Chi usa ChatGPT o altri chatbot come Claude o Gemini, sa che i risultati oscillano tra il geniale e il bizzarro. La differenza sta tutta nel modo in cui si formulano le richieste. Non serve una laurea in ingegneria dei prompt per tirare fuori il meglio da questi strumenti. Bastano cinque tipi di prompt, cinque “formule magiche” per scrivere, riassumere, ideare e persino negoziare come un professionista.
Scrivere prompt come un pro per ottenere il massimo da ChatGPT
Alcuni format sono universali, e padroneggiarli significa far decollare la produttività e la creatività.
1. Riassunto lampo per chi va di fretta
ChatGPT eccelle nel condensare informazioni. Articoli chilometrici, appunti di riunioni, scambi di email infiniti, PDF voluminosi: tutto diventa digeribile in pochi secondi. Con un buon prompt di sintesi, si può risparmiare molto tempo nella lettura e semplificare il lavoro quotidiano.
Dopo aver caricato il documento da sintetizzare, ecco qualche approccio utile:
“Riassumi questo testo in 3 punti chiave”
“Quali sono gli elementi essenziali di questo documento?”
“Riscrivi questa notizia con meno di 100 parole”
La chiave sta nello specificare il tono desiderato. Serve un riassunto formale da presentare al capo? Uno più informale per condividerlo con i colleghi? O magari qualcosa di ironico per divertirsi con gli amici? Basta specificarlo nel prompt, e il chatbot si adatterà automaticamente al contesto.
Un altro trucco utile è chiedere a ChatGPT sintesi in più fasi: prima una panoramica con i punti chiave, poi un approfondimento solo sugli aspetti che interessano davvero. Così non si perdono di vista le informazioni importanti, ma si risparmia tempo evitando letture inutili.
2. Brainstorming senza limiti
A volte può capitare di essere a corto di idee, e non è un dramma. Con le sfide creative, il chatbot di OpenAI dà veramente il meglio di sé. Il trucco è puntare prima sulla quantità, poi sulla qualità. Con i prompt di brainstorming è possibile generare tante idee diverse, per poi passare alla fase di selezione. È lì che nasce la vera ispirazione.
Esempi di prompt che funzionano:
“Dammi 20 idee per post Instagram su [argomento], anche le più strane o assurde”
“Ho questo problema: [descrizione]. Suggeriscimi 10 soluzioni possibili, anche quelle che sembrano impraticabili”
“Devo chiamare [prodotto/servizio]. Sparami 25 nomi, dal più serio al più creativo”
Il trucco è chiedere sempre più idee di quelle che si pensa di voler usare. Tra la ventesima e la trentesima spesso spunta quella giusta. Ma non basta fermarsi lì: il vero valore nasce quando si inizia a fare domande mirate del tipo: “Rendile più divertenti“, “Accorciale“, “Scegli le tre migliori e spiegami perché“. Questo tipo di follow-up aiuta a trasformare intuizioni grezze in proposte concrete.
Non bisogna accontentarsi, ma chiedere variazioni sul tema, combinazioni di idee diverse, o approcci completamente opposti. Spesso le soluzioni migliori nascono dalla fusione di concetti che apparentemente non c’entrano nulla.
3. Riformulare un testo
A volte quello che si vuole dire è giusto, ma come lo si dice non funziona. Il tono può sembrare troppo freddo, troppo formale o semplicemente poco adatto al contesto. Con i prompt giusti, si può trasformare anche una bozza un po’ goffa in una comunicazione chiara ed elegante o adattare un testo a canali e pubblici diversi.
Basta incollare il testo che si vuole migliorare e iniziare a sperimentare con richieste mirate. Ad esempio:
“Riscrivi questa email per sembrare più sicuro, ma sempre cordiale”
“Rendi questo post LinkedIn più coinvolgente e meno rigido”
“Trasforma questo paragrafo in un post per Instagram, adatto a essere letto al volo“.
La vera magia arriva quando si combinano diversi stili. Questa tecnica funziona particolarmente bene per adattare contenuti aziendali a diversi contesti. Un report tecnico diventa una presentazione accattivante. Una proposta formale si trasforma in una conversazione informale. Le possibilità sono infinite quando impari a giocare con i registri linguistici.
4. Fare confronti senza perdere tempo
I prompt per ottenere un confronto sono l’antidoto perfetto alla paralisi da indecisione. Quando si hanno troppe opzioni sul tavolo, dallo smartphone dei sogni, alla meta per le vacanze estive, ChatGPT può aiutare a fare chiarezza. Basta chiedere un confronto, e si otterrà: un’analisi dettagliata delle alternative, un elenco chiaro di pro e contro, e persino un consiglio finale basata sulle proprie priorità. È un modo semplice e veloce per prendere decisioni più informate, senza perdere ore a fare ricerche o restare bloccato nel dubbio.
Ecco qualche prompt di esempio:
“Confronta iPhone 15 Pro e Galaxy S24 Ultra per durata batteria, fotocamera e funzioni AI”
“Pro e contro del passaggio da Notion a Google Keep”
“Meglio Python o JavaScript per imparare a programmare?”
Per ricevere un consiglio davvero utile, è fondamentale aggiungere il contesto personale. Non ci si deve limitare a chiedere “Quale mi consigli?“, ma formulare domande come: “Quale sceglieresti per [il mio obiettivo]?“. Ad esempio: “Quale laptop consiglieresti per lavorare in viaggio?“, per poi andare più a fondo: “Perché proprio quello?“. Capire il perché aiuta a valutare se il ragionamento si adatta davvero alle proprie esigenze.
I confronti, infatti, funzionano meglio quando si forniscono criteri chiari. Meglio evitare domande generiche come “Qual è il migliore?“, ma piuttosto specificare le proprie priorità: il prezzo, la facilità d’uso, le funzionalità avanzate, ecc. Più si è precisi nella richiesta, più il confronto sarà utile.
5. Il gioco di ruolo che sblocca risposte eccezionali
Ecco la vera arma segreta degli utenti esperti. Quando si assegna a ChatGPT una personalità o un punto di vista specifico, le risposte diventano incredibilmente più pertinenti, utili e più naturali. È come se si stesse dirigendo un attore in una scena.
Per avere un’idea di prompt:
“Comportati come un nutrizionista. Crea un piano alimentare settimanale per chi non ha tempo di cucinare”
“Sei un recruiter del personale molto esigente. Analizza questo curriculum e trova i punti deboli”
“Agisci come uno stratega di brand. Valuta questo slogan aziendale”
L’efficacia aumenta combinando ruolo, compito e tono. Ad esempio: “Sei un bambino di 8 anni curioso. Spiegami come funziona Internet“. Il risultato sarà decisamente diverso da: “Sei un professore di informatica. Spiegami come funziona Internet”
Questa tecnica funziona perché forza il modello linguistico ad adottare prospettive specifiche. Un medico valuterà una situazione diversamente da un atleta. Un bambino vedrà cose che un adulto ignora. Sfruttando questa diversità di punti di vista si possono ottenere insights inaspettati.