Amazon presenta il robot con il tatto, si chiama Vulcan

Amazon presenta il robot con il tatto, si chiama Vulcan

Amazon ha introdotto Vulcan, un robot per i magazzini dotato di AI e sensori tattili, che gli consentono di manipolare gli oggetti.
Amazon presenta il robot con il tatto, si chiama Vulcan
Amazon ha introdotto Vulcan, un robot per i magazzini dotato di AI e sensori tattili, che gli consentono di manipolare gli oggetti.

Immaginiamo un robot capace di distinguere oggetti diversi e di capire come interagire con loro. È esattamente ciò che fa Vulcan, la nuova creatura di Amazon presentata oggi a Dortmund, in Germania. Un robot con “il senso del tatto“, come lo definisce l’azienda stessa.

Vulcan, il robot di Amazon che sa “toccare”

Vulcan si unisce agli oltre 750.000 robot già impiegati da Amazon nei suoi centri logistici dal 2013. Ma a differenza dei suoi “colleghi”, Vulcan sa fare qualcosa in più: può aggiungere o rimuovere singoli oggetti dai pod, i contenitori quadrati usati per stoccare la merce nei magazzini Amazon. Una mansione finora poco adatta ai robot, che richiedeva la precisione di una mano umana.

Come ci riesce? Grazie a un braccio dotato di telecamera e ventosa. Il software di Vulcan analizza le immagini per individuare gli oggetti e decidere come afferrarli al meglio. Poi entra in azione la ventosa, che li “pesca” delicatamente. Vulcan sa gestire circa il 75% degli articoli presenti nei magazzini Amazon, più o meno alla stessa velocità di un lavoratore umano. Ma sa anche riconoscere quando un oggetto è troppo ostico per lui e in quel caso chiede aiuto a un operatore in carne e ossa.

Vulcan non è un sostituto, ma un aiutante

Amazon ci tiene a sottolineare che Vulcan non è pensato per rimpiazzare i lavoratori umani, ma per affiancarli e rendere il loro lavoro più semplice. “La combinazione di umani e robot offre risultati migliori di quanto ciascuno possa fare da solo“, afferma Aaron Parness, direttore di scienze applicate di Amazon.

In arrivo negli USA e in Europa

I robot Vulcan saranno dispiegati nei centri logistici di Amazon negli Stati Uniti e in Europa nel corso dei prossimi anni. Un passo avanti nella sfida dell’azienda per rendere la sua catena di approvvigionamento sempre più efficiente e veloce. Ma anche un modo per alleggerire il carico di lavoro dei suoi dipendenti, spesso al centro di polemiche per le condizioni di lavoro nei magazzini.

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Pubblicato il
7 mag 2025
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