Ring (Amazon) e la collaborazione con la polizia di Lakeland

Videosorveglianza volontaria: Ring e la polizia

Emerso un accordo siglato tra Ring (controllata da Amazon) e la polizia di Lakeland, una cittadina del Florida, per la sorveglianza dell'area.
Videosorveglianza volontaria: Ring e la polizia
Emerso un accordo siglato tra Ring (controllata da Amazon) e la polizia di Lakeland, una cittadina del Florida, per la sorveglianza dell'area.

Il sito Motherboard ha ottenuto documenti secondo i quali Ring, realtà specializzata in videosorveglianza e controllata da Amazon, avrebbe siglato contratti con decine di autorità statunitensi. Sebbene i termini non siano stati del tutto resi noti, si parla di una stretta di mano tra l’azienda e le forze dell’ordine: queste ultime si impegnerebbero a promuovere tra i residenti l’acquisto dei dispositivi e il download di un’applicazione, mentre la società in cambio offrirebbe alle forze di polizia una serie di prodotti e un portale attraverso cui poter accedere (previa richiesta) alle riprese effettuate.

L’accordo tra Ring e la polizia di Lakeland

Legittimi i dubbi sollevati per quanto concerne la privacy. I file consultati dalla redazione fanno specifico riferimento al dipartimento di Lakeland, in Florida, che ha sottoscritto un accordo i cui termini non sarebbero dovuti trapelare. Secondo la ricostruzione fornita, Ring farebbe leva sugli agenti locali quasi come fossero i componenti di un’agenzia pubblicitaria, esigendo la nomina di figure come un incaricato per i rapporti con la stampa, un social media manager e un coordinatore per le relazioni con la comunità.

Risultano essere stati donati 15 videocitofoni. In cambio le autorità hanno promosso il download dell’applicazione Neighbors tra i quasi 100.000 abitanti della città, situata fra Tampa e Orlando. Inoltre, per ogni installazione del software da parte dei residenti, Ring riconosce al Lakeland Police Department un credito pari a 10 dollari per l’acquisto di ulteriori unità. Al momento il modello più economico si trova in vendita al prezzo di 99 euro, mentre per la sua evoluzione il costo sale a 199 euro, spingendosi fino a 279 euro per la più avanzata versione Pro.

Ring Door View Cam

Sebbene le forze di polizia già dispongano della possibilità di accedere alle videocamere posizionate in strade e luoghi pubblici, l’iniziativa qui descritta ha una natura differente: spinge i privati a mettere mano al portafogli per comprare un dispositivo che poi installeranno nelle loro abitazioni, rendendolo di fatto l’occhio digitale di un complesso e articolato sistema di videosorveglianza.

Law Enforcement Neighborhood Portal

Il memorandum d’intesa sottoscritto da Ring e dal Lakeland Police Department in data 13 dicembre 2018 sottolinea come la stretta di mano abbia esclusivamente la finalità di garantire un livello di tutela aggiuntivo per la sicurezza pubblica.

Viene citato espressamente il cosiddetto Law Enforcement Neighborhood Portal, una sorta di mappa interattiva attraverso la quale accedere alle immagini e ai video acquisiti dai dispositivi, in live streaming oppure mettendo mano alle riprese archiviate sul cloud. La visualizzazione prevede in ogni caso l’obbligo di passare da una richiesta informale inoltrata al proprietario, senza alcun mandato come invece stabilito dalle normative vigenti. Inoltre, l’indirizzo esatto dell’abitazione non viene condiviso.

Law Enforcement Neighborhood Portal

La già citata applicazione Neighbors, disponibile in download gratuito (non in Italia) raccoglie e diffonde le segnalazioni dei residenti in una determinata zona, insieme a quelle delle autorità. È finita diverse volte sotto accusa per via di dinamiche che si innescano fra l’utenza riconducibili alla discriminazione razziale.

L'applicazione Neighbors di Ring

La posizione di Ring

La replica di Ring non si è fatta attendere ed è stata pubblicata per intero nella chiusura dell’articolo su Motherboard raggiungibile tramite il link qui sotto. È attribuita a un portavoce, ne riportiamo di seguito in forma tradotta il passaggio più significativo che di fatto conferma l’esistenza dell’iniziativa.

Attraverso queste partnership stiamo aprendo linee di comunicazione tra i membri delle comunità e le forze dell’ordine locali, offrendo agli utenti un’applicazione con importanti informazioni in merito a crimine e sicurezza provenienti direttamente dalla fonte ufficiale. Abbiamo visto molti esempi positivi di come gli utenti di Neighbors e le forze dell’ordine interagiscono sull’app e pensiamo che ciò costituisca uno step significativo per arrivare a costruire comunità più sicure e forti.

Fonte: Motherboard
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Pubblicato il
26 lug 2019
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