WhatsApp porta Meta AI negli aggiornamenti di stato

WhatsApp porta Meta AI negli aggiornamenti di stato

Ha preso il via la fase di test per l'integrazione dell'editing AI negli aggiornamenti di stato su WhatsApp: vediamo come funzionerà.
WhatsApp porta Meta AI negli aggiornamenti di stato
Ha preso il via la fase di test per l'integrazione dell'editing AI negli aggiornamenti di stato su WhatsApp: vediamo come funzionerà.

L’integrazione di Meta AI in WhatsApp (finita sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea) è protagonista di una nuova caratteristica che interessa gli aggiornamenti di stato. Vediamo di cosa si tratta, grazie alla fase di test che è appena iniziata.

Editing con Meta AI per gli stati su WhatsApp

A svelarlo è stata la sempre attenta redazione del sito WABetaInfo, da cui abbiamo tratto gli screenshot qui sotto. Nella versione beta 2.25.36.12 su Android è stata scovata una funzionalità che permette di effettuare l’editing delle immagini con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. È ad esempio possibile cambiare stile scegliendo tra alcuni preset, scrivere in un prompt una richiesta più precisa (Cambia il colore di sfondo in blu), aggiungere o togliere elementi, sostituirli e creare un’animazione, il tutto senza doversi affidare a tool esterni.

L'editing AI per gli aggiornamenti di stato su WhatsApp

Gli stili selezionabili sono i seguenti: 3D, Collage, Anime, Paper, Illustrated, Low poly, Cartoon, Goth, Art deco, Cinema e Watercolor. Una volta attivati ed entrati in azione, permettono di ripetere l’editing se il risultato ottenuto non è soddisfacente.

Come anticipato, si tratta di una novità in fase di test, accessibile da un numero limitato di utenti e in alcuni territori selezionati. Non sappiamo quando sarà distribuita a tutti, di certo non avverrà subito. Il team di sviluppo dovrà in ogni caso raccogliere i feedback necessari prima di un rollout su larga scala.

La questione dei chatbot di terze parti

L’integrazione di Meta AI all’interno di WhatsApp risale al mese di marzo. Di recente la società ha deciso di escludere i chatbot di terze parti dall’utilizzo della propria API Business, di fatto impedendo agli utenti di interagire con servizi come ChatGPT, Copilot e Perplexity. La scelta è finita nel mirino dell’autorità antitrust europea, per un presunto abuso di posizione dominante ai danni della concorrenza. Il gruppo ha definito le accuse prive di fondamento.

Fonte: WABetaInfo
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Pubblicato il
5 dic 2025
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