Windows Update: fuori i pirati

Windows Update: fuori i pirati

Aggiornamenti e update saranno disponibili soltanto per gli utenti che possiedono la licenza per il proprio Windows. Tutti gli altri ne saranno esclusi. Una mossa attesa da tempo che solleva molta polvere
Aggiornamenti e update saranno disponibili soltanto per gli utenti che possiedono la licenza per il proprio Windows. Tutti gli altri ne saranno esclusi. Una mossa attesa da tempo che solleva molta polvere


Redmond (USA) – Era nell’aria da molto tempo e ora Microsoft lo ha confermato con un annuncio ufficiale: nelle prossime settimane per gli utenti di alcuni paesi, e nei prossimi mesi per tutti gli altri, sarà possibile provvedere agli aggiornamenti di sistema online soltanto se si possiede un Windows “legittimo”, acquistato legalmente con relativa licenza.

La nuova versione del programma Windows Genuine Advantage ha due scopi. Il primo è evidentemente quello di abbattere la pirateria sul sistema operativo di Microsoft. Il secondo è dare maggiore credito alle iniziative per la sicurezza di Windows portate avanti da Microsoft negli ultimi due anni. Mete decisamente ambiziose per l’azienda.

L’operazione annunciata da Microsoft era stata ventilata lo scorso settembre quando l’azienda aveva introdotto un tool online che permette agli utenti di verificare se la propria copia di Windows è legale. Un sistema volontario al quale cinque milioni di utenti fin qui si sono rivolti per indagare sul proprio sistema operativo.

L’obbligo di verificare la legittimità del sistema operativo sarà introdotto dal 7 febbraio in tre nazioni: Cina, Norvegia e Repubblica Ceca. Entro pochi mesi, forse già entro l’estate, Microsoft estenderà il programma a tutti gli altri paesi .

Da quel momento, dunque, patch, update e altri aggiornamenti del sistema operativo potranno essere scaricati soltanto da chi dispone di un “Windows genuino” e, per incentivare gli utenti, Microsoft ha ideato un sistema di bonus e sconti che scatteranno non appena si passerà l’esame su Windows Update o il Download Center, ossia sui servizi che oggi consentono di aggiornare il sistema operativo. Non solo, gli utenti che scoprissero di possedere una copia pirata potranno accedere all’acquisto di una licenza legittima a prezzi scontati. E, come segnala The Mark , le copie “pirata” potranno ancora essere aggiornate ma soltanto tramite l’update automatico. Ciò significa non poter scegliere cosa installare ma essere “costretti” ad installare ogni singolo update deciso da Microsoft.

Per giocare d’anticipo su certe possibili critiche, Microsoft ha anche ribadito che durante il processo di verifica, oggi opzionale e domani obbligatorio, non vengono raccolte dal tool online dati personali , come email o altre informazioni che possano consentire di identificare l’utente. I dati raccolti, infatti, stando all’azienda sono: product key, versione del sistema operativo, informazioni sul BIOS e sui componenti del PC. In qualche caso l’azienda potrà richiedere all’utente se l’uso che fa del computer è professionale, la marca del PC e la città dove lo ha comprato.

Ma cosa fare se si scopre che il proprio sistema è pirata? Microsoft consiglia di stampare la ricevuta che viene data dal sistema di verifica e di presentarla al proprio rivenditore. Qualora ciò non bastasse per risolvere, Microsoft consiglia di inoltrare una segnalazione al suo programma Report Piracy Now che dovrebbe consentire all’azienda di agire, sebbene non sia chiaro in che modo ciò possa giovare all’utente.

Chi si sottoporrà all’esamino potrà ottenere sconti per l’uso di MSN Games o dei servizi cosiddetti “a valore aggiunto” come quelli a pagamento recentemente introdotti per Outlook . Prevista anche la possibilità di scaricare software gratuitamente , da Winter Fun Pack 2004 a Photo Story 3 e altro ancora. L’azienda ha già spiegato che offerte e bonus saranno presto ulteriormente ampliati.

Il big di Redmond non ha specificato quali considera essere i danni derivanti dalla diffusione delle copie contraffatte di Windows sulle piazze internazionali ma ha parlato di una perdita nell’ordine dei miliardi di dollari nel corso degli ultimi 10 anni .

Eppure, come accennato, l’azienda preme su un altro fronte per descrivere la propria iniziativa: la sicurezza . “Riteniamo – ha spiegato il dirigente del programma David Lazar – che le migliori fondamenta di un sistema sicuro siano costituite da software genuino. Auspichiamo che tutti i nostri clienti utilizzino software legale e allo stesso tempo vogliamo assicurarci che nulla venga fatto per scoraggiare l’utente dal mantenere aggiornato il proprio sistema”. L’idea, cioè, è che ai problemi che possono emergere nel sistema operativo non dovrebbero aggiungersi quelli che, secondo l’azienda, possono derivare dall’uso di copie pirata. Vista la diffusione di Windows nel mondo, le questioni di sicurezza del sistema Microsoft hanno un impatto fondamentale sul funzionamento di milioni di computer. Né il big di Redmond ha intenzione di prendersi responsabilità relative alla sicurezza del software pirata, da qui secondo l’azienda la necessità di tirare i remi in barca.

Ma tra le conseguenze del nuovo programma c’è anche l’impatto che questo avrà sui rivenditori di computer che pre-installano il sistema operativo. Capita infatti che vi sia chi utilizza copie pirata, per tirare al risparmio ed aumentare i margini, un comportamento che si rivela scorretto non solo verso il cliente ma anche verso i negozianti che operano nella legalità. “Microsoft – ha dichiarato un portavoce – non ritiene che gli utenti finali debbano essere messi a rischio da rivenditori senza scrupoli e quindi offriamo una serie di strumenti per aiutarli”.

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Pubblicato il
27 gen 2005
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