Dopo PureVPN, IPVanish, Atlas VPN, NordVPN, hide.me, Private Internet Access, Surfshark e Express VPN è il turno di Proton VPN. L’azienda svizzera ha comunicato che spegnerà tutti i server in India per garantire la privacy degli utenti. Sarà possibile però sfruttare la tecnologia Smart Routing per avere un indirizzo IP indiano.
Anche Proton VPN lascia l’India
Tutte le principali VPN hanno lasciato l’India a causa delle nuove regole imposte dal governo. I provider dovevano adeguarsi entro il 27 giugno, ma il CERT-In (Indian Computer Emergency Response Team) ha successivamente deciso di posticipare la scadenza al 25 settembre. All’elenco si aggiunge ora Proton VPN, una delle soluzioni migliori in termine di privacy. L’azienda svizzera ha avviato lo spegnimento dei server posizionati in India.
Ciò significa che gli utenti non potranno più scegliere i server nella VPN. Sarà possibile però sfruttare la tecnologia Smart Routing. Alcune posizioni geografiche, indicate con l’icona di un mappamondo, permettono di ottenere un indirizzo IP diverso da quello in cui si trovano i server. Nel caso dell’India, scegliendo i server posizionati a Singapore si avrà un indirizzo IP indiano.
Proton VPN non vuole rispettare una legge per la sorveglianza di massa, quindi continuerà a garantire una connessione privata e senza tracciamento delle attività online (politica no-log).
Le nuove regole obbligano i provider a conservare numerosi dati degli utenti per cinque anni: nome, indirizzo di residenza, email, numero di telefono, indirizzo IP usato per la registrazione, indirizzo IP usato per la connessione, data e ora della connessione, tutti gli indirizzi IP forniti ad ogni utente e motivo per cui si utilizza la VPN.