebbero loro madre perchè il biberon con dentro un biscotto plasmon l'ha inventata lei.Purtroppo quel che è peggio è che spesso i giudici non vedono a un palmo del loro naso.E quel che è ancora peggio è che ne risentirà solo l'utente finale e internet.AnonimoVabe' yuyyi gli altri invece di vendere...
...cederanno il diritto d'uso permanente :-pAnonimoConcetti ed implementazioni
Secondo me il problema vero è che nel mondo si permette il brevetto dei concetti invece che delle implementazioni.Pensate un po' cosa sarebbe successo se Microsoft avesse brevettato il "Sistema Operativo"...AnonimoA quando il brevetto sulla respirazione??
E libero chiunque di non pagarne le royalty, a patto naturalmente di cessare l'attivita' in oggetto..AnonimoAboliamo il brevetto
Secondo me nella maggior parte dei casi, a causa della assurda genericità, i brevetti sono un ostacolo allo sviluppo e al progresso.E per dirla in termini liberisti, un ostacolo alla (vera) libera concorrenza, non quella che spacciano per volere i vari Bush e Berlusconi.Il copyright è un'altra cosa dal brevetto: un libro se lo copio faccio qualcosa di eticamente riprovevole. Ma se venissero brevettati modello di storie o idee narrative, chi potrebbe più scrivere i libri o girare film? (Hollywood???)AnonimoRe: Aboliamo il brevetto
> Secondo me nella maggior parte dei casi, a> causa della assurda genericità, i brevetti> sono un ostacolo allo sviluppo e al> progresso.aboliamo almeno i brevetti sulla base della ricerca...AnonimoRe: Aboliamo il brevetto
Il copyright è un'altra cosa dal brevetto:> un libro se lo copio faccio qualcosa di> eticamente riprovevole. Ma se venissero ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^Mah! Secondo me e' il contrario: impedire di copiare un libro e' immorale (gli studenti di Medicina che studiano su libri da 50 e + euro e non sono prestabili dalla biblioteca ne sanno qualcosa). Sono sia contro il copyright restrittivo che contro i brevetti. Sapevate che i brevetti dovrebbero servire ad incoraggiare a rendere pubbliche le invenzioni? Ormai non servono che ad arricchire le multinazionali, visto che ben pochi inventori se li possono permettere.Non parliamo poi dei brevetti sui medicinali!AnonimoE cehppalle!!!!!
Ma poso pisciare almeno o ce già un brevetto anche per questo!AnonimoRe: E cehppalle!!!!!
- Scritto da: fredi> Ma poso pisciare almeno o ce già un brevetto> anche per questo!No, però c'è sulla parola pisciare. Mi devi 10? :PPer la parola brevetto mi devi 5?.Per gli errori di battitura mi devi 2x5?.Sarebbero 25?, ma visto che ho anche brevettato il pagamento di royalties, mi devi altri 5?, e fanno 30, ma visto che ho anche brevettato il pagamento di royalties, mi devi altri 5?, e fanno 35, ma visto che ho anche brevettato il pagamento di royalties, mi devi altri 5?, e fanno 40,.......(loop infinito :) )AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 17 02 2002
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