Microsoft si prepara a lanciare due nuovi terminali Windows Phone, e la fonte del “rumor” sarebbe nientemeno che il capo della divisione dispositivi Stephen Elop: il manager ha parlando dei nuovi telefonini in un meeting interno all’azienda, dicono le indiscrezioni , con ciascuno dei terminali dotato di una propria specifica identità.
Prendi il primo nuovo smartphone WP, ad esempio, un gadget espressamente progettato e venduto per catturare “selfie” con una fotocamere da 5 megapixel (fronte) e uno schermo da 4,7 pollici. Non meno particolare sarebbe “Tesla”, la seconda novità della prossima scuderia WP che vorrebbe espandere la penetrazione della tecnologia fotografica “PureView” su un modello “high-end” dal prezzo (relativamente) accessibile.
Sul fronte delle novità ufficiali per Windows Phone, al momento, Microsoft si concentra piuttosto sull’ aggiornamento di Windows Phone 8.1 : il primo update dell’ultima versione di WP arriverà all’inizio di agosto con novità come la possibilità di organizzare le piastrelle in cartelle sullo schermo Start, le connessioni VPN su reti WiFi, una modalità di funzionamento in sandbox “speciale” per app-dimostrative (particolarmente utili per i demo retail), una app Xbox Music aggiornata (in contemporanea con la corrispondente versione per la console Xbox One) e altro ancora.
Per quanto riguarda Cortana, il “digital assistant” di Microsoft che vuole fare le scarpe alla concorrenza (Apple Siri in primis), l’Update 1 di Windows Phone 8.1 coinciderà con il debutto in un maggior numero di paesi oltre agli USA, inclusi Cina, Regno Unito, Canada, India, Australia. Particolari adattamenti sono previsti per la versione Cinese dell’assistente, con un nickname (“Xiao Na”) e possibilità di personalizzare “aspetto”, animazioni ed effetti sonori.
Alfonso Maruccia
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manca un dato
"60 per cento della popolazione che possiede conoscenze digitali basse o nulle" ok.... ma al governo (e in generale in parlamento) e tra gli altri funzionari pubblici?No, clickare sull'ipad non e' "possedere conoscenze digitali".Forse per agire contro l'analfabetismo, bisognerebbe capirne qualcosa prima.... questi => http://punto-informatico.it//4107038/PI/News/internet-primi-passi-del-bill-of-rights-italiano.aspx?ct=0&c=1&o=0&th=0#p4108152 provvedimenti NON sembra vadano in quella direzione...bubbaMa ridategli il LOGO
Con quello si imparava la mentalità corretta abbastanza in fretta. E si potevano introdurre concetti come liste, ricorsione, e così via.cicciobelloRe: Ma ridategli il LOGO
[img]http://www.sluniverse.com/php/vb/attachments/general-sl-discussion/6779d1240804009-obnoxious-profile-thread-wtf-cat.jpg[/img]...Re: Ma ridategli il LOGO
QuotoSkyNon solo informatica
In giro vedo gente che è allucinante, per ignoranza, stupidità, ma anche arroganza.Il poco che sanno è la XXXXX che gli arriva dalla televisione, quasi tutte nozioni false o molto vecchie.Gente istruita ed intelligente è pericolosa. Così il lavoro dei media è l'instupidimento di massa. E sembra funzionare.iRobyRe: Non solo informatica
- Scritto da: iRoby> In giro vedo gente che è allucinante, per> ignoranza, stupidità, ma anche> arroganza.Smetti di andare nella casa degli specchi.caronteRe: Non solo informatica
Ha funzionato egregiamente, come minimo in Italia.SkyRe: Non solo informatica
(duplicato inviato per errore, mi scuso)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 31 luglio 2014 17.04-----------------------------------------------------------SkyIn Italia è inapplicabile.
"Ogni bambino dovrebbe avere l'opportunità di sviluppare competenze base di programmazione per diventare un cittadino digitale consapevole" Si dice che "chi sa lavora, chi non sa insegna".Aspetto con serenità il primo c*glione che si inalbera, ma giuro che non ho una gran voglia di contarli :)prova123Re: In Italia è inapplicabile.
- Scritto da: prova123> "Ogni bambino dovrebbe avere l'opportunità di> sviluppare competenze base di programmazione per> diventare un cittadino digitale> consapevole" è come dire:"Ogni bambino dovrebbe avere l'opportunità disviluppare competenze base di sintesi chimica e/o progettazione elettronica per diventare un cittadino consumatore consapevole"così che non usi cose inquinanti o non compri prodotti troppo energivori..Uguale.il 99,9% di chi utilizza un computer non ha necessità di programmare. Mai.Diverso è sapere cosa fanno i computer, come funzionano, cosa potrebbero fare e cosa non possono e non potranno mai fare.Giusto per evitare norme, regole e leggi assurde fatte da persone che hanno dei computer una conoscenza "umanistica"MarioRe: In Italia è inapplicabile.
La programmazione UML è un tipo di programmazione formale che porta il bambino ad analizzare un qualsiasi problema, a schematizzarlo ed a trovare una soluzione.Non faccio il discorso da peracottaro di insegnare ad un bambino a programmare in basic, C o altro linguaggio il "print HELLO".prova123Re: In Italia è inapplicabile.
Il vero problema però è l'ignoranza di chi lo dovrebbe insegnare, questa si che èinsormontabile.prova123Re: In Italia è inapplicabile.
- Scritto da: prova123> La programmazione UML è un tipo di programmazione> formale che porta il bambino ad analizzare un> qualsiasi problema, a schematizzarlo ed a trovare> una> soluzione.> Non faccio il discorso da peracottaro di> insegnare ad un bambino a programmare in basic, C> o altro linguaggio il "print> HELLO".sono d'accordo ma scommetti che risolveranno semplicemente rendendo obbligatorio il conseguimento a scuola della patente europea del computer (ECDL)pietroper fortuna esiste
sono estremamente convinto che si dovrebbe far di tutto per non alfabetizzarle affatto, non è l'istruzione e il saper usare il computer che serve a queste persone. Lo spirito critico non lo avranno mai, con o senza manuale, e chi è interessato lo imparerà da solo. Basta vedere la gente che si è iscritta a facebook per capire la qualità dell'utenza.spiritoasproRe: per fortuna esiste
Tu fai di tutta l'utenza un fascio ma non tutte le persone iscritte a FB sono ignoranti come hai scritto ;-)UvaMarciaRe: per fortuna esiste
- Scritto da: UvaMarcia> Tu fai di tutta l'utenza un fascio ma non tutte> le persone iscritte a FB sono ignoranti come hai> scritto> ;-)Però aiuta.uomo di pagliaRe: per fortuna esiste
Verissimo!Alcuni lo sono <b> mooooolto </b> di piu' di quello che ha scritto! :DComunque non bisogna preoccuparsi. Tutta genta che vota compra i giornali e guarda la televisione. La loro funzione la svolgono pienamente.MicroShit SupporterRe: per fortuna esiste
- Scritto da: MicroShit Supporter> Verissimo!> Alcuni lo sono <b> mooooolto </b> > di piu' di quello che ha scritto!> :D> Comunque non bisogna preoccuparsi. Tutta genta> che vota compra i giornali e guarda la> televisione. La loro funzione la svolgono> pienamente.No, per fortuna almeno i giornali hanno smesso di comprarli.E i giornali, uno dopo l'altro, chiudono baracca e burattini.panda rossaRe: non sono d'accordo
- Scritto da: bradipao> Oggi, per fare carriera, il primo> prerequisito è abbandonare prima possibile le> mansioni in cui si fa qualcosa che "deve> funzionare". Per esempio, nella migliore delle> ipotesi, se in una azienda sei il più bravo dei> codificatori, nessuno si sognerà mai di> promuoverti, altrimenti perderebbe il mulo più> efficiente. Se invece sei poco più che mediocre,> ma sai vendere pentole, magari diventi il suo> capo.Questo sara' anche vero, ma devi ribaltare il punto di vista.Fare carriera e' da sfigati!Fare carriera vuol dire vivere per lavorare, vuol dire avere due cellulari sempre accesi, reperibilita' 24 ore al giorno natale pasqua e ferragosto, per cosa?Molto meglio essere in grado di far andare bene le cose, che mentre le cose vanno bene hai tutto il temopo che vuoi, e alle 18:00 te ne vai fuori dalle balle a vivere la tua vita, e da domani ferie con telefono rigorosamente spento.> Una volta sistemato questo principio, il resto> viene in automatico.Lascia pure che gli incapaci facciano carriera.Tanto senza i tecnici che fanno girare gli ingranaggi, non vanno da nessuna parte.panda rossaRe: non sono d'accordo
"Fare carriera e' da sfigati!"Cavolo non vorrei proprio diventare uno di quei super manager incapaci che vengono pagati 100000 euro l'anno solo per scaldare la sedia. No, molto meglio passare le giornate a diventare scemi a cercare bug nel codice di altri.'mbutuNome e cognomeRe: non sono d'accordo
- Scritto da: Nome e cognome> "Fare carriera e' da sfigati!"> > Cavolo non vorrei proprio diventare uno di quei> super manager incapaci che vengono pagati 100000> euro l'anno solo per scaldare la sedia.Fare carriera non significa diventare manager. Di manager come li descrivi tu ce ne sono 30 o 40 contemporaneamente in Italia, non di più. Esistono anche i quadri.LeguleioRe: non sono d'accordo
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: Nome e cognome> > "Fare carriera e' da sfigati!"> > > > Cavolo non vorrei proprio diventare uno di> quei> > super manager incapaci che vengono pagati> 100000> > euro l'anno solo per scaldare la sedia.> > Fare carriera non significa diventare manager. Di> manager come li descrivi tu ce ne sono 30 o 40> contemporaneamente in Italia, non di più.> Esistono anche i> quadri.Secondo te ci sono solo 30 manager in tutta Italia che prendono più di 100mila Euro? Ma per favore....E' un profondo problema culturale
Il rapporto degl'italiani con la tecnologia è un problema culturale.in brasile, nel 1985, iniziai a programmare a scuola. con dei vecchi apple II. Logo e basic. Fino al 1990, data del mio sventurato trasloco in italia. niente programmazione fino al '93 quando a scuola s'iniziò con il pascal. primo mondo.poi l'università, ingegneria informatica ovviamente. siamo già nel 96. un po' di C, un po' di matlab, fortran e tutta programmazione "astratta". analisi numeriche, algoritmi per trovare lo zero di una funzione e tutta robaccia priva di qualunque senso, c'era l'esplosione del web in quel periodo ma nemmeno un vago accenno a cosa sia apache, http, a come mettere in piedi un database su un server, ma guai a me a non saper dimostrare le equazioni di maxwell. (se già l'ha fatto lui che XXXXX lo devo fare io a fare?)giusto un corso, validissimo ma comunque troppo teorico, di basi di dati e qualche cenno su intelligenza artificiale, il resto è stato tempo sprecato, come dover ripetere in tre esami diversi che un hardisk ha le tracce, settori, cilindri, tempi di acXXXXX e idiozie simili.veramente tempo e fatica sprecati. la cosa più importante che mi è rimasta non era sui libri, ma è il metodo. se una cosa non lo so c'è di sicuro al mondo un libro che lo spiega, continua a sbatterci il cranio e ti entrerà in testa.avanti di 5 anni, grossa telco, lavoro come consulente.i nodi vengono al pettine. ingegneri informatici che davanti ad un file tar.gz ti chiedono cosa sia e come si apre. gente che davanti ad una telnet non sa cosa fare, figuriamoci scrivere ssh user@server. jconsole? ma che è?fast forward ai nostri giorni. il panorama è più o meno rimasto quello. il trionfo è l'incontro di giugno a Roma tra franceschini e Schmidt. da un lato un innovatore, dall'altro lato un nostro esperto poltromane retrogrado e conservatore.S: Il sistema educativo italiano non forma persone adatte al nuovo mondo. Serve un cambiamento nel sistema distruzione italianof: Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi magari abbiamo giovani più competenti in storia medievaleavanti cosi.poi ci sono i paradossi. ad esempio la questione del POS per i pagamenti sopra i 30 euro. chi non si fida, chi inneggia all'ennesima tassa nascosta, chi invece "preferisco sempre i contanti, mi clonano la carta, o magari non funziona e come faccio, le cavallette, torquemada e la cometa di Halley".salvo poi fare la coda nei negozi fuori la notte quando esce il nuovo iphone o fare i numeri per disfarsi del "vecchio" samsung galaxy 55s per il 56s. in quel caso tecnologia si, sia mai che mi perda un post su facciobuchi.ecco, questa è la "informatizzazione" da noi. idiozie da consumare, oggetti da esibire in sostituzione del proprio complesso con l'apparato riproduttivo o del proprio ego. provate ad interagire via email con l'amministrazione pubblica ad esempio, anzi, contate solo quante dita usano per digitare su una tastiera.siamo più indietro delle balle del cane.VindicatorRe: E' un profondo problema culturale
> poi l'università, ingegneria informatica> ovviamente. siamo già nel 96. un po' di C, un po'> di matlab, fortran e tutta programmazione> "astratta". analisi numeriche, algoritmi per> trovare lo zero di una funzione e tutta robaccia> priva di qualunque senso, c'era l'esplosione del> web in quel periodo ma nemmeno un vago accenno a> cosa sia apache, http, a come mettere in piedi un> database su un server, ma guai a me a non saper> dimostrare le equazioni di maxwell. (se già l'ha> fatto lui che XXXXX lo devo fare io a> fare?)> giusto un corso, validissimo ma comunque troppo> teorico, di basi di dati e qualche cenno su> intelligenza artificiale, il resto è stato tempo> sprecato, come dover ripetere in tre esami> diversi che un hardisk ha le tracce, settori,> cilindri, tempi di acXXXXX e idiozie> simili.> veramente tempo e fatica sprecati. la cosa più> importante che mi è rimasta non era sui libri, ma> è il metodo. se una cosa non lo so c'è di sicuro> al mondo un libro che lo spiega, continua a> sbatterci il cranio e ti entrerà in> testa.Come dici tu, è un problema culturale, e riguarda <B> tutto </B> il sistema di formazione italiana, quindi l'informatica è una delle tante vittime, non la cartina al tornasole di un fenomeno nuovo. Alcuni vedono le radici di questo divario culturale con gli altri Paesi europei (e non solo europei) nell'impronta che diedero all'istruzione e alla cultura italiane Croce e Gentile. Filosoficamente Croce e Gentile erano distanti, ma erano entrambi esponenti del neoidealismo: semplificando, della concezione filosofica per cui le idee sono il principio di tutto, e la realtà pratica e concreta discende automaticamente da esse. E quindi, faccio un esempio sciocco, ad una scuola per meccanici si insegna prima la Storia del tornio e la sua importanza nell'evoluzione dei Popoli, la struttura progettuale che vi sta alla base, la classificazione per tipi e usi, e poi si insegna a usarlo, se avanza tempo. :|Ci sono poi le assurdità riguardanti la scuole secondaria (forse anche l'università, non sono al corrente): raccontata da un amico che fa l'insegnante precario, ogni anno cambia istituto. Mentre è in aula professori capta la conversazione fra due "colleghi": "Sì, io ho un'esperienza di 30 anni nella gestione della sala dei bar, di insegnanti che conoscano la materia come me ce ne sono pochi". Non sto scherzando: questo insegnante ha la qualifica di "professore", lo stipendio equiparato a quello di insegnanti laureati e che hanno passato un concorso, e la sua materia si chiama se ho ben capito "sala bar"!L'Italia è passata dall'Arcadia più rarefatta a Disneyland, senza un passaggio intermedio, senza un compromesso fra i due. :( > fast forward ai nostri giorni. il panorama è più> o meno rimasto quello. il trionfo è l'incontro di> giugno a Roma tra franceschini e Schmidt. da un> lato un innovatore, dall'altro lato un nostro> esperto poltromane retrogrado e> conservatore.> S: Il sistema educativo italiano non forma> persone adatte al nuovo mondo. Serve un> cambiamento nel sistema distruzione> italiano> f: Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi magari> abbiamo giovani più competenti in storia> medievaleAhahaha, hanno detto davvero queste parole? (rotfl) > salvo poi fare la coda nei negozi fuori la notte> quando esce il nuovo iphone o fare i numeri per> disfarsi del "vecchio" samsung galaxy 55s per il> 56s. in quel caso tecnologia si, sia mai che mi> perda un post su> facciobuchi.Questo aspetto però va precisato, perché non si è verificato solo in Italia: siamo d'accordo che un moderno smartphone è a tutti gli effetti un PC tascabile che incidentalmente telefona anche, solo che chi lo acquista pensa sia un gadget: diversamente gli acquirenti sarebbero molti di meno. Potere del marketing! C'era un epoca in cui le persone che odiavano i computer e quelli che ne erano appassionati non si incontravano mai, le prima non avrebbero mai intrapreso una carriera in un ambito in cui era necessario conoscerli, le seconde non si sarebbero mai messe in testa un modo per brevettare i movimenti delle dita sullo schermo o di costruire un giardino recintato. Oggi questa distinzione non ha più ragione di essere, i computer li usano tutti, anche quelli che ignorano di farlo. :|-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 31 luglio 2014 13.32-----------------------------------------------------------LeguleioRe: E' un profondo problema culturale
- Scritto da: Leguleio> Come dici tu, è un problema culturale, e riguarda> <B> tutto </B> il sistema di> formazione italiana, quindi l'informatica è una> delle tante vittime, non la cartina al tornasole> di un fenomeno nuovo.condivido al 100%, è proprio un problema di mentalità, l'esempio con l'informatica è solo l'aspetto che mi tocca da vicino per la mia vocazione. ;)> le idee sono il principio di tutto, e la> realtà pratica e concreta discende> automaticamente da esse. non conoscevo Croce e Gentile ma hai centrato il punto, anche con gli esempi fatti.> L'Italia è passata dall'Arcadia più rarefatta a> Disneyland, senza un passaggio intermedio, senza> un compromesso fra i due.> :(Mi viene in mente un editoriale di Corrado Giustozzi del 1998(!) su byte italia.http://www.nightgaunt.org/testi/byte/ed10.htmLa parte importante è proprio "senza un passaggio intermedio" che nell'articolo è la parte del "non c'è stato il tempo", negli altri paesi il web ha causato meno danni perché si sono adeguati più in fretta. Non perché siano più intelligenti di noi ma solo perché il ricambio generazionale, il turnover imprenditoriale e politico insomma, ha ritmi molto più serrati che da noi. Basta guardare quel reparto geriatrico che chiamiamo "senato". Come si può pretendere di stare al passo con un età media che si avvicina ai 60 anni? Basta sentire debenedetti e le sue sfuriate contro il web, tassata il web, tassate le adsl, tassate tutti i device che si collegano in rete. idem per la siae no? invece di vedere un'opportunità la tecnologia è da sempre un nemico perché sovverte le vecchie abitudini. una sorta di neo luddismo.> Questo aspetto però va precisato, perché non si è> verificato solo in Italia: siamo d'accordo che un> moderno smartphone è a tutti gli effetti un PC> tascabile che incidentalmente telefona anche,> solo che chi lo acquista pensa sia un gadget:> diversamente gli acquirenti sarebbero molti di> meno. Potere del marketing!torno ancora all'articolo di Giustozzi. Non c'è stato il tempo per assorbire il web e a moltissima gente (specie da noi) nemmeno interessa. Come detto da te stesso l'esempio non è solo l'informatica, vedi appunto la questione dei POS sopra i 30 euro. Tornando agl'italiani; sono proprio inclini al conservatorismo, ostili al cambiamento. L'esempio del mobile lo faccio sempre perché vedo la gente usare questi cosi sempre per le stesse cose. Facciobuchi. Whatsapp. Instagram. Solo autocelebrazione e farsi gli affari altrui, creatività sempre poca. Non riesco ad indicare nemmeno un servizio di sucXXXXX in ambito mobile che sia nato in italia.> C'era un epoca in cui le persone che odiavano i> computer e quelli che ne erano appassionati non> si incontravano mai, le prima non avrebbero mai> intrapreso una carriera in un ambito in cui era> necessario conoscerli, le seconde non si> sarebbero mai messe in testa un modo per> brevettare i movimenti delle dita sullo schermo o> di costruire un giardino recintato. Oggi questa> distinzione non ha più ragione di essere, i> computer li usano tutti, anche quelli che> ignorano di farlo.> :|La rivincita dei nerd no? Ricordo mia sorella ad esempio che snobbava sempre il mio feticismo informatico bollandolo come "da sfigati", idem per i videogame. Idem era quando s'interagiva con il sesso opposto, dalle superiori in poi. Dire che si faceva informatica era la condanna definitiva di un'eventuale XXXXXXX.Ora lo spazio per i neo-nerds (o geek che dir si voglia) è del tutto sdoganato, semplicemente sono tutti geek, sin da quando il coltivatore francese negli anni '90 controllava il meteo sul suo minitel.Alla fine abbiamo vinto noi nerd, e questo non ce lo può togliere nessuno. :)VindicatorRe: E' un profondo problema culturale
- Scritto da: Leguleio> > fast forward ai nostri giorni. il panorama è> più> > o meno rimasto quello. il trionfo è> l'incontro> di> > giugno a Roma tra franceschini e Schmidt. da> un> > lato un innovatore, dall'altro lato un nostro> > esperto poltromane retrogrado e> > conservatore.> > S: Il sistema educativo italiano non forma> > persone adatte al nuovo mondo. Serve un> > cambiamento nel sistema distruzione> > italiano> > f: Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi> magari> > abbiamo giovani più competenti in storia> > medievale> > Ahahaha, hanno detto davvero queste parole?> (rotfl)dimenticavo:https://duckduckgo.com/?q=schmidt+franceschini+romaleggere per credere. :(VindicatorRe: E' un profondo problema culturale
> > > fast forward ai nostri giorni. il> panorama> è> > più> > > o meno rimasto quello. il trionfo è> > l'incontro> > di> > > giugno a Roma tra franceschini e> Schmidt.> da> > un> > > lato un innovatore, dall'altro lato un> nostro> > > esperto poltromane retrogrado e> > > conservatore.> > > S: Il sistema educativo italiano non> forma> > > persone adatte al nuovo mondo. Serve un> > > cambiamento nel sistema distruzione> > > italiano> > > f: Ogni Paese ha la sua peculiarità,> noi> > magari> > > abbiamo giovani più competenti in storia> > > medievale> > > > Ahahaha, hanno detto davvero queste parole?> > (rotfl)> > dimenticavo:> https://duckduckgo.com/?q=schmidt+franceschini+rom> leggere per credere. :(Sì, mi chiedevo se esiste un video con la registrazione delle parole dette a quell'incontro pubblico. In Italia il virgolettato sta a indicare il pensiero del redattore, non dell'intervistato, almeno, spesso è così. :Insomma, mi puzza in po' che abbia detto <B> esattamente </B> quello.LeguleioRe: E' un profondo problema culturale
- Scritto da: Vindicator> Il rapporto degl'italiani con la tecnologia è un> problema> culturale.> > in brasile, nel 1985, iniziai a programmare a> scuola. con dei vecchi apple II. Logo e basic.> Fino al 1990, data del mio sventurato trasloco in> italia. niente programmazione fino al '93 quando> a scuola s'iniziò con il pascal. primo> mondo.> poi l'università, ingegneria informatica> ovviamente. siamo già nel 96. un po' di C, un po'> di matlab, fortran e tutta programmazione> "astratta". analisi numeriche, algoritmi per> trovare lo zero di una funzione e tutta robaccia> priva di qualunque senso, c'era l'esplosione del> web in quel periodo ma nemmeno un vago accenno a> cosa sia apache, http, a come mettere in piedi un> database su un server, ma guai a me a non saper> dimostrare le equazioni di maxwell. (se già l'ha> fatto lui che XXXXX lo devo fare io a> fare?)> giusto un corso, validissimo ma comunque troppo> teorico, di basi di dati e qualche cenno su> intelligenza artificiale, il resto è stato tempo> sprecato, come dover ripetere in tre esami> diversi che un hardisk ha le tracce, settori,> cilindri, tempi di acXXXXX e idiozie> simili.> veramente tempo e fatica sprecati. la cosa più> importante che mi è rimasta non era sui libri, ma> è il metodo. se una cosa non lo so c'è di sicuro> al mondo un libro che lo spiega, continua a> sbatterci il cranio e ti entrerà in> testa.> > avanti di 5 anni, grossa telco, lavoro come> consulente.> i nodi vengono al pettine. ingegneri informatici> che davanti ad un file tar.gz ti chiedono cosa> sia e come si apre. gente che davanti ad una> telnet non sa cosa fare, figuriamoci scrivere ssh> user@server. jconsole? ma che> è?> > fast forward ai nostri giorni. il panorama è più> o meno rimasto quello. il trionfo è l'incontro di> giugno a Roma tra franceschini e Schmidt. da un> lato un innovatore, dall'altro lato un nostro> esperto poltromane retrogrado e> conservatore.> S: Il sistema educativo italiano non forma> persone adatte al nuovo mondo. Serve un> cambiamento nel sistema distruzione> italiano> f: Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi magari> abbiamo giovani più competenti in storia> medievale> > avanti cosi.> > poi ci sono i paradossi. ad esempio la questione> del POS per i pagamenti sopra i 30 euro. chi non> si fida, chi inneggia all'ennesima tassa> nascosta, chi invece "preferisco sempre i> contanti, mi clonano la carta, o magari non> funziona e come faccio, le cavallette, torquemada> e la cometa di> Halley".> salvo poi fare la coda nei negozi fuori la notte> quando esce il nuovo iphone o fare i numeri per> disfarsi del "vecchio" samsung galaxy 55s per il> 56s. in quel caso tecnologia si, sia mai che mi> perda un post su> facciobuchi.> > ecco, questa è la "informatizzazione" da noi.> idiozie da consumare, oggetti da esibire in> sostituzione del proprio complesso con l'apparato> riproduttivo o del proprio ego. provate ad> interagire via email con l'amministrazione> pubblica ad esempio, anzi, contate solo quante> dita usano per digitare su una> tastiera.> > siamo più indietro delle balle del cane.tu stai facendo un discorso relativo alle scuole specializzate in informatica, qui invece si sta discutendo di corsi per tutti da farsi alle scuole elementari e medie.MarioRe: E' un profondo problema culturale
> tu stai facendo un discorso relativo alle scuole> specializzate in informatica, qui invece si sta> discutendo di corsi per tutti da farsi alle> scuole elementari e> medie.I due ambiti non sono indipendenti, ahimè. Quelli che dovranno insegnare alle scuole elementari e medie avranno appreso l'informatica presso questi istituti universitari, o comunque, avranno letto i testi di questi professori universitari. Di certo non l'hanno imparata al MIT.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 31 luglio 2014 15.07-----------------------------------------------------------LeguleioRe: E' un profondo problema culturale
- Scritto da: Mario> tu stai facendo un discorso relativo alle scuole> specializzate in informatica, qui invece si sta> discutendo di corsi per tutti da farsi alle> scuole elementari e> medie.vedi sotto :)> > in brasile, nel 1985, iniziai a programmare a> > scuola. con dei vecchi apple II. Logo e> basic.avevo 8 anni. otto. a quell'età mi viene difficile pensare di parlare "istruzione specializzata".invece in un istituto tecnico italiano niente programmazione fino alla 3°, con specializzazione in elettronica. mi sembra più grave no?VindicatorRe: E' un profondo problema culturale
- Scritto da: Vindicator> - Scritto da: Mario> > > tu stai facendo un discorso relativo alle> scuole> > specializzate in informatica, qui invece si> sta> > discutendo di corsi per tutti da farsi alle> > scuole elementari e> > medie.> > vedi sotto :)> > > > in brasile, nel 1985, iniziai a> programmare> a> > > scuola. con dei vecchi apple II. Logo e> > basic.> > avevo 8 anni. otto. a quell'età mi viene> difficile pensare di parlare "istruzione> specializzata".> > invece in un istituto tecnico italiano niente> programmazione fino alla 3°, con> specializzazione in elettronica. mi sembra più> grave> no?si ma tu poi hai seguito un percorso di informatica e chi invece ha fatto altro? legge, architettura, medicina etc?Forse sarebbe meglio fare corsi di logica applicata ed imparare ad impostare un problema in uno pseudolinguaggio di programmazione (e qui non serve nemmeno il computer) che poi si evolverà in programmazione vera e propria per chi proseguirà per quella strada mentre per gli altri servirà per imparare ad affrontare i problemi con metodo scentifico.MarioRe: E' un profondo problema culturale
Se permetti l'obbligo di pagare con pos sopra i 30 euro è una fesseria.Sg@bbioE' un profondo problema culturale
buona letturahttp://www.systemexception.org/2014/07/31/italia-e-tecnologia/VindicatorL'utente consapevole sceglie open
Il primo passo verso la consapevolezza l'utente lo compie scegliendo l'open.Il resto viene di conseguenza.Con la scelta del closed invece, l'utente rinuncia a tutti i diritti e condede se stesso ad ogni sorta di abuso da parte di chi tiene il software dalla parte del manico.E questa rinuncia e questo esporsi all'abuso avviene fin da subito.Vuoi il closed? Vuoi rinunciare a tutti i tuoi diritti e a tutto il controllo?Liberissimo di farlo.Cominciamo subito: paga! E l'utente comincia la sua sottomissione al closed e alla rinuncia di ogni diritto, pagando denaro.Il resto verra' dopo, ma verra'. E' certo.Il closed non vuole utenti consapevoli.Il closed vuole pecore, greggi innocue, buone per essere munte, tosate, possedute carnalmente, e alla fine macellate.L'utente che intende mantenere il controllo deve scegliere open.panda rossaRe: L'utente consapevole sceglie open
Quando avremo software open per la produzione audio e video, ne riparleremo.Sg@bbioRe: L'utente consapevole sceglie open
- Scritto da: Sg@bbio> Quando avremo software open per la produzione> audio e video, ne> riparleremo.Quando avrai finito di legarti mani piedi e testicoli a chi fa software per produzione audio/video closed, potrai pensare di scrivere specifiche per un progetto analogo open.panda rossaRe: L'utente consapevole sceglie open
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Sg@bbio> > Quando avremo software open per la produzione> > audio e video, ne> > riparleremo.> > Quando avrai finito di legarti mani piedi e> testicoli a chi fa software per produzione> audio/video closed, potrai pensare di scrivere> specifiche per un progetto analogo> open.[img]http://www.currentinspiration.com/wp-content/uploads/2011/04/disappointed-face.jpg[/img]...Re: L'utente consapevole sceglie open
Il problema è che progetti simili servono GROSSE RISORSE DIETRO, altrimenti ci troviamo con software che si evolvono molto lentamente o peggio che rimangono arenati.Basta pensate ad un software per il foto ritocco come the Gimp, per quanto è buono, ha una evoluzione lentissima, perchè mancano persone e risorse adeguate per andar avanti, cosa che non succede con libre office che ha una organizzazione ad hoc dietro.Mi piacerebbe poter far lavori audio e video con software open, che mi garantiscono una un formato che possa sopravvivere al programma stesso, ma fin quando nessuno si prende la briga d'investire in un progetti simile, il software chiuso rimarrà ancora dove sta.La fai troppo facile, vedi la questione unicamente in un campo.Sg@bbioRe: L'utente consapevole sceglie open
- Scritto da: Sg@bbio> Quando avremo software open per la produzione> audio e video, ne> riparleremo.qualcosa c'e'.. tipo Kdenlive , Lives, Blender, Avidemux, Cinelerra, Lightworks, ecc ... (non ricordo quanti libre o solo gratis)bubbaRe: L'utente consapevole sceglie open
Alcuni di questi erano software commerciali, riconvertiti per vari motivi, ma alcuni di essa non tengono il passo alle più blasonate soluzioni commerciali, per mancanza di risorse, più che capacità tecnica.Sg@bbioRe: L'utente consapevole sceglie open
- Scritto da: panda rossa> Il primo passo verso la consapevolezza l'utente> lo compie scegliendo l'open.> Il resto viene di conseguenza.l'utente consapevole sceglie, cosa poi dipende dall'ambito e da tanti fattori."Ma sceglie, di testa sua".> > Con la scelta del closed invece, l'utente> rinuncia a tutti i diritti e condede se stesso ad> ogni sorta di abuso da parte di chi tiene il> software dalla parte del manico.anche quello è una scelta.> Vuoi il closed? Vuoi rinunciare a tutti i tuoi> diritti e a tutto il controllo?> Liberissimo di farlo.> Cominciamo subito: paga! Esiste il Free, vero che lo ricordi?> L'utente che intende mantenere il controllo deve> scegliere> open.dipende da cosa si intende con controllo e da che lato lo guardi.pippo75Re: L'utente consapevole sceglie open
- Scritto da: pippo75> - Scritto da: panda rossa> > Il primo passo verso la consapevolezza> l'utente> > lo compie scegliendo l'open.> > Il resto viene di conseguenza.> > l'utente consapevole sceglie, cosa poi dipende> dall'ambito e da tanti> fattori.> "Ma sceglie, di testa sua".Dici bene. L'utente <b> consapevole </b> sceglie di testa sua.> > > > > Con la scelta del closed invece, l'utente> > rinuncia a tutti i diritti e condede se> stesso> ad> > ogni sorta di abuso da parte di chi tiene il> > software dalla parte del manico.> > anche quello è una scelta.Spesso non lo e' perche' gli inconsapevoli non sanno delle alternative, non si pongono il problema.La pecora potrebbe evadere dal gregge, ma non lo fa.E non lo fa per scelta.> > Vuoi il closed? Vuoi rinunciare a tutti i> tuoi> > diritti e a tutto il controllo?> > Liberissimo di farlo.> > Cominciamo subito: paga! > > Esiste il Free, vero che lo ricordi?In ambito commerciale non esiste alcun free.> > L'utente che intende mantenere il controllo> deve> > scegliere> > open.> > dipende da cosa si intende con controllo e da che> lato lo guardi.Da qualunque lato.Se il cofano e' chiuso non hai controllo.Sotto al cofano puo' esserci qualunque cosa.panda rossaMolto interessante
Credo che le cose possano cambiare più per "iniziative illuminate" di pochi individui che per lamentele, o per la consapevolezza dei grandi organismi.Da profano e sostanzialmente ignorante, credo che sarebbe bello ed utile veder nascere proposte concrete e strutturate, realizzate da cittadini colti ed esperti in ambito informatico. Se potete, pensate ai bambini e realizzate qualcosa per aiutarli a programmare, magari insieme ai genitori, in modo da prendere 3 piccioni con una fava ( facendo una cosa utile per i bambini, i genitori ed il rapporto gentori-figli). Tutorial dedicati o collegamenti a prodotti esistenti (in italiano, perché i problemi più grandi si trovano nelle zone culturalmente più disagiate), potrebbero offrire un grande aiuto e fare la differenza.Un caro salutoCristian :)KrispGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 31 lug 2014Ti potrebbe interessare