Apple ha annunciato ieri sera macOS Ventura, iOS 16.1 e iPadOS 16.1. Contestualmente l’azienda di Cupertino ha aggiornato le linee guida per gli sviluppatori, inserendo novità che fanno riferimento alle funzionalità dei sistemi operativi. Ci sono anche nuove restrizioni per gli acquisti in-app.
Acquisti in-app per NFT e social media boost
Le novità più importanti, che avranno conseguenze per sviluppatori e utenti, sono quelle relative agli acquisti in-app. Innanzitutto, il nuovo punto 3.1.1 delle linee guida prevede che lo sblocco di funzionalità (abbonamenti, contenuti premium, livelli di gioco e altre) non può avvenire con i metodi delle app stesse (ad esempio chiavi di licenza, codici QR o criptovalute) e non è consentito includere pulsanti o link a sistemi di pagamento esterni.
Lo stesso punto 3.1.1 vieta agli sviluppatori di usare gli NFT per gli acquisti in-app. È possibile invece visualizzare gli NFT nelle app e usare gli acquisti in-app per vendere gli NFT e i servizi correlati. In pratica, Apple impedisce di usare gli NFT per aggirare il suo sistema di pagamento.
L’azienda di Cupertino ha inoltre aggiornato il punto 3.1.3 (g) riferito alle app usate dagli inserzionisti per gestire le campagne di advertising. Non è obbligatorio l’uso degli acquisti in-app, se le app non visualizzano inserzioni. Tuttavia, in caso di “social media boost” (post potenziati con pubblicità) è obbligatorio l’uso del sistema di pagamento di Apple.
È evidente che le novità sono state introdotte per aumentare i profitti derivanti dalle commissioni. L’imposizione del sistema di pagamento proprietario è vietato dal Digital Markets Act, approvato definitivamente a fine luglio, che entrerà in vigore dal 1 novembre 2022 e sarà applicabile dal 3 maggio 2023.