Yahoo spera di accelerare con il podcasting

Yahoo spera di accelerare con il podcasting

La parola d'ordine è semplificare. Poi si tratta di coinvolgere un'intera comunità di utenti nel creare contenuti per la radioweb in differita, come la definì qualcuno
La parola d'ordine è semplificare. Poi si tratta di coinvolgere un'intera comunità di utenti nel creare contenuti per la radioweb in differita, come la definì qualcuno


Ontario (USA) – Il podcasting è una moda? Se lo è, Yahoo! ha tutta l’intenzione di afferrarla, scagliandole contro anche nuove tecnologie dedicate . Alla Portable Media Expo & Podcasting Conference californiana, il product manager dell’azienda, Joe Hayashi, ha fatto vedere alcune delle carte con cui sta giocando l’importante net company statunitense.

Hayashi ha parlato dello sviluppo di una nuova soluzione software dedicata al podcasting, un applicativo che a suo dire permetterà di semplificare la realizzazione e la pubblicazione di podcast , strumento di comunicazione sempre più utilizzato in rete (e che il rapper italiano Frankie Hi-Nrg ebbe modo di definire “radio in differita”).

“Gli utenti hanno difficoltà a mettere insieme feed RSS, e nel pubblicare podcast. La creatività non manca, anche il desiderio di sperimentare. Il problema è riuscire a far utilizzare facilmente XML e magari tag iTunes. E’ una sfida quella di semplificare queste operazioni. Siamo sulla giusta strada”, ha dichiarato Hayashi.

Yahoo, inoltre, starebbe vagliando nuove possibilità per facilitare la produzione di contenuti video . Il formato per realizzare podcast richiede un sistema di cattura diverso da quello utilizzato con le tracce audio.

Che Yahoo creda nel podcast come mezzo per distinguersi dai competitor si era capito già un mese fa quando è stato inaugurato podcasts.yahoo.com , un motore di ricerca per podcast. Ancora in versione beta, permette di cercarli e scaricarli dal Web. “Trovare podcast era come andare in un Blockbuster dopo un terremoto. Adesso non è solo più facile individuare qualcosa di interessante e curioso, ma anche riprodurre immediatamente i filmati”, ha dichiarato Hayashi.

“Bisogna rendere la pubblicazione più semplice. Attualmente online vi sono già più 25 mila podcast disponibili. Questo numero dimostra che si può prescindere dal portale iTunes”, ha confermato Tim Bourquin, fondatore e CEO di NTC New Media – organizzatrice del Portable Media Expo & Podcasting Conference 2005. “Prima che il podcasting prenda veramente il volo ci sarà bisogno di un tool semplice ed intuitivo. Adesso bisogna far parte di quel gruppo ristretto di appassionati per produrre e metterne online uno, o comunque conoscere qualcuno che possa aiutarti”.

Il podcasting è diventato un fenomeno mondiale, almeno per ora molto chiacchierato e ci sono indiscrezioni, trapelate nel corso della Portable Media Expo & Podcasting Conference 2005, che anche Google potrebbe presto lanciare le sue tecnologie in questo settore. Vero o no, di certo non sorprenderebbe nessuno, visto il dinamismo del gigante di Mountain View.

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Pubblicato il
15 nov 2005
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