Questo è un periodo decisamente ricco di novità per YouTube, che dopo aver annunciato la disponibilità dei primi streaming a pagamento e le prime sperimentazioni reali con HTML 5 (che vuol dire video senza Adobe Flash), passa ora al design e a un nuovo servizio di “consigli musicali” offerto agli utenti. Gli esperimenti tecnici fanno scuola, e Vimeo è costretta a seguire annunciando a sua volta un player compatibile HTML 5: ma tornando a YouTube, la cosa più importante è che il portale dovrebbe presto cominciare a generare guadagni per il suo proprietario acquartierato al Googleplex .
In pieno rispetto dello stile minimalista che piace a Google, la rinnovata interfaccia di GoogleTube è ancora più essenziale e priva di fronzoli rispetto a quella precedente: sparisce il sistema di valutazione dei video “con le stelline”, che a quanto pare nessuno usava se non per assegnare il voto maggiore o quello minore, cambiata la modalità di visualizzazione dei “video correlati” che ora è ancora più efficace nel restituire risultati pertinenti a quando desiderato dall’utente.
La parte più significativa del re-design è stata però riservata al player multimediale vero e proprio che, a fronte di una slide sostanzialmente invariata per muoversi attraverso il video, presenta ora comandi rinnovati per scegliere la risoluzione (da 360p fino a 1080 pixel), centrare la finestra di riproduzione o passare alla modalità a pieno schermo. La ricerca di nuovi video durante la visualizzazione non chiude il player, ma si limita a rimpicciolirlo e a riposizionarlo sul lato sinistro dello schermo.
Meno appariscente ma altrettanto significativa è poi l’introduzione del Music Discovery Project and Playlist Creation Tool , un nuovo servizio che prova a imitare Pandora, Songza, Last.fm e simili dando agli utenti la possibilità di andare alla caccia di nuovi artisti e nuovi generi partendo da un nome noto. Al momento i risultati non sembrano ancora del tutto soddisfacenti , ma le potenzialità di questo tipo di servizio visti i numeri in gioco ci sono tutte.
D’altronde ogni fattore può essere utile a far sì che la tanto discussa via alla profittabilità di YouTube porti finalmente a destinazione, e stando alle dichiarazioni che hanno fatto da contorno agli ultimi risultati trimestrali comunicati da Google – trasmessi per la prima volta sul portale di video streaming – quel momento dovrebbe arrivare in un futuro non troppo lontano.
Alfonso Maruccia
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Era previsto
In realtà il calendario Maya contava al rovescio gli indirizzi IPv4 rimanenti.eymerichRe: Era previsto
Infatti! Può darsi che i Maya hanno predetto che nel 21 dicembre 2012 sarebbero finiti gli indirizzi IPv4, e che la nuova era di tranquillità che verrà sarà quella degli IPv6. Ora tutto è chiaro!kaihiwatariRe: Era previsto
Ahah un genio! Concordo!Marco RinaldiRe: Era previsto
Fantastico! Questi maya erano proprio fenomenali!Cavallo PazzoRe: Era previsto
- Scritto da: eymerich> In realtà il calendario Maya contava al rovescio> gli indirizzi IPv4> rimanenti.:))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))Scrivi il codice antispamIPv6, sii realtà tra noi al più presto!
Personalmente, io sarei disposto a passare all'IPv6 immediatamente, ma che aspettano? Capisco che per le apparecchiature un po' più difficili da aggiornare probabilmente dovranno essere sostituite (fortuna che, più o meno, a noi utenti domestici i router non serviranno praticamente più a nulla: con IPv6 ogni computer avrà un indirizzo pubblico. La maggior parte dei router adsl consentono di connetterci in modalità "bridge", così da oltrepassare il router e connetterci direttamente in rete IPv6 ad internet) e che molti siti dovranno essere aggiornati (facendo delle prove su uno dei miei siti, ho notato che utilizzando un IPv6 si verificavano vari errori perché l'IP che rilevava non era nel formato IPv4, e quindi ho dovuto apportare delle modifiche per rendere compatibili anche quegli indirizzi), ma credo che avere problemi di indirizzamento potrebbe essere molto più grave..! Immaginate, un giorno, di provare a connettervi ad internet e ricevere il messaggio "Il server non ha potuto restituire l'IP", soprattutto per chi svolge un lavoro in cui internet è indispensabile: si bloccherebbe tutto, vi sarebbero gravi disagi, ormai la società di oggi non è più in grado di fare a meno di internet.Va bene che gli IP rimanenti ad oggi sono comunque circa 700 milioni, ma con lo sviluppo e la sempre più crescente richiesta di internet si arriverà prima di poter completare totalmente la transizione ad IPv6 ad un esaurimento degli IPv4.Per i nostri PC/Mac e recenti smartphone non vi sarà quasi nulla da cambiare (pensate che IPv6 è supportato dal mio vecchio Nokia N70, quindi potrei proseguire a connettermi ad internet da quel cellulare).Spero presto di abbracciare l'IPv6..!-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 gennaio 2010 22.38-----------------------------------------------------------kaihiwatariRe: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
- Scritto da: kaihiwatari> Personalmente, io sarei disposto a passare> all'IPv6 immediatamente, ma che aspettano?> Capisco che per le apparecchiature un po' più> difficili da aggiornare probabilmente dovranno> essere sostituite (fortuna che, più o meno, a noi> utenti domestici i router non serviranno> praticamente più a nulla: con IPv6 ogni computer> avrà un indirizzo pubblico. La maggior parte dei> router adsl consentono di connetterci in modalità> "bridge", così da oltrepassare il router e> connetterci direttamente in rete IPv6 ad> internet) e che molti siti dovranno essere> aggiornati (facendo delle prove su uno dei miei> siti, ho notato che utilizzando un IPv6 si> verificavano vari errori perché l'IP che rilevava> non era nel formato IPv4, e quindi ho dovuto> apportare delle modifiche per rendere compatibili> anche quegli indirizzi), ma credo che avere> problemi di indirizzamento potrebbe essere molto> più grave..! Immaginate, un giorno, di provare a> connettervi ad internet e ricevere il messaggio> "Il server non ha potuto restituire l'IP",> soprattutto per chi svolge un lavoro in cui> internet è indispensabile: si bloccherebbe tutto,> vi sarebbero gravi disagi, ormai la società di> oggi non è più in grado di fare a meno di> internet.> > Va bene che gli IP rimanenti ad oggi sono> comunque circa 700 milioni, ma con lo sviluppo e> la sempre più crescente richiesta di internet si> arriverà prima di poter completare totalmente la> transizione ad IPv6 ad un esaurimento degli> IPv4.> > Per i nostri PC/Mac e recenti smartphone non vi> sarà quasi nulla da cambiare (pensate che IPv6 è> supportato dal mio vecchio Nokia N70, quindi> potrei proseguire a connettermi ad internet da> quel> cellulare).> > Spero presto di abbracciare l'IPv6..!> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 22 gennaio 2010 22.38> --------------------------------------------------Vabbe' ma mica va abbandonato l'ipv4, ma solo affiancato.1977Re: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
Solo durante la fase di transizione verrà affiancato, ma finita questa fase verrà progressivamente abbandonato.kaihiwatariRe: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
- Scritto da: kaihiwatari> Solo durante la fase di transizione verrà> affiancato, ma finita questa fase verrà> progressivamente> abbandonato.una cosa di due giorni.1977Re: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
- Scritto da: kaihiwatari> Solo durante la fase di transizione verrà> affiancato, ma finita questa fase verrà> progressivamente> abbandonato.Fonte? Siamo alle solite sparate?Da quanto mi risulta, IPV6 va considerato come un'espansione per la numerazione di indirizzi. Certo, prima o poi verrà sostituito, in quanto l'IPV4 non verrà più installato come protocollo, ma questo avverrà FORSE tra 20 anni.IE6 è un browser degli anni '90, eppure buona parte degli utenti lo usano ancora... il che la dile lunga su quel progressivamente :DDai su, torna a fare i compiti adesso.commentoRe: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
- Scritto da: kaihiwatari> Personalmente, io sarei disposto a passare> all'IPv6 immediatamente, ma che aspettano?noi non aspettiamo nulla, siete voi che fantasticate troppo...> Capisco che per le apparecchiature un po' più> difficili da aggiornare probabilmente dovranno> essere sostituite ah sostituite dici?bhè, personalmente ho avuto a che fare con due macchine molto grosse e incredibilmente costose (mediche/sperimentali) che funzionano in [multi]ip4. Riscrivere il firmware per una è impossibile (ROM) e per l'altra troppo incredibilmente costoso.che facciamo, buttiamo via tutto?> (fortuna che, più o meno, a noi> utenti domestici i router non serviranno> praticamente più a nulla: con IPv6 ogni computer> avrà un indirizzo pubblico. La maggior parte dei> router adsl consentono di connetterci in modalità> "bridge", così da oltrepassare il router e> connetterci direttamente in rete IPv6 ad> internet) peste colera morte e male, niente di più inutile!> e che molti siti dovranno essere> aggiornati (facendo delle prove su uno dei miei> siti, ho notato che utilizzando un IPv6 si> verificavano vari errori perché l'IP che rilevava> non era nel formato IPv4, e quindi ho dovuto> apportare delle modifiche per rendere compatibili> anche quegli indirizzi), ma credo che avere> problemi di indirizzamento potrebbe essere molto> più grave..! Immaginate, un giorno, di provare a> connettervi ad internet e ricevere il messaggio> "Il server non ha potuto restituire l'IP",> soprattutto per chi svolge un lavoro in cui> internet è indispensabile: si bloccherebbe tutto,> vi sarebbero gravi disagi, ormai la società di> oggi non è più in grado di fare a meno di> internet.> fantascienza castastrofistica, già da tempo avvengono translazioni tra WAN e WAN, in pratica stanno nattando anche l'impossibile...> Va bene che gli IP rimanenti ad oggi sono> comunque circa 700 milioni, ma con lo sviluppo e> la sempre più crescente richiesta di internet si> arriverà prima di poter completare totalmente la> transizione ad IPv6 ad un esaurimento degli> IPv4.> asserzione non priva di fondamento ma priva di comprensione dei sottosistemi della rete.> Per i nostri PC/Mac e recenti smartphone non vi> sarà quasi nulla da cambiare (pensate che IPv6 è> supportato dal mio vecchio Nokia N70, quindi> potrei proseguire a connettermi ad internet da> quel> cellulare).> > Spero presto di abbracciare l'IPv6..!per farne che?a n o n i m oRe: IPv6, sii realtà tra noi al più presto!
> > Spero presto di abbracciare l'IPv6..!> > per farne che?Documentati prima di fare il disfattista.IPv6 ha un sacco di funzioni che in IPv4 non esistono o sono state implementate con accrocchi spaventosi, ad esempio:- la gestione del traffico (per trasferire un file zippato e' indispensabile l'affidabilita' al contrario di una conferenza dove e' piu' importante la velocita')- la mobilita' (ad es. viaggiare in treno e fornire servizi con il laptop in quanto potrai mantenere sempre lo stesso IP)- la quantita' (in teoria potrai assegnare un ip a ciascun apparato della casa ed accedervi direttamente dall'esterno della lan).. .Perplessità
Ma come funziona questo passaggio? Chi dovrà farlo? Scusate l'inioranza.Francesco_Holy87Re: Perplessità
La cosa non parte da noi: finché i nostri provider non abiliteranno il supporto nativo ad IPv6, noi non possiamo fare niente. Utilizzando Windows Vista o Seven, non dovremo installare nulla, mentre per Windows XP bisognerà installare il protocollo (lo può fare pure un bambino, seguendo delle semplici istruzioni), mi pare comunque che sull'SP3 di Windows XP sia già incluso nativamente. Se ci collegheremo con un modem ADSL, il PC riceverà automaticamente un indirizzo IPv6, mentre se utilizzeremo un router, la cosa è leggermente più complessa, e bisognerà configurare o aggiornare opportunamente il proprio router. Generalmente, bisognerebbe impostare la modalità bridge nel router, e configurare una connessione PPoE sul proprio PC (quasi come se fosse una Dial-Up). Probabilmente, vi saranno router ADSL che saranno capaci di connettersi ad internet tramite IPv6, ma per adesso non ne ho visto nemmeno uno.kaihiwatariRe: Perplessità
!Generalmente, bisognerebbe impostare la modalità bridge nel router, e configurare una connessione PPoE sul proprio PC (quasi come se fosse una Dial-Up)!Come mai questo passo in dietro?bobbyRe: Perplessità
Premetto che parlavo dei router che abbiamo adesso: se non vogliamo cambiarli, dobbiamo adattarli. Nel caso in cui il produttore non rilasci degli aggiornamenti (il 90% delle volte, ovvero quando non sono gli ultimi prodotti usciti in commercio, quando è un'azienda valida), bisognerà trovare un modo per poter usare il proprio router ancora... e siccome nativamente il proprio router non supporta l'IPv6 e, come già detto, nel caso in cui non ci stanno aggiornamenti del firmware, penso che l'unico modo sia oltrepassare il NAT del router. L'unico modo possibile da alcuni router è quello di fare da "ponte" tra il modem adsl integrato e il proprio PC. Attenzione che non ho detto che è Dial-UP, ma quasi come se lo fosse, in quanto il computer risulterà connesso direttamente ad internet. Il protocollo di connessione è PPoE, e su Windows XP è chiamata "Connessione a banda larga con immissione di nome utente e password". Non lo chiamerei esattamente "passo indietro", lo chiamerei "risparmiare i soldi di un nuovo router, per chi non se lo può permettere".Il router ADSL, per come lo conosciamo oggi, è nato proprio per l'esigenza di non utilizzare un indirizzo ip univoco pubblico per ogni dispositivo connesso alla rete, in quanto se non fosse esistito ciò, gli IP disponibili sarebbero già finiti da parecchio tempo. Quello che ha permesso di far usare alla gente meno IP si chiama NAT. Con l'introduzione dell'IPv6, praticamente non sarà più necessario l'uso del NAT e SPERO che quindi fastweb ne faccia finalmente a meno. Il NAT. per com'è usato, io la considero l'offesa ai creatori di internet, in quanto non permette più ad ogni singola postazione connessa ad internet di essere "visibile" nella rete. Sono discorsi un po' complessi, e comunque wikipedia ne parla, mi pare. I nuovi router IPv6, tecnicamente, non dovrebbero avere un NAT per com'è ora(ovvero, condividere un solo indirizzo pubblico con tutti i pc collegati ad esso), ma un'assegnazione di un indirizzo IP pubblico ad ogni PC connesso, così che, anche all'interno di una rete lan, ogni dispositivo connesso (quindi ogni pc) abbia un indirizzo ip pubblico, raggiungibile da qualsiasi altro punto della rete.KaiRe: Perplessità
- Scritto da: bobby> !Generalmente, bisognerebbe impostare la modalità> bridge nel router, e configurare una connessione> PPoE sul proprio PC (quasi come se fosse una> Dial-Up)!> > Come mai questo passo in dietro?E' un doppio passo indietro, se vogliamo: IPv6, nella sua struttura, somiglia all'IPX di Novell :-)Ma è anche un passo verso la semplificazione: il NAT era stato ideato per far fronte al problema degli IP4 che continuavano a mancare all'appello.Chiaramente, con questa modalità i PC delle reti domestiche saranno esposti singolarmente, e il router tornava anche utile nella funziona di firewall centralizzato.Tutto questo a livello aziendale comporterebbe rischi e credo quindi che in quel caso le modalità di connessione dovrebbero essere differenti.In questo caso credo che mancherà proprio la connessione fisica verso l'esterno, e ci si appoggerà quindi a relay interni, che potranno essere un proxy per la navigazione web, e i servizi di posta interni per la mail.Massimilian o AdamoRe: Perplessità
Tutti gli Airport possono, da anni. Apple è sempre avanti.ruppoloRe: Perplessità
- Scritto da: ruppolo> Tutti gli Airport possono, da anni. Apple è> sempre> avanti.Hai poco da vantarti Apple non è certo "più avanti" per quanto riguarda IPv6.I sistemi su cui è stata fatta la sperimentazione prima e la implementazione di riferimento poi sono FreeBSD e Linux, per l'esattezza più il primo che il secondo.Apple è arrivata a cose fatte, e fatte da un pezzo!IPv6 è molto ma molto più vecchio di quanto la gente non sia portata a pensare!Lascia perdere e parla di quello che conosci che fai miglior figura!ullalaRe: Perplessità
- Scritto da: Francesco_Holy87[cut]> Scusate l'inioranza.(rotfl)ottomanoRe: Perplessità
L'ho scritto apposta eh :PFrancesco_Holy87Re: Perplessità
- Scritto da: Francesco_Holy87> Ma come funziona questo passaggio? Chi dovrà> farlo? Scusate> l'inioranza.Rispondo a te e indirettamente anche a "kaihiwatari" che spero mi perdonerà se parto da te anzichè da lui.Dunque...La domanda che fai non ha una sola risposta, perchè dipende molto da...te!Non dal provider in modo diretto (o almeno non generalmente e comunque molto meno di quanto si ritenga).Non dal router che usi (a meno che tu o il provider non filtriate certe porte).Dipende più che altro dal tuo O.S.In linea di principio hai i seguenti casi (faccio i più diffusi).1) XP (supporta ipv6 e la compatibilità ipv6/ipv4) ma è non molto "user friendly" da configurare in tale modo.2) Vista supporta "nativamente" quanto sopra (ipv6 e comptibilità IPv4) e può essere configurato in modo "semiautomatico" via un protocollo di tunneling specifico che si chiama TEREDO.3) Mac OSX ipv6 e ipv4 "nativi" (come ogni sistema BSD-derived) va configurato opportunamente ma devi sapere bene ciò che fai. 4) Linux è a doppio stack... + o - vale lo stesso discorso che vale per Mac OSX e BSD, ma con alcune differenze minori.5) Unix vari e BSD (purchè recenti) stesso discorso di Mac OSX e freeBSD.E passiamo alle decisioni da prendere:Caso 1: (un po più "hacker figo"... per chi ci crede...)Hai un IPv4 pubblico... (non ho detto statico... ma pubblico) puoi decidere in questo caso (se hai configurato/abilitato correttamente il tuo sistema per l'uso del doppio stack) di "trasformare" il tuo ipv4 in un indirizzo pubblico ipv6.Ad esempio prendiamo un IPv4 tipo quello di .. diciamo "www.inps.it" ovvero "94.86.41.16" (così non facciamo torto o pubblicità a nessuno).Se il tuo ip è (cosa ovviamente non vera) 94.86.41.16 e hai deciso di utilizzare questo metodo basterà fare il seguente conto: 94.86.41.16 = 2002:5e56:2910::1 Cosa è questo numerello?la prima parte (2002) è il prefisso IPv6 "speciale" riservato per la traduzione (compatibilità) in ipv6 dei "vecchi IPv4) e quindi va assunto come dato fisso in questo caso.Le seconde 2 parti (5e56:2910) sono banalmente la traduzione HEX dei numeri del tuo indirizzo IPv4 (94.86.41.16).La terza parte (::1) significa che da li fino al 1 finale (il primo numero della classe di indirizzi ipv6 che userai) sono tutti zeri.Morale avrai a disposizione tanti indirizzi PUBBLICI (2002:5e56:2910::1, 2002:5e56:2910::2, 2002:5e56:2910::3 e così via) quanti sono i bit di quella classe (48) ovvero hai "magicamente" a disposizione 2 alla 48 IP PUBBLICI.A questo punto non ti resta che assegnare ad una interfaccia virtuale di tunnel (ipv6 in ipv4) il tuo IP così calcolato e sistemare il routing (con i comandi che il tuo sistema usa) e il gioco è fatto.Il tuo sistema parlerà "automaticamente" i ipV4 con gli host IPv4 e in IPv6 (via tunnel IPv4) con i sistemi IPv6.Il tutto a patto che tu non abbia filtri sul tuo router/modem o quello del provider.Caso 2: (metodo semi-niubbo... non difficile ma devi pensare un minimo)Non vuoi (o non puoi perchè non ce lo hai o sei dietro un NAT) usare il tuo "vecchio" IPv4 pubblico...Puoi usare TEREDO (sistemi win).o MIREDO (versione di teredo per i sistemi *nix) http://www.remlab.net/miredo/Informazioni le trovi anche qui..http://en.wikipedia.org/wiki/Teredo_tunnelingPoi segui i link e googla (è più facile di come sembra non ti fare XXXXXXX!)Caso 3: (il metodo più niubbo) Vai su un sito di un un tunnel broker Ipv6 (go6.net o sixxs.net o www.he.net) scarica il client giusto per il tuo O.S. segui pedissequamente le istruzioni, registrati ... e hai fatto!Personalmente ti consiglio go6.net (mi pare il più semplice di tutti... parere personale eh..).In tutti e tre i casi avrai una macchina con un IPv6 PUBBLICO (occhio raggiungibile dall'esterno!) e andrai in protocollo IPv6 e ipV4 contemporaneamente e senza bisogno di nessuno (il tuo provider può essere solo ipv4 e il tuo router funzionare solo in ipv4)....Bello no?...Miracoli degli RFC... ;)ullalaRe: Perplessità
Ciao grazie della risposta, tutto chiaro per me.Ma credo che il problema della niubbagine non si presenterà perchè credo che prima del cambio critico di IP, i vari OS distribuiranno delle patch tramite update o almeno la popolazione verrà aggiornata tramite media (come è sucXXXXX col digitale terrestre).Francesco_Holy87Re: Perplessità
Si infatti, come ho già detto da Windows Vista in poi è già supportato nativamente, mentre chi ha Windows XP dovrà seguire dei semplici passi per installare il protocollo, che in futuro potrebbero essere installati automaticamente da Windows Update. :)kaihiwatariRe: Perplessità
(La risposta è stata spostata nella discussione "IPv6 e transizione mi fanno notare che..")-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 23 gennaio 2010 20.53-----------------------------------------------------------kaihiwatariè questa l'apocalisse XD
[yt]3SgioL8mHMQ[/yt][yt]7v9EAIdynEU[/yt] p)monnalisa monamourNon credo
Nel 1980 circa si cominciò a parlare della fine di IPv4: quindi, se permettete, non credo nemmeno a questa data!KikoRe: Non credo
Prevenire è meglio che curare ;)Si è cominciato nel 1980, ma non han mica detto che sarebbero finiti nel 1980...kaihiwatari2012... la fine del mondo!
Tanto nel 2012 ci sarà a fine del mondo, quindi inutile preoccuparsi si IPv4/v6...Francesco_GRe: 2012... la fine del mondo!
E se, come qualcuno più su disse, la fine del mondo venisse provocata dalla fine degli indirizzi IPv4?Ipotesi fantascientifica (ovvero, non prendetela seriamente, è campata in aria):Tutte le centrali nucleari del mondo vanno in tilt perché non hanno più il loro indirizzo IP. I sistemi di sicurezza cedono, e tutte le centrali del pianeta esplodono contemporaneamente.L'ultimo sopravvissuto della terra dirà "dovevamo implementare l'IPv6 finché c'era tempo...!! T.T"-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 23 gennaio 2010 20.48-----------------------------------------------------------kaihiwatariIPV6 e transizione mi fanno notare che..
Ho appena postato sull'argomento...Un paio di amici che mi conoscono mi hanno fatto notare che sarebbe stato meglio se avessi iniziato un thread invece che postare (come ho fatto) una risposta ad una domanda.Con titubanza li accontento e mi scuso con chi si troverà nel caso a leggere 2 volte la stessa cosa... è una presuntuosa autocitazione.. e non si dovrebbe fare!Rispondo a te e indirettamente anche a "kaihiwatari" che spero mi perdonerà se parto da te anzichè da lui.Dunque...La domanda che fai non ha una sola risposta, perchè dipende molto da...te!Non dal provider in modo diretto (o almeno non generalmente e comunque molto meno di quanto si ritenga).Non dal router che usi (a meno che tu o il provider non filtriate certe porte).Dipende più che altro dal tuo O.S.In linea di principio hai i seguenti casi (faccio i più diffusi).1) XP (supporta ipv6 e la compatibilità ipv6/ipv4) ma è non molto "user friendly" da configurare in tale modo.2) Vista supporta "nativamente" quanto sopra (ipv6 e comptibilità IPv4) e può essere configurato in modo "semiautomatico" via un protocollo di tunneling specifico che si chiama TEREDO.3) Mac OSX ipv6 e ipv4 "nativi" (come ogni sistema BSD-derived) va configurato opportunamente ma devi sapere bene ciò che fai.4) Linux è a doppio stack... + o - vale lo stesso discorso che vale per Mac OSX e BSD, ma con alcune differenze minori.5) Unix vari e BSD (purchè recenti) stesso discorso di Mac OSX e freeBSD.E passiamo alle decisioni da prendere:Caso 1: (un po più "hacker figo"... per chi ci crede...)Hai un IPv4 pubblico... (non ho detto statico... ma pubblico) puoi decidere in questo caso (se hai configurato/abilitato correttamente il tuo sistema per l'uso del doppio stack) di "trasformare" il tuo ipv4 in un indirizzo pubblico ipv6.Ad esempio prendiamo un IPv4 tipo quello di .. diciamo "www.inps.it" ovvero "94.86.41.16" (così non facciamo torto o pubblicità a nessuno).Se il tuo ip è (cosa ovviamente non vera) 94.86.41.16 e hai deciso di utilizzare questo metodo basterà fare il seguente conto:94.86.41.16 = 2002:5e56:2910::1Cosa è questo numerello?la prima parte (2002) è il prefisso IPv6 "speciale" riservato per la traduzione (compatibilità) in ipv6 dei "vecchi IPv4) e quindi va assunto come dato fisso in questo caso.Le seconde 2 parti (5e56:2910) sono banalmente la traduzione HEX dei numeri del tuo indirizzo IPv4 (94.86.41.16).La terza parte (::1) significa che da li fino al 1 finale (il primo numero della classe di indirizzi ipv6 che userai) sono tutti zeri.Morale avrai a disposizione tanti indirizzi PUBBLICI (2002:5e56:2910::1,2002:5e56:2910::2, 2002:5e56:2910::3 e così via) quanti sono i bit di quella classe (48) ovvero hai "magicamente" a disposizione 2 alla 48 IP PUBBLICI.A questo punto non ti resta che assegnare ad una interfaccia virtuale di tunnel (ipv6 in ipv4) il tuo IP così calcolato e sistemare il routing (con i comandi che il tuo sistema usa) e il gioco è fatto.Il tuo sistema parlerà "automaticamente" i ipV4 con gli host IPv4 e in IPv6 (via tunnel IPv4) con i sistemi IPv6.Il tutto a patto che tu non abbia filtri sul tuo router/modem o quello del provider.Caso 2: (metodo semi-niubbo... non difficile ma devi pensare un minimo)Non vuoi (o non puoi perchè non ce lo hai o sei dietro un NAT) usare il tuo "vecchio" IPv4 pubblico...Puoi usare TEREDO (sistemi win).o MIREDO (versione di teredo per i sistemi *nix)http://www.remlab.net/miredo/Informazioni le trovi anche qui..http://en.wikipedia.org/wiki/Teredo_tunnelingPoi segui i link e googla (è più facile di come sembra non ti fare XXXXXXX!)Caso 3: (il metodo più niubbo)Vai su un sito di un un tunnel broker Ipv6 (go6.net o sixxs.net o www.he.net) scarica il client giusto per il tuo O.S. segui pedissequamente le istruzioni, registrati ... e hai fatto!Personalmente ti consiglio go6.net (mi pare il più semplice di tutti... parere personale eh..).In tutti e tre i casi avrai una macchina con un IPv6 PUBBLICO (occhio raggiungibile dall'esterno!) e andrai in protocollo IPv6 e ipV4 contemporaneamente e senza bisogno di nessuno (il tuo provider può essere solo ipv4 e il tuo router funzionare solo in ipv4)....Bello no?...Miracoli degli RFC... ;)ullalaRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
(Eh si, ma io non mi sono accorto che hai risposto con una nuova discussione e quindi ho risposto... ._., dovevi modificare il tuo precedente messaggio...!Riscrivo qui e modifico il precedente messaggio...)Ma è già così.Passare dall'IPv4 all'IPv6 non è mica un giochino, ne una cosa da fare in pochi mesi.Sono state ideate, da anni, dei sistemi per poter transitare pian piano alla nuova rete, con un metodo più o meno "indolore", rispetto al passaggio totale al nuovo protocollo.Teredo è uno di questi, e mi sembra anche uno dei più azzeccati, perché molti utenti sono dietro NAT che condivide un unico indirizzo ip per tutti gli utenti della rete locale. Praticamente il client mette tutto il pacchetto IPv6 dentro una scatola, e la manda tramite IPv4 ad un server collegato nativamente in IPv6 che apre la scatola, e immette il contenuto nella rete IPv6, dopodiché i dati che il server riceve dal destinatario li impacchetta di nuovo, e li manda tramite IPv4 al client. Questa è una spiegazione banale, ovviamente, ma per sapere in modo specifico come funziona esiste wikipedia e altri siti.Ho da dire qualcosa sui tuoi "casi", che non sono altro dei metodi implementati (e coesistenti) per la transizione al nuovo protocollo v6:-Caso 1-Io sapevo che fosse "ffff" il numero hex che corrisponde alla mappatura dell'indirizzo IPv4 in IPv6 in caso di dual stack. Quindi il mio indirizzo ip attuale ("94.163.109.48") può essere "contattato" da un altro utente IPv6 in due modi: utilizzando l'ipv4 mapped address, ovvero ponendo le prime 5 cifre a 0, e poi una ad FFFF, e poi inserendo l'indirizzo IP in forma esadecimale, quindi il risultato sarebbe ("0:0:0:0:0:FFFF:5EA3:6D30", o più semplicemente "::FFFF:5EA3:6D30"); l'altro modo è ipv4 compatible address, semplicemente scrivendo "::94.163.109.48", ovvero con il prefisso "::".Quello che hai scritto te, come indirizzo ip, mi ricorda un po' il tunneling con il protocollo Teredo. Ah si, Teredo è un protocollo con un programma client/server per sistemi Windows, mentre Miredo è un software per Linux e MacOS del client/server di Teredo.-Caso 2-Ciò lo considero più "niubbo" del caso 3. Il protocollo Teredo è già implementato in Windows XP e successivi. La cosa più importante è proprio che gli utenti non debbano assolutamente fare nulla: infatti è così. Su Windows XP il client Teredo è già implementato insieme all'IPv6, così da connettersi automaticamente ad un indirizzo IPv6. Su Windows Vista non funziona. Mi ricordo che anni fa c'ho sclerato parecchio, arrivando alla conclusione che su Vista non funzionasse. Infatti poi, cercando su internet, ho trovato qualcuno che lamentava lo stesso problema.Stavo per scrivere di non aver provato su Seven, così ho appena provato e sono contento di vedere che funziona. Provate anche voi a scrivere in riga di comando "ping ipv6.google.com -6" se avete Vista/Seven, mentre per XP è "ping6 ipv6.google.com". Se il server di Google viene risolto (ovvero, vi restituisce un indirizzo IPv6 corrispondente al dominio) e i pacchetti "ritornano", vuol dire che siete connessi in IPv6 tramite il protocollo Teredo, senza magari neanche saperlo. ------ Come attivare IPv6 su Windows XP (Vista e successivi sono già attivi di default)Ah, su Windows XP bisogna installare il protocollo, basta far clic destro sulla propria connessione di rete, poi cliccare su "Proprietà", e poi mettere "Installa", scegliere "Protocollo" e mettere "TCP/IP Microsoft versione 6", ci impiegherà un po' di secondi per installarlo, poi basta mettere a tutto "ok", ed è fatta.-Caso 3-Questo lo considero più complesso. Generalmente bisogna registrarsi e non tutti hanno voglia di perdere tempo in ciò, che poi dovrà essere soltanto temporaneo. Teredo è il metodo giusto, a mio parere.Per il resto che hai detto, si, bello che si può già usare così l'IPv6 :), ma i provider DEVONO sbrigarsi a supportare nativamente l'IPv6. Perché? Considero 2 motivi principali:1°- Gli indirizzi IPv4 finiranno presto, ed infatti Teredo ed il resto NON risolvono il problema degli IPv4 che stan finendo, ma più che altro tentano di ammorbidire il passaggio da uno all'altro.2°- Teredo crea un traffico di rete immenso: non intendo dal nostro PC al client Teredo, ma in generale. Tra l'altro, i nostri pacchetti IPv4 con dentro i pacchetti IPv6 sono dai client tutti indirizzati al server (in realtà "relay", ma semplifichiamo...) Teredo, che ovviamente si congestionerà e rallenterebbe tutte le transizioni dei nostri pacchetti. In media, ci dovrebbe impiegare il doppio utilizzare l'IPv6 tramite Teredo che direttamente un pacchetto IPv6 nativo, come un IPv4 nativo. Quindi i problemi stanno anche a livello prestazionale.kaihiwatariRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
si dai, abbiamo capito... intervieni ad ogni post.Ti mancano dei fondamenti, te l'ho già detto.Cambia corso :DcommentoRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
Oh povero troll :)Kai HiwatariRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
- Scritto da: kaihiwatari> (Eh si, ma io non mi sono accorto che hai> risposto con una nuova discussione e quindi ho> risposto... ._., dovevi modificare il tuo> precedente> messaggio...!> > Riscrivo qui e modifico il precedente> messaggio...)> > Ma è già così.> > Passare dall'IPv4 all'IPv6 non è mica un> giochino, ne una cosa da fare in pochi> mesi.> Non è complicato invece ed è fattibilissimo.Non dipende tutto sommato altro che da te.E parlo per esperienza diretta e vissuta.Sia in termini di migrazione (4 grandi aziende 2 tedesche una francese e una americana).Che di implementazioni pilota di reti nativamente IPv6. > Sono state ideate, da anni, dei sistemi per poter> transitare pian piano alla nuova rete, con un> metodo più o meno "indolore", rispetto al> passaggio totale al nuovo> protocollo.Appunto!> > Teredo è uno di questi, e mi sembra anche uno dei> più azzeccati, perché molti utenti sono dietro> NAT che condivide un unico indirizzo ip per tutti> gli utenti della rete locale. Praticamente il> client mette tutto il pacchetto IPv6 dentro una> scatola, e la manda tramite IPv4 ad un server> collegato nativamente in IPv6 che apre la> scatola, e immette il contenuto nella rete IPv6,> dopodiché i dati che il server riceve dal> destinatario li impacchetta di nuovo, e li manda> tramite IPv4 al client. Questa è una spiegazione> banale, ovviamente, ma per sapere in modo> specifico come funziona esiste wikipedia e altri> siti.Teredo è un sistema con moltissime controindicazioni tra cui l'overhead e la scarsa scalabilità su grandi numeri, e comporta comunque la presenza di tunnel brokers.Io lo ho citato perchè per l'utente finale (il singolo) può essere un metodo relativamente semplice e indolore per ottenere il risultato per un home PC o robe simili e se "non ne sa molto" di IP (ne 6 ne 4) > > Ho da dire qualcosa sui tuoi "casi", che non sono> altro dei metodi implementati (e coesistenti) per> la transizione al nuovo protocollo> v6:> -Caso 1-> Io sapevo che fosse "ffff" il numero hex che> corrisponde alla mappatura dell'indirizzo IPv4 in> IPv6 in caso di dual stack. Quindi il mio> indirizzo ip attuale ("94.163.109.48") può essere> "contattato" da un altro utente IPv6 in due modi:> utilizzando l'ipv4 mapped address, ovvero ponendo> le prime 5 cifre a 0, e poi una ad FFFF, e poi> inserendo l'indirizzo IP in forma esadecimale,> quindi il risultato sarebbe> ("0:0:0:0:0:FFFF:5EA3:6D30", o più semplicemente> "::FFFF:5EA3:6D30"); l'altro modo è ipv4> compatible address, semplicemente scrivendo> "::94.163.109.48", ovvero con il prefisso> "::".> Quello che hai scritto te, come indirizzo ip, mi> ricorda un po' il tunneling con il protocollo> Teredo. Ah si, Teredo è un protocollo con un> programma client/server per sistemi Windows,> mentre Miredo è un software per Linux e MacOS del> client/server di> Teredo.Sbagliato, Leggi RFC e vai sul sito di N.R.O. il numero riservato è 2002 e su questo (dato che non lo dico io ma è scritto nero su bianco) non c'è molto da aggiungere.il ::94.163.109.48 invece esiste ed è il punto di "ingresso" (lato ipv4 del tunnel IPv6) che realizza il tunnel.Sul tunnel hai le idee un pochino confuse...L'esempio n. 1 è un tunnel ipv6t4 e si basa non su teredo (o miredo) ma semplicemente sul fatto di avere una macchina (potenzialmente un router/gateway) che parla tutti e due i protocolli.La cosa (nativa su molti Unix) si basa su poche linee di comando e mette a disposizione una subnet a 48 bit (ovvero il gateway può indirizzare 2^48 ipv6 pubblici) i cui indirizzi sono "routed" dal gateway in questione.Anche qui le discussioni stanno a 0dato che proprio la macchina che sto usando funziona esattamente a questo modo.Ti mostro di seguito la script e il routing (ovviamente in questo caso si tratta di comandi Linux/Unix ma concettualmente vale analogamente per sistemi diversi)----------------------------------------------------------- #!/bin/shset -eip4=$1echo "$ip4" | grep -q '^[0-9]*.[0-9]*.[0-9]*.[0-9]*$' || { echo 'Syntax: $0 a.b.c.d'; exit 1; }prefix=$(printf '%02x%02x:%02x%02xn' $(echo $ip4 | sed 's/./ /g'))ip tunnel add 6to4 mode sit remote any local $ip4ip link set dev 6to4 upip addr add 2002:$prefix::1/16 dev 6to4ip -6 route add ::/0 via ::192.88.99.1 dev 6to4 metric 1026-----------------------------------------------------------N.B.Nello script qui sopra (come puoi vedere) viene creato un device virtuale (tunnel) con nome "6to4" questo device virtuale è quello cui viene assegnato l'IP convertito (come spiegato prima) e l'ultima riga è la assegnazione della route di default ipv6 (mentre quella ipv4 rimane invariata) .I vantaggi di questo sistema sono un mare:1) hai a disposizione un mare di indirizzi (2^48) ipv6..2) è nativo e nei sistemi moderni sta tutto già nel kernel (niente applicazioni in user space).3) Il sistema in questione può fare da gateway tra una rete ipv4 e una ipv6 e per ti più fornire indirizzi IPv6 pubblici a ogni macchina dopio stack o singolo stack ipv6.4) Scala alla grande (dopo di lui possono esserci migliaia di altri router per indirizzare tutte le sub-net che vuoi e tutte pubbliche, almeno in ipv6) e non produce overhead.5) il resto della tua subnet ipv6 può lavorare anche se in ipv4 hai solo indirizzi privati (Ipv4 su NAT e ipv6 Pubblico) dato che le route ipv6 e ipv4 sono tenute distinte.In questo modo con un solo IP4 pubblico generi un mare ipv6 pubblici (gli ip4 privati rimangono tali e su NAT) e puoi avere tanti gate ipv6 quanti ne vuoi!6) oltre all'ipv6 che corrisponde all'ipv4 convertito lo stesso (o altri gateway) possono avere altri indirizzi "nativi" ipv6 (cioè non frutto della conversione) e "normalmente assegnati" da un R.I.R. qualunque.Il problema è che spiegare (spero che tu abbia capito) tutte le implicazioni a qualcuno che non conosca bene il sistema (linux, mac OSX, o win) può essere complesso in un forum..E quindi mi sono limitato (prima ancora di più) all'essenziale...È un modo da "network admin" che gestisce o sa gestire reti non da niubbo.Ma non ha reali controindicazioni perchè pur rimanendo nell'ambito della compatibilità e trasparenza tutte le macchine parlano IPv6 o IPv4 in modo separato e "nativo".Il solo overhead (minimo) che hai è di pochi byte di incapsulamento (tunnel) che peraltro devi usare solo fino a che viaggi in pezzi di rete (ad esempio quella del tuo provider che sono nativamente ipv4 only.Non hai l'overhead di un protocollo (oltre l'incapsulamento) che avresti con TEREDO (o Miredo che dir si voglia) e per di più (ripeto) SCALA ALLA GRANDE.Sul resto ti rispondo di seguito... (non basta lo spazio in un solo post).---->segue Non male eh? ;)Questa è un tipo di transizioneullalaRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
Ah! Spetta, c'è un fraintendimento. Quando scrissi quella roba sugli indirizzi IPv4 rappresentati in IPv6, non parlavo di tunneling, ma di un computer collegato nativamente in IPv6 che deve contattare un PC collegato nativamente in IPv4. Ovviamente i tunnel broker, come anche gli stessi provider che assegneranno nativamente in IPv6, avranno dei "prefissi" diversi (per prefissi intendo la parte iniziale degli indirizzi).Per quanto riguarda il resto, il sistema in questione non è mica in ambito "utente casalingo". Infatti, tutto quel che ho detto si riferiva ai normali utenti, che sono loro che non sanno bene di cosa si tratta ed è bene accompagnarli nella retta via. 2^48 di indirizzi ip ad un utente normale non servono di certo XD (direi neanche ad un'azienda: sono troppi)Kai HiwatariRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
- Scritto da: kaihiwatari> -Caso 2-> Ciò lo considero più "niubbo" del caso 3. Il> protocollo Teredo è già implementato in Windows> XP e successivi. La cosa più importante è proprio> che gli utenti non debbano assolutamente fare> nulla: infatti è così. Su Windows XP il client> Teredo è già implementato insieme all'IPv6, così> da connettersi automaticamente ad un indirizzo> IPv6. Su Windows Vista non funziona. Mi ricordo> che anni fa c'ho sclerato parecchio, arrivando> alla conclusione che su Vista non funzionasse.> Infatti poi, cercando su internet, ho trovato> qualcuno che lamentava lo stesso> problema.> Stavo per scrivere di non aver provato su Seven,> così ho appena provato e sono contento di vedere> che funziona. Provate anche voi a scrivere in> riga di comando "ping ipv6.google.com -6" se> avete Vista/Seven, mentre per XP è "ping6> ipv6.google.com". Se il server di Google viene> risolto (ovvero, vi restituisce un indirizzo IPv6> corrispondente al dominio) e i pacchetti> "ritornano", vuol dire che siete connessi in IPv6> tramite il protocollo Teredo, senza magari> neanche saperlo.Teredo funziona benissimo (lo usa in modo trasperente anche qualche programma che fa p2p) in WIN vista.Che sia il modo più niubbo (o meno) non saprei di certo è più semplice del modo n.1I difetti che ha sono però ovvi:1) overhead2) tu (o qualcuno che lo fa in service) devi provvedere un tunnel broker (lato server) che svolga il servizio (protocollo + tunnel) 3) scalabilità limitata.. tutto deve per forza passare dal server che è stato scelto all'inizio della negoziazione da ogni singolo client.L'unico vantaggio (a mio parere discutibile) è che non hai bisogno neppure di un IP pubblico (a patto che le porte per il "protocol" teredo) siano non bloccate ...Rispetto al metodo 1 (dove ti basta almeno un punto con IP pubblico che non sia su NAT) gli svantaggi sono molti!Considerando poi che in IPv6 (per la parte ipv6 ovviamente) il NAT non serve a un fico secco usare TEREDO per qualcosa che non sia una piccola rete o un singolo client "niubbo"... è una colossale e sconsigliabilissima cretinata!Ripeto al più una retina soho o il client singolo per TEREDO.Del resto il problema dell'overhead di teredo (sul relay ecc.) è "killing" se la rete è grossa! > > > ------ Come attivare IPv6 su Windows XP (Vista e> successivi sono già attivi di> default)> Ah, su Windows XP bisogna installare il> protocollo, basta far clic destro sulla propria> connessione di rete, poi cliccare su "Proprietà",> e poi mettere "Installa", scegliere "Protocollo"> e mettere "TCP/IP Microsoft versione 6", ci> impiegherà un po' di secondi per installarlo, poi> basta mettere a tutto "ok", ed è> fatta.> > -Caso 3-> > Questo lo considero più complesso. Generalmente> bisogna registrarsi e non tutti hanno voglia di> perdere tempo in ciò, che poi dovrà essere> soltanto temporaneo. Teredo è il metodo giusto, a> mio> parere.> > Per il resto che hai detto, si, bello che si può> già usare così l'IPv6 :), ma i provider DEVONO> sbrigarsi a supportare nativamente l'IPv6.> Perché? Considero 2 motivi> principali:> 1°- Gli indirizzi IPv4 finiranno presto, ed> infatti Teredo ed il resto NON risolvono il> problema degli IPv4 che stan finendo, ma più che> altro tentano di ammorbidire il passaggio da uno> all'altro.> 2°- Teredo crea un traffico di rete immenso: non> intendo dal nostro PC al client Teredo, ma in> generale. Tra l'altro, i nostri pacchetti IPv4> con dentro i pacchetti IPv6 sono dai client tutti> indirizzati al server (in realtà "relay", ma> semplifichiamo...) Teredo, che ovviamente si> congestionerà e rallenterebbe tutte le> transizioni dei nostri pacchetti. In media, ci> dovrebbe impiegare il doppio utilizzare l'IPv6> tramite Teredo che direttamente un pacchetto IPv6> nativo, come un IPv4 nativo. Quindi i problemi> stanno anche a livello> prestazionale.L'ultimo metodo io lo ho classificato come "più niubbo" per il semmplice motivo che l'utente non ha nulla da configurare (se ha un solo pc o 2 che vuole usare occasionalmente e anche in mobilità con IPv6) e quindi non può sbagliare!Si sceglie un tunnel broker pubblico di suo gradimento, scarica un programmino (qualunque sistema operativo abbia Linux, Win ecc. in genere lo scarica dal sito del broker) lo lancia... e voilà tutto è finito e funziona....Ovvio che non va bene per le reti grandi e neppure medie o medio piccole... ma per il niubbo è più che bastante...E intanto impara...Impara che può raggiungere il suo PC di casa con un IPv6 anche se è dietro un NAT.Impara che sul suo mobile può avere sempre lo stesso IPv6 fisso anche se usa la famigerata "chiavetta" di un operatore "mobile"... e cambia il suo IPv4 assegnato...Impara (haimè) che essere raggiungibile (almeno in IPv6) pubblicamente ha dei vantaggi ma conviene ripensare la "sicurezza" in modo razionale...Impara che al 99% il suo vecchio firewall ipv4 non funziona più e anzi forse il concetto stesso di firewall con IPv6 va rivisto..Insomma impara non solo il futuro ma anche molte cose che prima non poteva fare e con ipv6 invece sono possibili.Insomma corre qualche rischio in più... ma Impara e questo è un bene!Vale la pena anche di prendere una scottatura (se proprio si deve) perchè i vantaggi ci sono e sono tangibili.Certo in azienda il discorso è diverso... come ho detto non credo ci siano alternative valide al sistema n.1Questo ripeto sulla base della mia esperienza sul campo.salutiullalaRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
Ehr, noto il cambiamento di registro... XDOk condivido.... ed ironicamente mi verrebbe da dire... "troppo da imparare?" :)kaihiwatariRe: IPV6 e transizione mi fanno notare che..
Finalmente un thread interessante ed istruttivo.Una boccata di intelligenza tra tanti sciocchi post in difesa della propria fede religiosa.Calma Interioredubbi in merito gli "IPv4 e 6"
ciao a tutti!!! avrei alcune domande da porvi. nel mio caso che possiedo un moden router wi-fi g+ con IPv4 e relativa scheda rete wi-fi g+, sarei costretto a cambiarli entrambi? ma se gli "IPv4" sono quasi teminati e siamo costretti a passave ai "IPv6" non si tratterebbe di una migrazione con lo stesso problema del precedente? vi ringrazio per le vs risposte in anticipo e spero di non essere stato banale.lucadjsetRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Può darsi che non dovrai cambiare nulla. Se il produttore del tuo router rilascerà degli aggiornamenti per il firmware del tuo router riguardanti l'introduzione di IPv6, non ti dovrai preoccupare di null'altro che di aggiornare il firmware del router. Nel caso ciò non avvenga, potresti essere "quasi" costretto a cambiare router nel giro di qualche anno. Le schede di rete wireless non sono coinvolte, in quanto dipendono dalla capacità di installare protocolli sul tuo PC, e se hai Windows Vista o Seven, di certo il tuo PC ha già quei protocolli installati.kaihiwatariRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Aggiungerei anche Linux XDAndreabontRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Chi utilizza una distribuzione GNU/Linux penso sappia già che IPv6 è supportato, visto che generalmente, chi ne usa una, un minimo di esperienza ce l'ha :)kaihiwatariRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
- Scritto da: lucadjset> ciao a tutti!!! avrei alcune domande da porvi.> nel mio caso che possiedo un moden router wi-fi> g+ con IPv4 e relativa scheda rete wi-fi g+,> sarei costretto a cambiarli entrambi? ma se gli> "IPv4" sono quasi teminati e siamo costretti a> passave ai "IPv6" non si tratterebbe di una> migrazione con lo stesso problema del precedente?> vi ringrazio per le vs risposte in anticipo e> spero di non essere stato> banale.La risposta breve è no.Perlomeno non necessariamente.Per 2 motivi...il primo perchè non è necessario (in senso stretto) avere un router ipv6 per usare ipv6 una macchina può avere se credi sia un indirizzo IPv4 che un indirizzo IPv6 contemporaneamente(leggi il mio post in materia) e fare tunneling 6to4 senza alcun problema.Il secondo è perchè è probabile che sul tuo router in realtà ci sia installato un linux embedded (la gande maggioranza è così) e probabilmente può già fare ipv6, al più potrebbe essere disabilitato... e in quel caso dovresti probabilmente avere (scaricare) un aggiornamento del firmware.La risposta lunga è "assolutamente no"... però è un pochino più "acking".Su moltissimi routers è installabile (ma è sconsigliabile se non si è esperti a sufficenza) una distro linux embedded che si chiama "OpenWrt".puoi andare sul sito: http://www.openwrt.org/Ti si aprirà un mondo!Ma (ripeto a scanso di equivoci) sono cose da "grandi" non da bimbominkia.Puoi sempre trovare comunque qualcuno "già adulto" che lo fa per te.È comunque ovvio che per passare a ipv6 (mettendolo anche sul router) dovrai come minimo cambiare configurazione... ma quello è un altro film...In generale molto dipende da come è fatta la interfaccia di gestione che il sistema ti mette a disposizione e quali opzioni ha.Senza sapere che router hai (marca modello ecc..) non si può essere più precisi.ullalaRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Attento a prendere tutti per esperti :)Dubito che ci siano router tra noi italiani, anche linux embedded, che supportino l'IPv6. Tanto meno credo che un utente nella norma si metta a fare modding sul proprio router, che non è assolutamente roba da tutti.In qualsiasi caso, s'è possibile, è conveniente non utilizzare il tunneling per i motivi che entrambi abbiamo già esposto (vedi dati che devono passare per il relay, quindi lentezza nell'uso pratico).Quando l'IPv6 sarà utilizzato anche dal proprio provider, possibilmente bisognerà cercare di fare il possibile per passarvi nativamente, quindi niente tunneling, che già da adesso e da qualche anno si può fare.@lucadjset: Per quanto riguarda il problema, quello e altri problemi verrebbero risolti praticamente definitivamente. Come ho detto in qualche post precedente, con IPv4 si hanno 4 miliardi di indirizzi in totale, mentre con IPv6 si hanno 666 mila miliardi di miliardi di indirizzi per ogni metro quadrato della superficie terrestre. Se moltiplichi 666 mila miliardi di miliardi per i metri quadrati della superficie terrestre, otterrai il valore totale di indirizzi IPv6 assegnabili. Neanche una buona calcolatrice scientifica ti permetterà di visualizzare tutto il risultato per intero XD-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 25 gennaio 2010 00.13-----------------------------------------------------------kaihiwatariRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
- Scritto da: kaihiwatari> Attento a prendere tutti per esperti :)> > Dubito che ci siano router tra noi italiani,> anche linux embedded, che supportino l'IPv6.> Tanto meno credo che un utente nella norma si> metta a fare modding sul proprio router, che non> è assolutamente roba da> tutti.> > In qualsiasi caso, s'è possibile, è conveniente> non utilizzare il tunneling per i motivi che> entrambi abbiamo già esposto (vedi dati che> devono passare per il relay, quindi lentezza> nell'uso> pratico).> > Quando l'IPv6 sarà utilizzato anche dal proprio> provider, possibilmente bisognerà cercare di fare> il possibile per passarvi nativamente, quindi> niente tunneling, che già da adesso e da qualche> anno si può> fare.> > @lucadjset: Per quanto riguarda il problema,> quello e altri problemi verrebbero risolti> praticamente definitivamente. Come ho detto in> qualche post precedente, con IPv4 si hanno 4> miliardi di indirizzi in totale, mentre con IPv6> si hanno 666 mila miliardi di miliardi di> indirizzi per ogni metro quadrato della> superficie terrestre. Se moltiplichi 666 mila> miliardi per i metri quadrati della superficie> terrestre, otterrai il valore totale di indirizzi> IPv6 assegnabili. Neanche una buona calcolatrice> scientifica ti permetterà di visualizzare tutto> il risultato> XDDici?a me risulta che 2^128 sia:340282366920938463463374607431768211456Che dici sbaglio?(rotfl)Quanto ai router qualcosa penso di saperne...La mia azienda è in Italia e fa sistemi embedded (anche per il wireless) e ti posso garantire che li fa "IPv6 Ready".Il "modding (come lo chiami tu) è roba da "adulti"... ma di "adulti" ne conosco diversi anche in Italia... non ti preoccupare.Non importa saper fare una cosa... si può anche farsela fare se la si vuole!Se vuoi cambiare il setup di una fiat con un setup abarth non importa che lo fai tu puoi andare in una officina..L'importante è che sappia perchè lo vuoi fare e a cosa ti serve (quello lo puoi decidere solo tu non l'officina) il resto è del tutto fattibile...ullalaRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
- Scritto da: kaihiwatari> Attento a prendere tutti per esperti :)> > Dubito che ci siano router tra noi italiani,> anche linux embedded, che supportino l'IPv6.da almeno 5 anni la stragrande maggioranza di qualsiasi dispositivo embedded supporta l'ipv6.a n o n i m oRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
il modem router wi-fi è della belkin54 g+ modello F5D7632-4. fammi sapere se supporta l'ipv6lucadjsetRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Da solo non sei capace a capirlo?gruppoloRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
- Scritto da: lucadjset> il modem router wi-fi è della belkin54 g+ modello> F5D7632-4. fammi sapere se supporta> l'ipv6In teoria il router belkin supporta ipv6 (dico in teoria perchè non lo ho mai usato).E lo supporta nativamente...Prevede mi pare sia tunnel ISATAP che DHCPv6.Inoltre se non ricordo male è pure tra quelli che si possono "moddare" (volendo) con OpenWrt.Sul manuale dovresti trovare le indicazioni opportune.E sulla rete ciò che riguarda OpenWrt.Quindi non dovresti avere problemi se sai quello che fai e lo fai correttamente.ullalaRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
Tu quando sarai fuori dal tunnel?gruppoloRe: dubbi in merito gli "IPv4 e 6"
- Scritto da: gruppolo> Tu quando sarai fuori dal tunnel?Non so... dimmelo tuullalaDubito
La portante non tutta supporta IPv6, molto gira su IPv4 + MPLS. Non so come faranno tra due anni?pippo pipposkiRe: Dubito
Dubito anche io, molto e' stato fatto ma se non si fissa un termine nessuno si muove. Per me due anni sono piu' che sufficienti, visto che sono almeno 10 anni che se ne parla .... .Re: Dubito
- Scritto da: pippo pipposki> La portante non tutta supporta IPv6, molto gira> su IPv4 + MPLS. Non so come faranno tra due> anni?Non è determinante come ho già detto in altri post... il fatto che pezzi di rete siano IPv4.MPLS poi non c'entra nulla!ullalacorreva l anno 1987
all universita, anni 80...si studiava gia l IPv6possibile che si stia ancora aspettando ?luciano gemmeRe: correva l anno 1987
All'università si studiano tante cose inutiligruppoloRe: correva l anno 1987
- Scritto da: luciano gemme> all universita, anni 80...si studiava gia l IPv6> possibile che si stia ancora aspettando ?Cos'è, una battuta ?pippo..ma quali sono gli IPV4 attivi???
...mi sembra di ricordare che ci sono tantissimi IPV4 assegnati e mai utilizzati (almeno come si leggeva in un articolo di PI di qualche tempo fa); non dimentichiamoci poi di quegli indirizzi IPV4 abbandonati per inutilizzo.Un censimento diverso, forse, risolverebbe l'ingiustificato allarme.Silmarillio nRe: ..ma quali sono gli IPV4 attivi???
Lo spazio di indirizzamento dell'IPv4 è diviso in 'classi', identificate da A ad E.In particolare, la classe A identifica subnet da oltre 16 milioni di indirizzi (classe B = 65536 indirizzi, e classe C = 256 inidirizzi); le aziende che sono riuscite ad aggiudicarsi tali classi (e soprattutto gli spazi in classe A) dispongono in generale una quantità spropositata di indirizzi rispetto a quelli realmente utilizzati, ma ... ormai sono assegnati a loro.Si potrebbe procedere ad una requisizione coatta degli indirizzi non utilizzati, ma probabilmente verrebbe fuori il finimondo.E comunque si posticiperebbe soltanto il problema.In ogni caso IPv6 non significa soltanto più indirizzi: significa soprattutto uno spazio unico di indirizzi (anche per la telefonia, etc.), nonché servizi integrati nel protocollo di sicurezza, qualità del servizio, etc.Insomma, una rivoluzione epocale in termini di opportunità.andy61Re: ..ma quali sono gli IPV4 attivi???
- Scritto da: Silmarillio n> ...mi sembra di ricordare che ci sono tantissimi> IPV4 assegnati e mai utilizzati (almeno come si> leggeva in un articolo di PI di qualche tempo> fa); non dimentichiamoci poi di quegli indirizzi> IPV4 abbandonati per> inutilizzo.> Un censimento diverso, forse, risolverebbe> l'ingiustificato> allarme.I blocchi "abbandonati" esistono, ma non sono la soluzione del problema.Innanzitutto per una questione di numero (non sono poi così tanti) poi ci sono questione di policy...Li convinci tu (ad esempio) quelli del DOD che hanno allocato un numero elevato di "classi A" fin dall'inizio a restituire i "buchi" non usati?La vedo complicata no?L'allarme è più che giustficato ed è basato sul "consumo" verificato.Tieni presente che "il colpo di grazia" lo sta dando l'asia.India e Cina erano fino a poco tempo fa quasi irrilevanti ma col progressivo superamento del digital divide hanno superato in un batter d'occhio USA e EUROPA e sono ancora in crescita esponenziale (un conto sono le grandi aree urbane e un conto sono le aree urbane e rurali emergenti).. o pensi che si possa dire a indiani, cinesi e africani "siete fuori festa finita"?Il problema è reale, forse conviene bere piuttosto che affogare!E poi non ci sono difficoltà vere da superare è da tempo che si sa e si sapeva.Fare gli struzzi (quando la soluzione è stata fortunatamente prevista e testata, e provata come funzionante) che scopo ha?Quello di finire nella pancia del leone e ingrassare le iene?ullalaRe: ..ma quali sono gli IPV4 attivi???
A quanto sembra ti piacciono proprio tanto le capre, i lupi, struzzi leoni e cameriere.crema solare bilboaRe: ..ma quali sono gli IPV4 attivi???
- Scritto da: crema solare bilboa> A quanto sembra ti piacciono proprio tanto le> capre, i lupi, struzzi leoni e> cameriere.E quindi?Scusa ma non capisco cosa tu voglia dire.ullalaApple
Solo Apple ha un OS certificato per far funzionare IPv6 e IPv4 contemporaneamente, e questo succede anche sulle loro macchine consumer.Se hai un Macbook Intel puoi già oggi fare delle prove.Apple, sempre avanti. (apple) (apple)BirbaRe: Apple
- Scritto da: Birba> Solo Apple ha un OS certificato per far> funzionare IPv6 e IPv4 contemporaneamente, e> questo succede anche sulle loro macchine> consumer.> > Se hai un Macbook Intel puoi già oggi fare delle> prove.> > Apple, sempre avanti. (apple) (apple)SissìSì tre inchini verso cupertino il muezin ha chiamato!Serve altro?ullalaRe: Apple
- Scritto da: Birba> Solo Apple ha un OS certificato per far> funzionare IPv6 e IPv4 contemporaneamente, e> questo succede anche sulle loro macchine> consumer.> > Se hai un Macbook Intel puoi già oggi fare delle> prove.> > Apple, sempre avanti. (apple) (apple)Perfetto!Stanti così le cose non ti sarà difficile fare questa piccola prova per fare vedere a tutti come si fa:scrivi un messaggio di mail a questo indirizzo che ho appena creato per teL'indirizzo è:provaci@provacipure.broker.freenet6.netNon sto scherzando.. lo ho attivato sul serio.Però lo ho lasciato esclusivamente IPv6 ;)Per verifica puoi provare anche a "pingarlo" facendo "ping6 provacipure.broker.freenet6.net"Se riceverò quindi il tuo messaggio (occhio che controllerò che arrivi effettivamente da un indirizzo IPv6 non già registrato a nome di un provider) sai... non è che non mi fido... ma vorrei proprio fare gli applausi a te e non alla persona sbagliata....sapremo tutti che non sei un troll e che grazie al tuo "magico apple" hai potuto settare correttamente (mail compresa) il tuo IPv6 con pochi click. :)Giusto?Su mac è tutto facile no?Quindi dove stà il problema.P.S.Vale anche per tutti gli altri utenti mac e non mac non ho paura di spam tanto entro domani a diciamo.... mezzogiorno...questo indirizzo non esisterà piùFatevi sotto ragazzi! ;)ullalaRe: Apple
Sono le 13 e spiccioli...Non sono arrivati messaggi da parte tua sull'IPv6 predisposto a questo scopo...Prima di bollarti a vita come troll ti lascio altre 8 ore...Poi .... :D- Scritto da: ullala> - Scritto da: Birba> > Solo Apple ha un OS certificato per far> > funzionare IPv6 e IPv4 contemporaneamente, e> > questo succede anche sulle loro macchine> > consumer.> > > > Se hai un Macbook Intel puoi già oggi fare delle> > prove.> > > > Apple, sempre avanti. (apple) (apple)> > Perfetto!> Stanti così le cose non ti sarà difficile fare> questa piccola prova per fare vedere a tutti come> si> fa:> scrivi un messaggio di mail a questo indirizzo> che ho appena creato per> te> L'indirizzo è:> > provaci@provacipure.broker.freenet6.net> Non sto scherzando.. lo ho attivato sul serio.> > Però lo ho lasciato esclusivamente IPv6 > ;)> Per verifica puoi provare anche a "pingarlo"> facendo> > "ping6 provacipure.broker.freenet6.net"> > Se riceverò quindi il tuo messaggio (occhio che> controllerò che arrivi effettivamente da un> indirizzo IPv6 non già registrato a nome di un> provider) sai... non è che non mi fido... ma> vorrei proprio fare gli applausi a te e non alla> persona> sbagliata....> sapremo tutti che non sei un troll e che grazie> al tuo "magico apple" hai potuto settare> correttamente (mail compresa) il tuo IPv6 con> pochi> click.> :)> Giusto?> Su mac è tutto facile no?> Quindi dove stà il problema.> > P.S.> Vale anche per tutti gli altri utenti mac e non> mac non ho paura di spam tanto entro domani a> diciamo....> mezzogiorno...> questo indirizzo non esisterà più> > Fatevi sotto ragazzi!> ;)ullalaRe: Apple
Tempo scaduto per i trolloni! :D- Scritto da: ullala> Sono le 13 e spiccioli...> Non sono arrivati messaggi da parte tua sull'IPv6> predisposto a questo> scopo...> Prima di bollarti a vita come troll ti lascio> altre 8> ore...> Poi ....> > :D> - Scritto da: ullala> > - Scritto da: Birba> > > Solo Apple ha un OS certificato per far> > > funzionare IPv6 e IPv4 contemporaneamente, e> > > questo succede anche sulle loro macchine> > > consumer.> > > > > > Se hai un Macbook Intel puoi già oggi fare> delle> > > prove.> > > > > > Apple, sempre avanti. (apple) (apple)> > > > Perfetto!> > Stanti così le cose non ti sarà difficile fare> > questa piccola prova per fare vedere a tutti> come> > si> > fa:> > scrivi un messaggio di mail a questo indirizzo> > che ho appena creato per> > te> > L'indirizzo è:> > > > provaci@provacipure.broker.freenet6.net> > Non sto scherzando.. lo ho attivato sul serio.> > > > Però lo ho lasciato esclusivamente IPv6 > > ;)> > Per verifica puoi provare anche a "pingarlo"> > facendo> > > > "ping6 provacipure.broker.freenet6.net"> > > > Se riceverò quindi il tuo messaggio (occhio che> > controllerò che arrivi effettivamente da un> > indirizzo IPv6 non già registrato a nome di un> > provider) sai... non è che non mi fido... ma> > vorrei proprio fare gli applausi a te e non alla> > persona> > sbagliata....> > sapremo tutti che non sei un troll e che grazie> > al tuo "magico apple" hai potuto settare> > correttamente (mail compresa) il tuo IPv6 con> > pochi> > click.> > :)> > Giusto?> > Su mac è tutto facile no?> > Quindi dove stà il problema.> > > > P.S.> > Vale anche per tutti gli altri utenti mac e non> > mac non ho paura di spam tanto entro domani a> > diciamo....> > mezzogiorno...> > questo indirizzo non esisterà più> > > > Fatevi sotto ragazzi!> > ;)ullalaCambiare tutto? Non all'inizio...
La transizione IPv4 > IPv6 non avverra' per "sostituzione", ma per implementazione graduale.Le classi di IPv4 assegnate ai provider residenziali cominceranno gradualmente ad essere "NATtate", questo consentira' di continuare ad utilizzare IPv4 per *molti* anni, almeno per chi potra' sopportarne le limitazioni che implica stare dietro a una NAT (direi un vasto numero di utenti che si limita ad utilizzare internet esclusivamente per il "surfing").Chi poi vorra' avere un IP "reale", potra' decidere successivamente e autonomamente la migrazione, dotandosi degli opportuni strumenti hw (se necessari) e sw (se non gia' implementati).Tutti gli altri servizi, a maggior ragione quelli che fanno uso di IP statico, continueranno a funzionare come oggi per un bel po'.In altre parole, il passaggio IPv4>IPv6 non sara' cosi' "drammatico" o repentino come si possa credere (es: dovro' cambiare router se il mio non supportera' ipv6?), ma avverra' in modo (molt) lento e graduale.(nota personale: cominciare a nattarci tutti su sottoreti separate, magari inizialmente con un pool ristretto di utenti e non in larga scala come avviene con fastweb ad esempio, potrebbe essere un ottima "scusa" per gli ISP nostrani di limitare enormemente il p2p)Marco GirardiRe: Cambiare tutto? Non all'inizio...
- Scritto da: Marco Girardi> La transizione IPv4 > IPv6 non avverra' per> "sostituzione", ma per implementazione> graduale.> Le classi di IPv4 assegnate ai provider> residenziali cominceranno gradualmente ad essere> "NATtate", questo consentira' di continuare ad> utilizzare IPv4 per *molti* anni, almeno per chi> potra' sopportarne le limitazioni che implica> stare dietro a una NAT (direi un vasto numero di> utenti che si limita ad utilizzare internet> esclusivamente per il> "surfing").Il "NAT" su larga scala da molti problemi (scalabilità numero di sessioni aperte memoria necessaria, numero di porte ecc.) non è una soluzione praticabile anche FASTWEB che è l'unico ISP di una certa dimensione a utilizzare questa tecnica ha i suoi problemi e inoltre non ha una base utenza paragonabile a quella di telecom (per non fare nomi).> Chi poi vorra' avere un IP "reale", potra'> decidere successivamente e autonomamente la> migrazione, dotandosi degli opportuni strumenti> hw (se necessari) e sw (se non gia'> implementati).> Tutti gli altri servizi, a maggior ragione quelli> che fanno uso di IP statico, continueranno a> funzionare come oggi per un bel> po'.Guarda che quello che fa il provider rispetto alla possibilità di avere un IPv6 statico (e sottolineo statico) è relativamente irrilevante.Io, ad esempio utilizzo IPv6 (con lo stesso IP) anche quando mi connetto tramite Fastweb (pur essendo dietro NAT ipv4) e addirittura in mobilità (via operatori mobili tipo tre, vodafone ecc.).La cosa è di una comodità inusitata per diversi motivi:Posso usare sip voip (su vodafone devi cambiare la porta perchè cercano di filtrarla... :) ) gli altri (in ufficio) possono fare download dei miei file anche se sono in treno... posso raggiungere il mio portatile (e i miei fissi) ovunque io sia e su qualunque rete sia connesso.E il tutto è veramente comodo e una volta messo in piedi il marchingegno pure facilissimo da utilizzare. > > In altre parole, il passaggio IPv4>IPv6 non sara'> cosi' "drammatico" o repentino come si possa> credere (es: dovro' cambiare router se il mio non> supportera' ipv6?), ma avverra' in modo (molt)> lento e> graduale.Questo invece è senz'altro vero ma non lato ISP, in realtà gli utenti (che lo sappiano o meno) sono "pronti" da un pezzo in termini di O.S. ecc.è il lato ISP che è in ritardo "imbarazzante".> > (nota personale: cominciare a nattarci tutti su> sottoreti separate, magari inizialmente con un> pool ristretto di utenti e non in larga scala> come avviene con fastweb ad esempio, potrebbe> essere un ottima "scusa" per gli ISP nostrani di> limitare enormemente il> p2p)Seh Fresca!come ti ho spiegato questo è very unlikely e il NAT tutto sommato non "aiuta" e non facilita la cosa rispetto alla situazione "normale".Buona giornata e buon lavoroullalaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 22 gen 2010Ti potrebbe interessare