Nei giorni scorsi, un’ombra calava sui servizi offerti dal produttore cinese Xiaomi: la funzione dedicata alla messaggistica IP, volta a sostituire gli SMS con dati gestiti attraverso i server dell’azienda, si appropriava senza alcun avvertimento dei dati relativi ai terminali degli utenti e delle loro rubriche, scambiati in chiaro.
Questo potenziale rischio per la privacy era stato segnalato in un post della security company F-Secure: si documentava come, all’accensione, uno smartphone RedMi 1S inviasse al server api.account.xiaomi.com informazioni sull’operatore, l’IMEI del terminale e il numero di telefono associato, insieme ai numeri di telefono dei contatti aggiunti alla rubrica e dei contatti da cui si sono ricevuti degli SMS. Le stesse informazioni, in aggiunta all’IMSI della SIM, venivano inviate in seguito al login con il servizio Mi Cloud, il servizio di storage offerto da Xiaomi.

I sospetti riguardo all’invadenza del produttore cinese nel versante telefonico della vita dell’utente sono presto stati temperati dall’ intervento di Hugo Barra, ex Googler ora vicepresidente dell’azienda: ha spiegato che la raccolta dei dati è indispensabile per il funzionamento di MIUI Cloud Messaging, il servizio di messaggistica IP offerto dall’azienda su modello di quelli offerti da altri produttori, ed è indispensabile per consentire agli utenti di sapere con certezza se il messaggio inviato sarà scambiato gratuitamente, nel momento il cui il destinatario è registrato al servizio e sia online, o se al contrario si configurerà come un tradizionale SMS. Barra ha assicurato inoltre che l’azienda non conserva informazioni riguardo alle relazioni che intercorrono tra i diversi utenti e i loro contatti, e che il contenuto del messaggio, cifrato, viene conservato per il tempo necessario all’invio, poi rimosso dai server.
Il dirigente ammette però che questa raccolta dei dati da parte dell’azienda, funzionale a fornire il servizio, viene eseguita senza previo consenso dell’utente e senza cifratura dei dati. L’azienda, oltre a scusarsi con i suoi utenti, ha dunque previsto un update di sicurezza per rimediare a questi due aspetti. Innanzitutto, il servizio di messaggistica non sarà attivo default, ma sarà opzionale , attivabile dopo un consenso informato e disattivabile in qualsiasi momento. L’aggiornamento messo a disposizione di Xiaomi prevede una ulteriore miglioria per assicurare le privacy degli utenti: i numeri di telefono e i dati saranno scambiati con i server di MIUI Cloud Messaging in forma cifrata e non più in chiaro .
La tempestività dell’intervento di Xiaomi, sottolineano in molti , va di pari passo con la crescente popolarità del marchio : sotto la lente delle cronache di tutto il mondo, il produttore cinese non intende rinunciare a dimostrare di essere degno di fiducia .
Gaia Bottà
-
Il problema è la scarsa concorrenza
Articolo interessante che illustra come la transizione verso il formato elettronico nel campo editoriale sia ancora agli albori. Il problema, però, è solo quello di una scarsa concorrenza sul mercato editoriale dominato da pochi grandi operatori che preferiscono colludere piuttosto che competere sul mercato, ma si sa, gli oligopoli tendono con facilità a degenerare verso il monopolio, il sogno di qualunque impresa. Se ci fosse (più) concorrenza Amazon non dovrebbe lottare con Hachette: sarebbe il mercato, premiando gli editori lungimiranti che praticano prezzi più bassi, a "imporre" ad Hachette di rivedere la propria strategia, pena l'esclusione dal mercato. E' normale che un'impresa difenda con le unghie e coi denti (a volte anche con pratiche biasimevoli) le proprie fonti di profitto, ma è solo questione di tempo, poi cederanno anche loro.Andrea D.Re: Il problema è la scarsa concorrenza
Non condivido la questione del monopolio, la storia moderna ci ha portato più spesso ad oligopoli, magari non bilanciati ma verso gli oligopoli si è andati, vedi big pharma, 7 sorelle, apple-ms, android-ios, ecc... Il monopolio è possibile ma non lo reputo troppo probabile. Sul fatto che hachette dovrà capitolare invece concordo in pieno, non possono fermare il vento e se ci provano verranno spazzati via quando il vento diventerà tempesta!G,GRe: Il problema è la scarsa concorrenza
- Scritto da: G,G(...)> > Sul fatto che hachette dovrà capitolare invece> concordo in pieno, non possono fermare il vento e> se ci provano verranno spazzati via quando il> vento diventerà tempesta!Ma infatti questi geniacci pensano di poter vendere gli ebook agli stessi prezzi del cartaceo o quasi, nonostante le 1000 limitazioni anti-fair use che impongono. Ho comprato decine di libri con l'offerta del giorno su Amazon; in seguito ho anche comprato alcuni titoli a prezzo pieno, per via della comodità di acquisto di titoli in lingua straniera e il risparmio di spazio in casa. Ho anche apprezzato le politiche di prezzo di Fanucci: ho comprato alcuni ebook ad un prezzo di circa un terzo rispetto all'edizione classica, ai miei occhi è un buon compromesso.Libri pagati meno ma letti da tante persone in più: non è lo stesso modello dell'App Store di Apple, che ha migliorato il mercato per i clienti e anche per tanti programmatori, rispetto al vecchio sistema che si vedeva su Windows Mobile, per cui i programmi costavano più degli analoghi per PC e finivano per vendere un numero risicatissimo di copie?Hachette ritiene di poter vendere ebook a prezzi altissimi. Quanto ci scommettiamo che, di fronte a vendite miserrime, accuserebbero poi la pirateria delle loro perdite?Izio01Re: Il problema è la scarsa concorrenza
- Scritto da: Izio01> - Scritto da: G,G> > Sul fatto che hachette dovrà capitolare> invece> > concordo in pieno, non possono fermare il> vento> e> > se ci provano verranno spazzati via quando il> > vento diventerà tempesta!> Ma infatti questi geniacci pensano di poter> vendere gli ebook agli stessi prezzi del cartaceo> o quasi, nonostante le 1000 limitazioni anti-fair> use che impongono.Vi consiglio di informarvi meglio su tutta la faccenda.Amazon sta solo facendo la voce grossa per imporre i propri prezzi e le proprie condizioni agli editori.È semplicemente una mossa che potremmo definire di dumping per sbattere fuori mercato tutti i concorrenti e diventare monopolista.Tra l'altro Amazon propone di mettere tutti gli ebook a 14,99 per le novità e a 9,99 per gli altri, quando gran parte degli editori già ha spesso prezzi inferiori (12,99 per le novità e 7,99 per gli altri).Il problema è che Amazon vuole il 30%, e possibilmente il 35, e non gliene frega niente degli altri.Il risultato sarebbe che gli editori vorrebbero un altro 60-65 e agli autori rimarrebbe meno del 5%.Può sembrare una bella cosa da fuori (gli autori mollano gli editori e pubblicano direttamente su Amazon, tenendosi il 65%), ma poi scopri che a un autore famoso può anche convenire (si paga il correttore di bozze, il grafico, l'impaginatore, il markettaro, ecc.), mentre ammazzi i nuovi autori che non se lo possono permettere e per i quali è la casa editrice a fare il lavoro.Insomma, non è un bel vento, quello che sta arrivando in questo caso.ShuRe: Il problema è la scarsa concorrenza
Di editori ce ne sono tanti. E' la distrubuzione il problema, perchè il grosso della distribuzione passa attraverso Amazon. Il monopolio è quello.qualcunoRe: Il problema è la scarsa concorrenza
- Scritto da: qualcuno> Di editori ce ne sono tanti. E' la distrubuzione> il problema, perchè il grosso della distribuzione> passa attraverso Amazon. Il monopolio è> quello.Di stamperie, vorrai dire. La maggior parte si limita a stamparti il libro. Un vero editore prima di tutto rischia, poi segue l'autore in tutto il percorso. In Italia, tolti i colossi come Mondadori o S&K (che stampano solo anglosassone o ricettari, ormai) c'è la desolazione più totale.Il lavoro di promozione e distribuzione è lasciato allo scrittore, con risultati quasi sempre deludenti. Persino il deposito legale ti tocca fare...hisashiRe: Il problema è la scarsa concorrenza
> In Italia, tolti i colossi> come Mondadori o S&K (che stampano solo > anglosassone o ricettari, ormai) c'è la> desolazione più totale.Vuoi dire che gli scrittori in Italia non hanno altra scelta che sostenere una dittatura? Balle.Ogni centesimo che va a mondadori viene usato contro di noi, per comprare i vari scilipoti o i 101 traditori etc.In ogni caso editori alternativi ce ne sono, come feltrinelli.> Il lavoro di promozione e distribuzione è> lasciato allo scrittore, con risultati quasi> sempre deludenti. Persino il deposito legale ti> tocca> fare...qualcunoRe: Il problema è la scarsa concorrenza
> Di stamperie, vorrai dire. La maggior parte si> limita a stamparti il libro. Un vero editore> prima di tutto rischia, poi segue l'autore in> tutto il percorso. In Italia, tolti i colossi> come Mondadori o S&K (che stampano solo > anglosassone o ricettari, ormai) c'è la> desolazione più totale.Vuoi dire che gli scrittori in Italia non hanno altra scelta che sostenere una dittatura? Balle.Ogni centesimo che va a mondadori viene usato contro di noi, per comprare i vari scilipoti o i 101 traditori etc.> Il lavoro di promozione e distribuzione è> lasciato allo scrittore, con risultati quasi> sempre deludenti. Persino il deposito legale ti> tocca fare...In ogni caso editori alternativi ce ne sono tanti.qualcunoRe: Il problema è la scarsa concorrenza
> Di stamperie, vorrai dire. La maggior parte si> limita a stamparti il libro. Un vero editore> prima di tutto rischia, poi segue l'autore in> tutto il percorso. In Italia, tolti i colossi> come Mondadori o S&K (che stampano solo > anglosassone o ricettari, ormai) c'è la> desolazione più totale.Vuoi dire che gli scrittori in Italia non hanno altra scelta che sostenere una dittatura? Balle.Ogni centesimo che va a mondadori viene usato contro di noi, per comprare i vari scilipoti o i 101 traditori etc.> Il lavoro di promozione e distribuzione è> lasciato allo scrittore, con risultati quasi> sempre deludenti. Persino il deposito legale ti> tocca> fare...In ogni caso editori alternativi ce ne sono tanti.qualcunoLa normale anormalità
Concordo con Andrea D.Non so Hachette, ma bezos è un individuo, come del resto zuckemberg, privo di qualunque moralità ed etica.Le condizioni di lavoro nei suoi lager sono di schiavismo fisico e purtroppo anche mentale, frutto di condizionamenti giornalieri e terrorismo verso i dipendenti.Un po' ciò che succede alla apple (e sicuramente anche in altre aziende, anche se non ho dati "ufficiali").Per quanto riguarda gli scrittori, esssi sono ricattati da TUTTI gli editori, chi più e chi meno, e vengono pagati un'inezia: so per certo che a fronte di prezzi finali di 16 o 18 euro, lo scrittore prende circa 3 (diconsi tre) euro, anche qui chi più e chi meno; una simile stortura è semplicemente incredibile, ma purtroppo vera.Con questo background di mancanza di rispetto verso dipendenti, lettori e scrittori, è per me impossibile capire come si permette "L'azienda di Jeff Bezos (di) fa(re) appello ai lettori".Ma credo che comunque la maggiorana dei lettori sia ignara (o fa finta) circa le condizioni di cui sopra.Per quanto mi riguarda, nel mio piccolo cerco di dissuadere i miei amici dal comprare alcunché su amazon; più di così non posso fare.VrilRe: La normale anormalità
Non ho mai sentito parlare di Amazon in termini di sfruttamento... Link?G,GRe: La normale anormalità
Non mi sembra nulla di eccezionale. Non è corretto, lo so, non dovrebbe avvenire ma se dovessimo seguire queste cose ci resterebbero veramente poche aziende a cui rivolgerci.G,GRe: La normale anormalità
- Scritto da: G,G> Non mi sembra nulla di eccezionale. Non è> corretto, lo so, non dovrebbe avvenire ma se> dovessimo seguire queste cose ci resterebbero> veramente poche aziende a cui> rivolgerci.Supponendo che ciò che hai scritto non sia una scusa per evitare di rpendere posizione, la domanda è se ha senso pagare/premiare un'azienda che si comporta così solo per risparmiare pochi euro (che probabilmente loro recuperano trattando i lavoratori com m***a).ElrondRe: La normale anormalità
- Scritto da: G,G> Non mi sembra nulla di eccezionale. Non è> corretto, lo so, non dovrebbe avvenire ma se> dovessimo seguire queste cose ci resterebbero> veramente poche aziende a cui> rivolgerci.E rivolgiamoci a quelle, allora.L'idea che conti solo il mercato e che tutto quello che lo aiuta e' bene e tutto il resto male e' semplicemente pericolosa.TrollolleroRe: La normale anormalità
Amazon fa questo. Punto.Se poi ti fai andar bene quello che fa è una responsabilità tua e di nessun altro.Non c'è niente da giustificare e niente da condannare.C'è solo da fare delle scelte.VrilRe: La normale anormalità
Solito trucco di far leva sulla memoria corta di una popolazione rinc.... per sviare le critiche.Non c'è bisogno di nessun link. Le polemiche sul trattamento dei lavoratori dei magazzini tedeschi sono state in prima pagina per un pezzo. Prima d'ora la Germania non aveva mai avuto bisogno di un salario minimo stabilito per legge perchè gli imprenditori tedeschi non si sognavano di poter sfruttare i lavoratori in questo modo. Ora grazie ad Amazon anche la Germania ha il salario minimo.qualcunoRe: La normale anormalità
- Scritto da: qualcuno> Solito trucco di far leva sulla memoria corta di> una popolazione rinc.... per sviare le> critiche.Eh, trucco ma di che stai parlando? > Non c'è bisogno di nessun link. Le polemiche sul> trattamento dei lavoratori dei magazzini tedeschi> sono state in prima pagina per un pezzo. Prima> d'ora la Germania non aveva mai avuto bisogno di> un salario minimo stabilito per legge perchè gli> imprenditori tedeschi non si sognavano di poter> sfruttare i lavoratori in questo modo. Ora grazie> ad Amazon anche la Germania ha il salario> minimo.Ti è mai venuto in mente che non tutti sappiano tutto?G,GRe: La normale anormalità
> Non so Hachette, ma bezos è un individuo, come> del resto zuckemberg, privo di qualunque moralità> ed> etica.> Le condizioni di lavoro nei suoi lager sono di> schiavismo fisico e purtroppo anche mentale,> frutto di condizionamenti giornalieri e> terrorismo verso i> dipendenti.Non dar retta a comunicati sindacali per nulla disinteressati. È un'accusa che fanno a tutte le aziende del mondo, chi più, chi meno; la facevano anche contro la FIAT finché stava in Italia, ora che la fusione con la Chrisler è termina e verosimilmente i posti di lavoro in Italia verranno molto ridimensionati non lo dicono più. Meglio tenerci gli schiavisti di sempre che introdurne di nuovi...> Per quanto riguarda gli scrittori, esssi sono> ricattati da TUTTI gli editori, chi più e chi> meno, e vengono pagati un'inezia: so per certo> che a fronte di prezzi finali di 16 o 18 euro, lo> scrittore prende circa 3 (diconsi tre) euro,> anche qui chi più e chi meno; una simile stortura> è semplicemente incredibile, Non è incredibile: è la dinamica delle forze. Gli scrittori di grido, ma anche quelli esordienti, pubblichino i loro romanzi in proprio e poi li vendano da casa: vediamo quante copie riescono a piazzare.La parte relativa alla promozione la sanno fare solo gli editori.LeguleioRe: La normale anormalità
> No, è uguale: etichette indipendenti c'erano> anche in Italia fin dagli anni Settanta: la> Cramps, la Contempo, la Attack Punk. Hanno chiuso> <B> tutte </B> .> > Come mai i provini di X Factor, il cui premio> finale è un contratto con la Sony, sono gremiti> di> aspiranti?> Finché si fanno le cose per hobby e per> divertimento personale ci si può affidare a> questi schemi che linki. Quando si capisce di> avere un seguito importante, e si desiera vivere> dei proventi della propria arte, o ci si affida a> una casa discografica vera e propria, o, se si è> in possesso della mentalità imprenditoriale, si> fonda la> propria.Erano anni diversi, con esigenze diverse!In quegli anni dovevi curare TUTTO, bastava avere un problemino nella distribuzione ed eri XXXXXXX, oggi fare distribuzione significa compilare un form di inserimento dati in uno store. Il mondo sta cambiando siamo solo all'inizio, tutto ciò 5 anni fa era impensabile, cosa succederà tra 50?G,GRe: La normale anormalità
> > No, è uguale: etichette indipendenti c'erano> > anche in Italia fin dagli anni Settanta: la> > Cramps, la Contempo, la Attack Punk. Hanno> chiuso> > <B> tutte </B> .> > > > Come mai i provini di X Factor, il cui premio> > finale è un contratto con la Sony, sono> gremiti> > di> > aspiranti?> > Finché si fanno le cose per hobby e per> > divertimento personale ci si può affidare a> > questi schemi che linki. Quando si capisce di> > avere un seguito importante, e si desiera> vivere> > dei proventi della propria arte, o ci si> affida> a> > una casa discografica vera e propria, o, se> si> è> > in possesso della mentalità imprenditoriale,> si> > fonda la> > propria.> > Erano anni diversi, con esigenze diverse!Scusa, come sono le esigenze di oggi, rispetto agli anni Settanta e Ottanta? Gli artisti vivono senza mangiare? Non devono più pagare le bollette? Proprio non capisco.> In quegli anni dovevi curare TUTTO, bastava avere> un problemino nella distribuzione ed eri XXXXXXX,> oggi fare distribuzione significa compilare un> form di inserimento dati in uno store.Fosse così semplice...Se in quello store sta la canzonetta del cantante e nessuno la vuole, è punto e a capo.Se lo store non paga per acquisti inferiori a (sparo a caso) 100 .mp3, l'artista rimane a bocca asciutta. Il sucXXXXX non arriva come i peli alla pubertà, anche se molti ne sono convinti. > Il mondo sta cambiando siamo solo all'inizio,> tutto ciò 5 anni fa era impensabile, cosa> succederà tra> 50?Il fatto che i meccanismi di distribuzione e di acquisto siano molto cambiati non significa che le case discografiche siano sparite. Fra le due cose non esiste alcun nesso, e poi, anche la case discografiche sanno cambiare e adattarsi alle nuove modalità.LeguleioRe: La normale anormalità
- Scritto da: Leguleio> Non dar retta a comunicati sindacali per nulla> disinteressati. È un'accusa che fanno a> tutte le aziende del mondo, chi più, chi meno; la> facevano anche contro la FIAT Capisco meglio ascoltare la FCA che è notoriamente totalmente disinteressata e super partes.Pare che abbiano tenuto gli ultimi CdA con la partecipazione maggioritaria dei frati trappisti e delle orsoline.won ton soupRe: La normale anormalità
> > Non dar retta a comunicati sindacali per> nulla> > disinteressati. È un'accusa che fanno a> > tutte le aziende del mondo, chi più, chi> meno;> la> > facevano anche contro la FIAT > Capisco meglio ascoltare la FCA che è> notoriamente totalmente disinteressata e super> partes.No, non è né disinteressata né super partes. Ma dovendo agire in Italia deve seguire lo statuto dei lavoratori, e tutte le volte che lo viola, deve vedersela con il giudice del lavoro.Negli Usa non c'è nulla di tutto questo. Andate a fabbricare le auto FCA a Detroit, se tanto vi pesa farlo in Italia: poi venite a raccontarci quanto è sfruttatrice Pomigliano D'arco, quanto sono cattivi i quadri italiani...> Pare che abbiano tenuto gli ultimi CdA con la> partecipazione maggioritaria dei frati trappisti> e delle> orsoline.Non fa ridere.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 13 agosto 2014 16.01-----------------------------------------------------------LeguleioRe: La normale anormalità
Quello che dici dello sfruttamento è vero.Mesi fa avevo visto un filmato girato in Italia di nascosto dove c'erano gli adetti che con un carrellino andavano a prendere ogni prodotto con dei codici,il tutto avveniva sempre di corsa,tutto il giorno in quei centri si smistamento funziona così.Nonostante tutto alla fine si dovevano anche sorbire la predica che non erano stati abbastanza veloci e che dovevano migliorare i tempi di gestione,con chiara allusione alla perdita del posto di lavoro se ciò non avveniva.In pratica vengono considerati come macchine,se non sbaglio avevano anche poco tempo per mangiare e riposarsi (anche se in teoria i tempi erano rispettati).Dato il poco guadagno è il lavoro per chi è all'università o per quei giovani che non riescono a trovare nulla e quindi si adeguano.Credo che la maggioranza dei lettori non sanno come funziona li dentro,credo anche che non gliene freghi,l'importante per loro è ricevere la merce.E' la stessa cosa che avviene per i capi di abbigliamento,vengono creati in India e chi ci lavora prende qualche dollaro al giorno,in occidente invece tali capi spesso vengono a decine e decine di euro,a volte riforniscono le marche più note.Si sfrutta ampiamente una parte del genere umano per il puro lucro a favore di pochi eletti...EtypeE gli scrittori
Qui non è solo una questione di editori. Se uno scrittore vuole che i libri di carta conitnuino ad esistere, per un qualunque motivo, e fa stabilire sul contratto che i libri devono essere venduti allo stesso prezzo lo puoi chiamare retrogrado, ma non gli puoi imporre la tua volontà.E' ovvio che se i libri vengono venduti ad un prezzo differenziato alla fine i libri elettronici diventeranno la stragrande maggioranza. Bezos da una cosa del genere ha tutto da guadagnare, quindi sta abusando della sua posizione dominante per forzargli la mano.qualcunoleggere MA tener conto della parzialita'
leggere MA tener conto della parzialita' ..."parzialita'/prevenzione/influenza (di giudizio)", insomma biased.- petizione scrittori altisonanti -> si pensi a benigni/bertolucci "sfruttato" pro multa preventiva alias iniquo compenso .. probabilmente non han neanche capito cusa l'e'...- il tizio puntiglioso su amazon, qui linkato, e' uno scrittore. il puntiglio sarebbe stato il medesimo se fosse stato "solo" un vorace lettore?- amazon e hachette.. abbastanza ovvio...bubbaRe: leggere MA tener conto della parzialita'
> leggere MA tener conto della parzialita'> ..."parzialita'/prevenzione/influenza (di> giudizio)", insomma> biased.Mentre invece il giudizio dei commentatori di <I> Punto informatico </I> è sempre imparziale, pacato ed equilibrato. Compreso il tuo. > - petizione scrittori altisonanti -> si pensi a> benigni/bertolucci "sfruttato" pro multa> preventiva alias iniquo compenso .. probabilmente> non han neanche capito cusa> l'e'...Mentre invece i commentatori di Punto Informatico sanno perfettamente di che cosa si tratta e come funziona, al punto che potrebbero scrivere una tesi di laurea da magna cum laude. Compreso te.> - il tizio puntiglioso su amazon, qui linkato, e'> uno scrittore. il puntiglio sarebbe stato il> medesimo se fosse stato "solo" un vorace> lettore?Ma questo è l'argomentazione dell'uomo di paglia!Anzi un <I> argumentum ad hominem </I> : ma per te fa lo stesso.LeguleioAvete condannato Apple?
Ecco il risultato, esattamente quello che Apple aveva predetto: una Amazon che fa quello che gli pare, quando gli pare. Se vuole ti boicotta il libro, se vuole lo svende per un tozzo di pane (e l'autore si prende la percentuale sul tozzo di pane). Come vuole, quanto vuole e quando vuole.E per chi crede che sto dicendo cose false, vada a leggersi le condizioni per pubblicare un libro, direttamente nel sito Amazon. Sono scritte nero su bianco.ruppoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> Ecco il risultato, esattamente quello che Apple> aveva predetto: una Amazon che fa quello che gli> pare, quando gli pare. Se vuole ti boicotta il> libro, se vuole lo svende per un tozzo di pane (e> l'autore si prende la percentuale sul tozzo di> pane). Come vuole, quanto vuole e quando> vuole.> E per chi crede che sto dicendo cose false, vada> a leggersi le condizioni per pubblicare un libro,> direttamente nel sito Amazon. Sono scritte nero> su bianco.Le condizioni del KDP (https://kdp.amazon.com/help?topicId=APILE934L348N) sono normalissime condizioni per qualsiasi self publishing elettronico. Di sicuro, è molto più facile pubblicare su Amazon che su Itunes.hisashiRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: hisashi> - Scritto da: ruppolo> > Ecco il risultato, esattamente quello che Apple> > aveva predetto: una Amazon che fa quello che gli> > pare, quando gli pare. Se vuole ti boicotta il> > libro, se vuole lo svende per un tozzo di pane> (e> > l'autore si prende la percentuale sul tozzo di> > pane). Come vuole, quanto vuole e quando> > vuole.> > E per chi crede che sto dicendo cose false, vada> > a leggersi le condizioni per pubblicare un> libro,> > direttamente nel sito Amazon. Sono scritte nero> > su bianco.> > Le condizioni del KDP> sono normalissime condizioni per qualsiasi> self publishing elettronico. Di sicuro, è molto> più facile pubblicare su Amazon che su Itunes.No, non sono per nulla normalissime: se io sono l'autore di un libro, il prezzo lo decido io e solo io, e nessun altro. Parlo del prezzo della mia vendita. Se poi l'intermediario lo vuole svendere o regalare, sono fatti suoi, non miei.Su iTunes funziona così. Come nel normale commercio.ruppoloRe: Avete condannato Apple?
no , non funziona così. Se tu sei l'autore non decidi il prezzo, lo decide l'editore (che non è ne amazon ne apple, che fanno solo da intermediari), se tu accetti firmi il contratto altrimenti cambi editore.Se invece vuoi far da solo, senza promozione, solo con le tue forze, tanto vale vendere il libro direttamente per conto tuo su il tuo sito come fanno molti scrittori indie e tutta la ciccia (tasse escluse ovviamente) rimane a te.gnammoloRe: Avete condannato Apple?
e la condanniamo ancora,anzi al rogo !!!! @^EtypeRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> Ecco il risultato, esattamente quello che Apple> aveva predetto: una Amazon che fa quello che gli> pare, quando gli pare.E intanto, contrariamente ad Apple, non crea un cartello anticompetitivo degli editori, è già qualcosa.> Se vuole ti boicotta il> libro, se vuole lo svende per un tozzo di pane (e> l'autore si prende la percentuale sul tozzo di> pane). Come vuole, quanto vuole e quando> vuole.Nessuno vieta agli editori di vendere sul mercato Apple e boicottare Amazon. L'UNICA cosa che non devono costituire è un cartello che tenga i prezzi artificialmente alti. Lo dice la legge e, IMHO, anche il buon senso.> E per chi crede che sto dicendo cose false, vada> a leggersi le condizioni per pubblicare un libro,> direttamente nel sito Amazon. Sono scritte nero> su bianco.Invece le condizioni offerte da Apple sono FAVOREVOLISSIME a chi le adotta...Izio01Re: Avete condannato Apple?
- Scritto da: Izio01> - Scritto da: ruppolo> > Ecco il risultato, esattamente quello che> Apple> > aveva predetto: una Amazon che fa quello che> gli> > pare, quando gli pare.> > E intanto, contrariamente ad Apple, non crea un> cartello anticompetitivo degli editori, è già> qualcosa.Non ha bisogno di fare cartelli, fa già ciò che gli pare, senza necessità di accordi.> > Se vuole ti boicotta il> > libro, se vuole lo svende per un tozzo di> pane> (e> > l'autore si prende la percentuale sul tozzo> di> > pane). Come vuole, quanto vuole e quando> > vuole.> > Nessuno vieta agli editori di vendere sul mercato> Apple e boicottare Amazon.Giusto, è ciò che dovrebbero fare tutti. Io l'ho fatto.> L'UNICA cosa che non> devono costituire è un cartello che tenga i> prezzi artificialmente alti. Lo dice la legge e,> IMHO, anche il buon> senso.Peccato che manchi quella parte di buon senso dal vietare anche la possibilità, per un intermediario, di cambiare il prezzo di vendita corrispondendo all'autore la percentuale su tale prezzo variato. > > E per chi crede che sto dicendo cose false,> vada> > a leggersi le condizioni per pubblicare un> libro,> > direttamente nel sito Amazon. Sono scritte> nero> > su bianco.> > Invece le condizioni offerte da Apple sono> FAVOREVOLISSIME a chi le> adotta...Si, lo sono.Se io decido di vendere un libro a 10 euro so che mi verranno in tasca 7 euro. Se voglio variare il prezzo lo posso fare in qualsiasi momento, e il mio utile varierà in funzione del prezzo (ovvero il 70% del prezzo di vendita).Mentre Amazon può decidere di vendere il libro a 1 euro e dare a me 70 centesimi. Ma siamo fuori di testa?!ruppoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Izio01> > - Scritto da: ruppolo> > > Ecco il risultato, esattamente quello> che> > Apple> > > aveva predetto: una Amazon che fa> quello> che> > gli> > > pare, quando gli pare.> > > > E intanto, contrariamente ad Apple, non crea> un> > cartello anticompetitivo degli editori, è già> > qualcosa.> > Non ha bisogno di fare cartelli, fa già ciò che> gli pare, senza necessità di accordi.> E tu sei libero di fondare Rupple, nuovo servizio di editoria online, e fare concorrenza ad Amazon. Se lo strapotere di quest'ultima danneggia così tanto gli editori, quelli correranno da te in massa, no?> > > Se vuole ti boicotta il> > > libro, se vuole lo svende per un tozzo> di> > pane> > (e> > > l'autore si prende la percentuale sul> tozzo> > di> > > pane). Come vuole, quanto vuole e quando> > > vuole.> > > > Nessuno vieta agli editori di vendere sul> mercato> > Apple e boicottare Amazon.> > Giusto, è ciò che dovrebbero fare tutti. Io l'ho> fatto.> Io no. Si chiama libertà: tu fai quello che vuoi tu, io quello che voglio io, e siamo entrambi contenti.> > L'UNICA cosa che non> > devono costituire è un cartello che tenga i> > prezzi artificialmente alti. Lo dice la> legge> e,> > IMHO, anche il buon> > senso.> > Peccato che manchi quella parte di buon senso dal> vietare anche la possibilità, per un> intermediario, di cambiare il prezzo di vendita> corrispondendo all'autore la percentuale su tale> prezzo variato.> Se non ti va bene quell'intermediario, rivolgiti ad un altro, come ad esempio la tua Apple. Senza creare cartelli monopolistici, però.> > > E per chi crede che sto dicendo cose> false,> > vada> > > a leggersi le condizioni per pubblicare> un> > libro,> > > direttamente nel sito Amazon. Sono> scritte> > nero> > > su bianco.> > > > Invece le condizioni offerte da Apple sono> > FAVOREVOLISSIME a chi le> > adotta...> > Si, lo sono.> Se io decido di vendere un libro a 10 euro so che> mi verranno in tasca 7 euro. Se voglio variare il> prezzo lo posso fare in qualsiasi momento, e il> mio utile varierà in funzione del prezzo (ovvero> il 70% del prezzo di vendita).> Mentre Amazon può decidere di vendere il libro a> 1 euro e dare a me 70 centesimi. Ma siamo fuori> di testa?!Ottimo, allora che Hachette venda con Apple invece che con Amazon. Possono farlo, eh. Io di sicuro i loro libri DRMati e venduti allo stesso prezzo di quelli cartacei, non li comprerò mai.In compenso Apple impedisce ai concorrenti, come può essere Amazon, di vendere libri direttamente dalla propria app. Gli acquisti in-app hanno un costo insostenibile per i libri, ma Amazon non ne avrebbe bisogno e sarebbe pronta ad usare la propria infrastruttura, come fa su Android. Peccato che Apple lo vieti, in modo tale da azzerare la concorrenza.Quanto ci godrei, se una qualche antitrust prendesse in esame questo tipo di tagliola!Izio01Re: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Izio01> > - Scritto da: ruppolo> > > Ecco il risultato, esattamente quello> che> > Apple> > > aveva predetto: una Amazon che fa> quello> che> > gli> > > pare, quando gli pare.> > > > E intanto, contrariamente ad Apple, non crea> un> > cartello anticompetitivo degli editori, è già> > qualcosa.> > Non ha bisogno di fare cartelli, fa già ciò che> gli pare, senza necessità di> accordi.> > > > Se vuole ti boicotta il> > > libro, se vuole lo svende per un tozzo> di> > pane> > (e> > > l'autore si prende la percentuale sul> tozzo> > di> > > pane). Come vuole, quanto vuole e quando> > > vuole.> > > > Nessuno vieta agli editori di vendere sul> mercato> > Apple e boicottare Amazon.> > Giusto, è ciò che dovrebbero fare tutti. Io l'ho> fatto.> > > L'UNICA cosa che non> > devono costituire è un cartello che tenga i> > prezzi artificialmente alti. Lo dice la> legge> e,> > IMHO, anche il buon> > senso.> > Peccato che manchi quella parte di buon senso dal> vietare anche la possibilità, per un> intermediario, di cambiare il prezzo di vendita> corrispondendo all'autore la percentuale su tale> prezzo> variato.> > > > E per chi crede che sto dicendo cose> false,> > vada> > > a leggersi le condizioni per pubblicare> un> > libro,> > > direttamente nel sito Amazon. Sono> scritte> > nero> > > su bianco.> > > > Invece le condizioni offerte da Apple sono> > FAVOREVOLISSIME a chi le> > adotta...> > Si, lo sono.> Se io decido di vendere un libro a 10 euro so che> mi verranno in tasca 7 euro. Se voglio variare il> prezzo lo posso fare in qualsiasi momento, e il> mio utile varierà in funzione del prezzo (ovvero> il 70% del prezzo di> vendita).> Mentre Amazon può decidere di vendere il libro a> 1 euro e dare a me 70 centesimi. Ma siamo fuori> di> testa?!Scommetti che venderai MOLTE piu' copie a 1 euro che non a 10 e che (magia magia.....) avrai introiti superiori in questo modo ?E idem Amazon, che si becca l'X% da ogni vendita e che quindi ha tutti gli interessi di questi mondo ad aumentare il volume di vendita.TrollolleroRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> Si, lo sono.> Se io decido di vendere un libro a 10 euro so che> mi verranno in tasca 7 euro. Se voglio variare il> prezzo lo posso fare in qualsiasi momento, e il> mio utile varierà in funzione del prezzo (ovvero> il 70% del prezzo di> vendita).No il tuo utile varia in funzione di quanti ne vendi e il prezzo di vendita è solo uno dei fattori (alla fine uno di quelli che conta meno) prova a vendere il libro a un milione se è cosi semplice la la "ruppolo economy" sarai miliardario in men che non si dica.(rotfl)(rotfl)won ton soupRe: Avete condannato Apple?
sei il primo che si lamenta perché compra prodotti a parità di condizioni a minor prezzo. (rotfl) (rotfl)gnammoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: gnammolo> sei il primo che si lamenta perché compra> prodotti a parità di condizioni a minor prezzo.> (rotfl)> (rotfl)Non sono marchiati con la Mela: anche se fossero gratis non andrebbero bene.E poi ( <i> ovvove! </i> ) Amazon <b> fa concorrenza </b> ad Apple: merita di fallire !TrollolleroRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: gnammolo> sei il primo che si lamenta perché compra> prodotti a parità di condizioni a minor prezzo.> (rotfl)> (rotfl)Perché la mia giustizia non è a senso unico.ruppoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: gnammolo> > sei il primo che si lamenta perché compra> > prodotti a parità di condizioni a minor> prezzo.> > (rotfl)> > (rotfl)> > Perché la mia giustizia non è a senso unico.Se e' <b> tua </b> non e' giustizia.Tanto per mettere i puntini sulle i.......TrollolleroRe: Avete condannato Apple?
la tua non è giustizia, è sudditanzagnammoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> Ecco il risultato, esattamente quello che Apple> aveva predetto: una Amazon che fa quello che gli> pare, quando gli pare. Se vuole ti boicotta il> libro, se vuole lo svende per un tozzo di pane (e> l'autore si prende la percentuale sul tozzo di> pane).È quello che volevamo: libri accessibili, a prezzi bassi o gratis.È da masochisti incoraggiare chi vuole far salire i prezzi.cicciobelloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: cicciobello> - Scritto da: ruppolo> > Ecco il risultato, esattamente quello che> Apple> > aveva predetto: una Amazon che fa quello che> gli> > pare, quando gli pare. Se vuole ti boicotta> il> > libro, se vuole lo svende per un tozzo di> pane> (e> > l'autore si prende la percentuale sul tozzo> di> > pane).> > È quello che volevamo: libri accessibili, a> prezzi bassi o> gratis.Quello che vuoi tu è irrilevante. Anch'io vorrei pagare la benzina 1 centesimo al litro.> È da masochisti incoraggiare chi vuole far> salire i> prezzi.Da stolti far morire chi ti fa vivere, in senso lato.ruppoloRe: Avete condannato Apple?
- Scritto da: ruppolo> Da stolti far morire chi ti fa vivere, in senso> lato.A me ne Apple ne Amazon fanno vivere ne in senso lato ne in senso stretto.E francamente nessun autore ha mai deciso i prezzi di vendita (gli editori si son sempre ben guardati dal lasciarglielo fare) che invece u gruppo di aziende oligopoliste falsino l'andamento del mercato non è la prima volta per questo ci sono leggi apposta.won ton soupRe: Avete condannato Apple?
Scusa ma avete chi?E poi invece che condannarla cosa dovevano fare lasciargli violare la legge?won ton soupfilmati
in questo articolo ci sono due filmati uguali che partono contemporaneamente. Al di la dell'idiozia della cosa in se; non siamo su youtube, non azzardatevi mai più a farlo!Nome e cognomeRe: filmati
- Scritto da: Nome e cognome> in questo articolo ci sono due filmati uguali che> partono contemporaneamente. Al di la dell'idiozia> della cosa in se; non siamo su youtube, non> azzardatevi mai più a> farlo!Hai presente il detto del calzolaio che va i giro con le scarpe rotte? Ecco, questo è un sito di informatica tra i più scalcinati del web, con bachi che si trascinano da lustri.ruppoloRe: filmati
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Nome e cognome> > in questo articolo ci sono due filmati> uguali> che> > partono contemporaneamente. Al di la> dell'idiozia> > della cosa in se; non siamo su youtube, non> > azzardatevi mai più a> > farlo!> > Hai presente il detto del calzolaio che va i giro> con le scarpe rotte? Ecco, questo è un sito di> informatica tra i più scalcinati del web, con> bachi che si trascinano da> lustri.Meta' degli articoli di questo sito riguarda apple : che c'entra l'informatica ?TrollolleroRe: filmati
I filmati sono differenti, e partono solo dopo che si clicca su di essi.Mi spiace per l'inconveniente, ma nelle verifiche che ho fatto qui su diversi browser in nessun caso partono automaticamente.Luca AnnunziataRe: filmati
Forse si è fermato alla pubblicità all'inizio del video.Quella effettivamente è uguale. :Dwon ton soupRe: filmati
- Scritto da: Nome e cognome> in questo articolo ci sono due filmati uguali che> partono contemporaneamente. Al di la dell'idiozia> della cosa in se; non siamo su youtube, non> azzardatevi mai più a> farlo!Guardati sto video di youtube![yt]Ks4bD2RL3dM [/yt]...Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 13 ago 2014Ti potrebbe interessare