La vulnerabilità di Android che permette di bypassare i controlli di sicurezza sulle firme crittografiche delle app è di quelle importanti, talmente importante che piuttosto che attendere la distribuzione di aggiornamenti ufficiali da parte dei carrier gli utenti sono invitati a usare soluzioni di terze parti per bloccare i possibili tentativi di attacco.
La falla nota come della “Master Key” di Android – anche se non in realtà c’è nessuna compromissione di alcuna chiave crittografica – permette a un malintenzionato di camuffare il proprio codice malevolo all’interno di un pacchetto .apk mascherato come una app legittima, con un baco nella gestione dei file compressi nel pacchetto (in sostanza un archivio .zip con diversa estensione) grazie a quale è possibile inserire un software nocivo dotandolo dello stesso nome di quello legittimo: Android verificherà la firma (autentica) del file originale ma estrarrà e installerà il malware.
Google ha già provveduto ad aggiornare Android chiudendo il buco, ma ora il compito di rilasciare update di sicurezza spetterà ai singoli produttori OEM di terminali compatibili. L’alternativa è installare ReKey , una applicazione gratuita progettata con lo scopo di inibire i potenziali attacchi basati su una vulnerabilità che dovrebbe riguardare la quasi totalità di gadget Android disponibili in commercio.
ReKey prende il controllo delle routine fallate e provvede ad avvertire l’utente ogniqualvolta venga individuato il tentativo di installare file malevoli, e oltre al baco già noto in precedenza l’utility è in grado di neutralizzare anche nuovi attacchi basati sullo stesso meccanismo.
Ricercatori cinesi hanno infatti scovato l’ennesimo problema nella gestione dei meccanismi di autenticazione sicura delle app su Android, anche se in questo caso l’obiettivo è il file di classi .dex contenuto nei pacchetti APK. Il problema riguarda solo i file .dex di dimensioni inferiori ai 64 Kilobyte, ed è stato già corretto da una patch apposita per la versione base di Android.
Alfonso Maruccia
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Due cose
Innanzi tutto si vede che la percentuale di musica pirata è scesa drammaticamente, mentre film e serie TV no. Questo è chiaro visto che esistono alternative gratis o a basso costo come spotify.Seconda cosa, come mai non fanno vedere di quanto sono aumentate le vendite di CD e di altri metodi legali di distribuzione? Forse perché non mostrerebbero l'equazione tanto sbandierata pirateria = mancato guadagno, meno pirateria = più guadagno?FrancescoRe: Due cose
- Scritto da: Francesco> Innanzi tutto si vede che la percentuale di> musica pirata è scesa drammaticamente, mentre> film e serie TV no. Questo è chiaro visto che> esistono alternative gratis o a basso costo come> spotify.> Infatti la TV è spesso a pagamento....> Seconda cosa, come mai non fanno vedere di quanto> sono aumentate le vendite di CD e di altri metodi> legali di distribuzione? Forse perché non> mostrerebbero l'equazione tanto sbandierata> pirateria = mancato guadagno, meno pirateria => più> guadagno?Veramente delle statistiche le hanno messe, hanno anche messo un link http://musically.com/2013/07/11/streaming-still-storming-as-norwegian-music-sales-rise-17-year-on-year/E questo dimostra proprio quello che dicono le major: meno pirateria uguale a più incassi, certo, non con un rapporto di uno a uno, ma come vedi qualcosa in più raccattano.zuperRe: Due cose
- Scritto da: zuper> - Scritto da: Francesco> > Innanzi tutto si vede che la percentuale di> > musica pirata è scesa drammaticamente, mentre> > film e serie TV no. Questo è chiaro visto che> > esistono alternative gratis o a basso costo> come> > spotify.> > > > Infatti la TV è spesso a pagamento....> > > Seconda cosa, come mai non fanno vedere di> quanto> > sono aumentate le vendite di CD e di altri> metodi> > legali di distribuzione? Forse perché non> > mostrerebbero l'equazione tanto sbandierata> > pirateria = mancato guadagno, meno pirateria> => > più> > guadagno?> > Veramente delle statistiche le hanno messe, hanno> anche messo un link> http://musically.com/2013/07/11/streaming-still-st> > E questo dimostra proprio quello che dicono le> major: meno pirateria uguale a più incassi,> certo, non con un rapporto di uno a uno, ma come> vedi qualcosa in più> raccattano.No, dimostra ben altro.Dimostra che la gente vuole la comodita' di fruizione.Da quando la distribuzione legale di musica sposa la comodita' di fruizione la gente non ha piu' bisogno di scaricare brani altrove.panda rossaRe: Due cose
> > No, dimostra ben altro.> Dimostra che la gente vuole la comodita' di> fruizione.> Da quando la distribuzione legale di musica sposa> la comodita' di fruizione la gente non ha piu'> bisogno di scaricare brani> altrove.E' vero in parte, se così fosse la pirateria sparirebbe, invece è solo diminuita.zuperRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: Gracchus Babeuf> > Onestà vorrebbe che ogni volta che vengono dati> alla stampa questo dati, si aggiungesse anche:> "sono stime spannometriche, basate su> pettegolezzi e su inferenze assolutamente non> verificabili"......messe in giro a bella posta da quelle lobby che vorrebbero con questa scusa pacchiana imporre una censura preventiva e imposta senza passare attraverso un organo giudiziario indipendente.panda rossaRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: panda rossa> > Onestà vorrebbe che ogni volta che vengono> dati> > alla stampa questo dati, si aggiungesse> anche:> > "sono stime spannometriche, basate su> > pettegolezzi e su inferenze assolutamente non> > verificabili"...> > ...messe in giro a bella posta da quelle lobby> che vorrebbero con questa scusa pacchiana imporre> una censura preventiva e imposta senza passare> attraverso un organo giudiziario> indipendente.In questo caso specifico, sembra di no, perché dicono che la pirateria in Norvegia è molto diminuita. Il grafico riportato da PI è preso da qui:http://www.aftenposten.no/kultur/Piratkopieringen-i-Norge-stuper-7254221.html#.UeexGqzlltRE si basa su un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione effettuato dalla Ipsos Media CT per conto della Norwako (in pratica la FIMI norvegese). Si può scaricare gratuitamente il PDF e leggerlo, a patto di conoscere il norvegese. ;-)Solo in tribunale si è obbligati a dire la verità; nei sondaggi, da che mondo è mondo, si può mentire...Gracchus BabeufRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: Gracchus Babeuf> Mi ricollego ad un commento lasciato poco fa, per> sottolineare che i dati relativi allo> scaricamento di brani o di film mancano> totalmente di rilevanza statistica. In parole> povere: sono numeri campati per> aria.> E quindi i famosi studi che grazie alla pirateria le vendite aumentano sono fesserie. Anzi, che proprio quelli che più scaricano sono poi i maggiori consumatori paganti.Grazie per avercelo ricordato.zuperRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: zuper> > Mi ricollego ad un commento lasciato poco> fa,> per> > sottolineare che i dati relativi allo> > scaricamento di brani o di film mancano> > totalmente di rilevanza statistica. In parole> > povere: sono numeri campati per> > aria.> > > > E quindi i famosi studi che grazie alla pirateria> le vendite aumentano sono fesserie. Sono fesserie, per il semplice motivo che non si poteva sapere a priori se la vendita di film sarebbe aumentata nel corrispettivo periodo se internet per il grande pubblico non fosse mai esistita. Né si poteva sapere di quanto sarebbe aumentata. Aumenti nel numero degli spettatori e degli acquirenti di videocassette si sono presentati anche in passato.Non sono fesserie nel senso che lo intendi tu, e cioè con un "quindi" di mezzo: infatti non c'è un rapporto di causa-effetto. Sono due variabili, meglio, due fesserie indipendenti. :-)Gracchus BabeufRe: Mi ricollego ad un precedente
> > Sono fesserie, per il semplice motivo che non si> poteva sapere a priori se la vendita di film> sarebbe aumentata nel corrispettivo periodo se> internet per il grande pubblico non fosse mai> esistita. Né si poteva sapere di quanto sarebbe> aumentata. Aumenti nel numero degli spettatori e> degli acquirenti di videocassette si sono> presentati anche in> passato.> Sono d'accordo> Non sono fesserie nel senso che lo intendi tu, e> cioè con un "quindi" di mezzo: infatti non c'è un> rapporto di causa-effetto. Sono due variabili,> meglio, due fesserie indipendenti.> :-)Hai ragionezuperRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: zuper> - Scritto da: Gracchus Babeuf> > Mi ricollego ad un commento lasciato poco> fa,> per> > sottolineare che i dati relativi allo> > scaricamento di brani o di film mancano> > totalmente di rilevanza statistica. In parole> > povere: sono numeri campati per> > aria.> > > > E quindi i famosi studi che grazie alla pirateria> le vendite aumentano sono fesserie. No.Basta uno solo che dica: "Io questo artista l'ho conosciuto perche' l'ho scaricato e dopo ho comprato tutti i suoi dischi." per affermare che le vendite aumentano grazie alla pirateria.> Anzi, che> proprio quelli che più scaricano sono poi i> maggiori consumatori> paganti.> Grazie per avercelo ricordato.Considerando che i biglietti dei concerti sono sempre esauriti, direi proprio di si.panda rossaRe: Mi ricollego ad un precedente
> No.> Basta uno solo che dica: "Io questo artista l'ho> conosciuto perche' l'ho scaricato e dopo ho> comprato tutti i suoi dischi." per affermare che> le vendite aumentano grazie alla> pirateria.Ha valore tanto quanto quelli che dichiarano che non comprano nulla (o poco e comunque meno rispetto al passato) visto che scaricano.> > Considerando che i biglietti dei concerti sono> sempre esauriti, direi proprio di> si.Quelli che vanno ai concerti sono spesso e volentieri i fans che hanno comprato originale, ristampa, dvd del concerto ecc ecc.zuperRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: zuper> > No.> > Basta uno solo che dica: "Io questo artista> l'ho> > conosciuto perche' l'ho scaricato e dopo ho> > comprato tutti i suoi dischi." per affermare> che> > le vendite aumentano grazie alla> > pirateria.> > Ha valore tanto quanto quelli che dichiarano che> non comprano nulla (o poco e comunque meno> rispetto al passato) visto che> scaricano.Quelli che non comprano nulla non comprano nulla COMUNQUE.Gli altri invece dedicano sempre un budget e quello spendono.Non spenderebbero di piu' e non spendono di meno.> > Considerando che i biglietti dei concerti> sono> > sempre esauriti, direi proprio di> > si.> > Quelli che vanno ai concerti sono spesso e> volentieri i fans che hanno comprato originale,> ristampa, dvd del concerto ecc> ecc.E quanti di quei fans hanno conosciuto quegli artisti grazie alla pirateria?Hai il coraggio di dire zero?panda rossaRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: zuper> > No.> > Basta uno solo che dica: "Io questo artista> l'ho> > conosciuto perche' l'ho scaricato e dopo ho> > comprato tutti i suoi dischi." per affermare> che> > le vendite aumentano grazie alla> > pirateria.> > Ha valore tanto quanto quelli che dichiarano che> non comprano nulla (o poco e comunque meno> rispetto al passato) visto che> scaricano.> > > > > > Considerando che i biglietti dei concerti> sono> > sempre esauriti, direi proprio di> > si.> > Quelli che vanno ai concerti sono spesso e> volentieri i fans che hanno comprato originale,> ristampa, dvd del concerto ecc> ecc."originale"?(rotfl)(rotfl)vuoi dire "copia commerciale" vero?Esistono 4 tipi di copie:1) Le copie commerciali2) le copie vendute irregolarmente3) le copie gratis4) le copie libereL'"originale" quando esiste è analogico ... non è in vendita... se è digitale invece ogni copia è "originale" pure quella.Cominciamo a chiamare le cose col loro nome!Quanto a "quelli che vanno ai concerti" (cominciamo pure li a dire come stanno le cose) sono gli stessi che scaricano sia gratis che non e che (in ogni caso) si fanno le loro collezioni "personali" di pezzi da ascoltare sul telefonino.Questa gente è tranquillamente "accalappiabile" tramite una politica non vampiresca di prezzi e eliminando ogni forma di DRM che gli impedisca di trasferirsi la roba dove gli pare... (in caso contrario giustamente si rivolgono alle copie gratis e senza DRM).Ci sono i "gonzi" che ascoltano le XXXXXzze e i tormentoni del momento che non sono certo la maggioranza anche se ascoltano i "brani più venduti" perchè al di là del fatto che siano molto più concentrati sul "singolo brano" del momento complessivamente (guardare i dati di vendita prima di sparare cretinate) sono in termini complessivi (totale) delle vendite comarabili alla categoria precedente... (quelli dei concerti)Infine ci sono gli "irrecuperabili" ovvero quelli che ascoltano il keith jarret che non trovi più e lo hanno ridigitalizzato dal vinile e roba simile e anche quelli che ascoltano pure la propria musica autoprodotta e autocomposta direttamente in digitale...Se uno comincia apprendere atto che le cose stanno così e ci ragiona con un approccio innovativo dal punto di vista del modello di business magari si salva altrimenti conviene che vada a fare il kebabbaro!tucumcariRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: panda rossa> Considerando che i biglietti dei concerti sono> sempre esauriti, direi proprio di> si.Per quello non ne hai mai comprati? :DastroRe: Mi ricollego ad un precedente
- Scritto da: astro> - Scritto da: panda rossa> > Considerando che i biglietti dei concerti> sono> > sempre esauriti, direi proprio di> > si.> Per quello non ne hai mai comprati? :DA te che cosa cambia.Se sono esauriti sono esauriti.panda rossaAnni...
E' da anni che continuo a dire che la pirateria non si vince con la repressione...Hanno iniziato a concentrarsi sull'offerta, e guarda un pò... sta funzionando! XDAndreabontRe: Anni...
- Scritto da: Andreabont> E' da anni che continuo a dire che la pirateria> non si vince con la> repressione...> > Hanno iniziato a concentrarsi sull'offerta, e> guarda un pò... sta funzionando!> XDSta funzionando nel senso che la gente usa questi servizi. Da un punto di vista imprenditoriale, è difficile dire se funzionerà anche in futuro, al punto da tenere in piedi il servizio.Sui commenti di PI la questione è già stata affrontata: ci si chiedeva se lo svedese Spotify sarebbe sopravvissuto ad ogni crisi, oppure se avesse fatto la fine di questi servizi:1-800-MUSIC-NOWMperiaOD2Ruckus NetworkSony ConnectVirgin DigitalTutti falliti, oppure chiusi da un giorno all'altro. Ho preso l'elenco qui, perché non li avevo mai sentiti nominare:http://top-topics.thefullwiki.org/Defunct_online_music_storesAnche in Italia, ricordo bene il caso Vitaminic, che ha chiuso dopo 13 anni:http://www.lastampa.it/2012/02/20/blogs/digita-musica/chiude-vitaminic-protagonista-di-due-stagioni-web-xXHlHDtq5mRWpyNvcQqO1H/pagina.htmlNessuno ha la sfera di cristallo, quindi nessuno può sapere se Spotify farà quella fine oppure no. I precedenti non sono rassicuranti, questo è un fatto. :|Gracchus BabeufRe: Anni...
- Scritto da: Gracchus Babeuf> - Scritto da: Andreabont> > > E' da anni che continuo a dire che la> pirateria> > non si vince con la> > repressione...> > > > Hanno iniziato a concentrarsi sull'offerta, e> > guarda un pò... sta funzionando!> > XD> > Sta funzionando nel senso che la gente usa questi> servizi.Se la gente non li usasse vorrebbe dire che preferiscono piratare.Ma siccome li usa...> Da un punto di vista imprenditoriale, è> difficile dire se funzionerà anche in futuro, al> punto da tenere in piedi il> servizio.Da un punto di vista imprenditoriale, il sistema della attuale filiera, coi parassiti intermediari che vengono nei forum per giustificare la loro presenza, e' un sistema gia' morto. > Sui commenti di PI la questione è già stata> affrontata: ci si chiedeva se lo svedese Spotify> sarebbe sopravvissuto ad ogni crisi, oppure se> avesse fatto la fine di questi> servizi:> > 1-800-MUSIC-NOW> Mperia> OD2> Ruckus Network> Sony Connect> Virgin Digital> > Tutti falliti, oppure chiusi da un giorno> all'altro.Quanto e' stata determinante la lobby degli intermediari parassiti che si sono visti scavalcare nella distribuzione?> Ho preso l'elenco qui, perché non li avevo mai> sentiti> nominare:> > http://top-topics.thefullwiki.org/Defunct_online_m> > Anche in Italia, ricordo bene il caso Vitaminic,> che ha chiuso dopo 13> anni:Tredici anni di attivita' e' un buon periodo. > http://www.lastampa.it/2012/02/20/blogs/digita-mus> > Nessuno ha la sfera di cristallo, quindi nessuno> può sapere se Spotify farà quella fine oppure no.> I precedenti non sono rassicuranti, questo è un> fatto.> :|I precedenti sono i seguenti:maniscalchi - fallitivenditori di ghiaccio - fallitisviluppo foto - fallitivideotecari - fallitiTu puoi anche sognare che il mondo torni indietro, ma questo non ti salvera' dal fallimento.panda rossaRe: Anni...
- Scritto da: panda rossa> > Sta funzionando nel senso che la gente usa> questi> > servizi.> > Se la gente non li usasse vorrebbe dire che> preferiscono> piratare.> Ma siccome li usa...Parli proprio tu che non perdi occasione per scagliarti contro gli utonti su Punto Informatico!Andiamo, banalmente una parte di utenti di PC non sa come si fa a scaricare canzoni o film pirata!> > Da un punto di vista imprenditoriale, è> > difficile dire se funzionerà anche in> futuro,> al> > punto da tenere in piedi il> > servizio.> > Da un punto di vista imprenditoriale, il sistema> della attuale filiera, coi parassiti intermediari> che vengono nei forum per giustificare la loro> presenza, e' un sistema gia'> morto.Nella fase attuale è vivo e vegeto. E sistemi come Spotify devono tenerlo ben presente, perché dimenticare di pagare i diritti anche a uno solo di loro significa incorrere in cause milionarie e chiudere.Poi magari chiudono anche gli altri, la cosa magari ti consolerà moralmente. Ma prima chiude Spotify. > > Sui commenti di PI la questione è già stata> > affrontata: ci si chiedeva se lo svedese> Spotify> > sarebbe sopravvissuto ad ogni crisi, oppure> se> > avesse fatto la fine di questi> > servizi:> > > > 1-800-MUSIC-NOW> > Mperia> > OD2> > Ruckus Network> > Sony Connect> > Virgin Digital> > > > Tutti falliti, oppure chiusi da un giorno> > all'altro.> > Quanto e' stata determinante la lobby degli> intermediari parassiti che si sono visti> scavalcare nella> distribuzione?Panda Rossa, dei motivi a me non frega nulla. Esamino i nudi fatti, che hanno il grave difetto, per chi come te vive di fantasie, di non poter essere modificati.> > Anche in Italia, ricordo bene il caso> Vitaminic,> > che ha chiuso dopo 13> > anni:> > Tredici anni di attivita' e' un buon periodo.Be', sì. Ha tenuto duro. Però nessuno apre un servizio, investendoci dei bei soldini, se sa che fallirà dopo 13 anni, ti pare? Con la sua creatura un imprenditore vorrebbe campare tutta la vita. > I precedenti sono i seguenti:> > maniscalchi - falliti> venditori di ghiaccio - falliti> sviluppo foto - falliti> videotecari - fallitiTolto che questa è una fallacia logica, perché non è detto che se una professione nel passato è sparita, debba sparire anche quella che non piace a te!Ma detto questo, non è nemmeno vero: sono tutte attività esistenti, ma ridotte al settore di nicchia, che significa al settore hobby. Basta guardare nelle pagine gialle, non farmi perdere tempo a cercare i link per ognuno di loro.Se vuoi un esempio di attività definitivamente uscita dal panorama dei lavori per cui si viene pagati: l'insegnante di stenografia delle superiori.La materia in sé non é più insegnata, se non a livello di materia facoltativa. Gli insegnanti che avevano quella qualifica ed erano di ruolo nella scuola pubblica, ora hanno come qualifica "trattamento testi": in pratica insegnano a usare i gestionali del computer. > Tu puoi anche sognare che il mondo torni> indietro, ma questo non ti salvera' dal> fallimento.Quanto a sogni ad occhi aperti, qui il monopolio lo hai tu. Ogni commento contiene almeno una sparata da ricovero.Gracchus BabeufLa conferma di ciò che già si sa
Il motivo per cui la pirateria farebbe "bene" alle vendite è un altro: permette l'acXXXXX a contenuti (e la loro pubblicità o diffusione) tra persone che acquistano pochissimo e vogliono comprare solo cose per cui ne valga la pena, o che non acquisterebbero affatto (pubblico con impatto sulle vendite zero). I dati indicano che la pirateria si riduce in presenza di alternative pronte all'uso e ,soprattutto, di costo inferiore.L' arma per distruggere la pirateria è proprio l'abbassamento del prezzo, una cosa che alle varie società di diritto d'autore fa venire l'orticaria.Queste società a "difesa del diritto d'autore" (si legge: difesa del loro stesso profitto) inorridiscono al pensiero di dover fare il prezzo sulla base della domanda per intercettare il maggior numero possibile di clienti paganti, cosa che succede per qualunque altro bene di consumo.Se possibile invece, i prezzi vanno aumentando e inoltre si adottano politiche sempre più lesive del consumatore pagante: pensate al prezzo del biglietto di un cinema, di un brano o un film con protezioni o vincoli di licenza tali da poter essere utilizzato solo su un numero ristretto di dispositivi, di un videogioco venduto attorno ai 50 (più di 1/10 della console stessa), pieno di artifici per la protezione (una volta acquistato REGOLARMENTE) e di solito mai completo (grazie alla necessità di avere abbonamenti per sfruttarne tutte le caratteristiche o la bellissima moda dei DLC che altro non è che la vendita di un titolo a puntate).Invece di avvantaggiare il consumatore, lo si munge perché è l'unico ancora disposto a pagare un simile prezzo per quel contenuto.Ora pensate invece a quanto si è recuperato grazie a spotify, hulu, le offerte steam e alla libertà di fruizione del contenuto (invece di stracciargli i cosiddetti con i DRM) a chi ha regolarmente acquistato.A mio parere, la lotta alla pirateria è solo un modo per poter permettere alle già note società di raggiungere il loro obiettivo: imporre un prezzo che non incontra la domanda e di chiamarsi fuori dalle regole di mercato.Uovo di ColomboRe: La conferma di ciò che già si sa
- Scritto da: Uovo di Colombo> Il motivo per cui la pirateria farebbe "bene"> alle vendite è un altro: permette l'acXXXXX a> contenuti (e la loro pubblicità o diffusione) tra> persone che acquistano pochissimo e vogliono> comprare solo cose per cui ne valga la pena, o> che non acquisterebbero affatto (pubblico con> impatto sulle vendite zero).> > I dati indicano che la pirateria si riduce in> presenza di alternative pronte all'uso e> ,soprattutto, di costo> inferiore.> L' arma per distruggere la pirateria è proprio> l'abbassamento del prezzo, una cosa che alle> varie società di diritto d'autore fa venire> l'orticaria.> Queste società a "difesa del diritto d'autore"> (si legge: difesa del loro stesso profitto)> inorridiscono al pensiero di dover fare il prezzo> sulla base della domanda per intercettare il> maggior numero possibile di clienti paganti, cosa> che succede per qualunque altro bene di> consumo.> Se possibile invece, i prezzi vanno aumentando e> inoltre si adottano politiche sempre più lesive> del consumatore pagante: pensate al prezzo del> biglietto di un cinema, di un brano o un film con> protezioni o vincoli di licenza tali da poter> essere utilizzato solo su un numero ristretto di> dispositivi, di un videogioco venduto attorno ai> 50 (più di 1/10 della console stessa), pieno di> artifici per la protezione (una volta acquistato> REGOLARMENTE) e di solito mai completo (grazie> alla necessità di avere abbonamenti per> sfruttarne tutte le caratteristiche o la> bellissima moda dei DLC che altro non è che la> vendita di un titolo a> puntate).> Invece di avvantaggiare il consumatore, lo si> munge perché è l'unico ancora disposto a pagare> un simile prezzo per quel> contenuto.> Ora pensate invece a quanto si è recuperato> grazie a spotify, hulu, le offerte steam e alla> libertà di fruizione del contenuto (invece di> stracciargli i cosiddetti con i DRM) a chi ha> regolarmente> acquistato.> A mio parere, la lotta alla pirateria è solo un> modo per poter permettere alle già note società> di raggiungere il loro obiettivo: imporre un> prezzo che non incontra la domanda e di chiamarsi> fuori dalle regole di> mercato.Sono d'accordo con tutto a parte che con il discorso del prezzo dei videogiochi: quanto dovrebbe costare secondo te un prodotto che ti darà dalle 20 alle 60 ore di svago?50 o 60 euro sono tanti per i casual gamers che fanno un errato acquisto e giocano due ore, ma per un appassionato che scegli con cognizione di causa a mio avviso il prezzo è onesto. Ovvio che dipende anche dalla qualità del prodotto, io parlo di giochi fatti bene, al di là dei gusti personali.Se ci pensi una serata di poche ore al pub o in discoteca ti potrebbe costare poco meno di un videogiocozuperRe: La conferma di ciò che già si sa
- Scritto da: zuper> > Sono d'accordo con tutto a parte che con il> discorso del prezzo dei videogiochi: quanto> dovrebbe costare secondo te un prodotto che ti> darà dalle 20 alle 60 ore di> svago?9.90 - disco in scatola cartonata con manuale cartaceo.> 50 o 60 euro sono tanti per i casual gamers che> fanno un errato acquisto e giocano due ore, ma> per un appassionato che scegli con cognizione di> causa a mio avviso il prezzo è onesto.A mio avviso no.Sono copie.Stampare copie non costa niente.Quindi abbassino i prezzi e vadano a puntare sulla quantita'.> Ovvio che> dipende anche dalla qualità del prodotto, io> parlo di giochi fatti bene, al di là dei gusti> personali.Parliamo solo di giochi fatti bene.Gli altri non rientrano nella categoria dei giochi.> Se ci pensi una serata di poche ore al pub o in> discoteca ti potrebbe costare poco meno di un> videogiocoNon credo proprio, visto che per far girare il tuo videogioco, ho dovuto anticipare le spese di hardware.La serata in discoteca non necessita di un investimento preliminare.panda rossaRe: La conferma di ciò che già si sa
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: zuper> > > Se ci pensi una serata di poche ore al pub o> in> > discoteca ti potrebbe costare poco meno di un> > videogioco> > Non credo proprio, visto che per far girare il> tuo videogioco, ho dovuto anticipare le spese di> hardware.> La serata in discoteca non necessita di un> investimento> preliminare.tuo no, di qualcun altro siastroRe: La conferma di ciò che già si sa
> > 9.90 - disco in scatola cartonata con manuale> cartaceo.> Anche io li prendo quasi tutti così, ma non sono nuove uscite.> > 50 o 60 euro sono tanti per i casual gamers> che> > fanno un errato acquisto e giocano due ore,> ma> > per un appassionato che scegli con> cognizione> di> > causa a mio avviso il prezzo è onesto.> > A mio avviso no.> Sono copie.> Stampare copie non costa niente.> Quindi abbassino i prezzi e vadano a puntare> sulla> quantita'.> Possiamo disquisire finchè vuoi, quando l'imprenditore sarai tu potrai fare così, gli altri decidono la politica che vogliono. La Rockstar ad esempio ha sempre fatto prezzi più bassi rispetto alla media, almeno per PC. Il discorso copie non c'entra, non conta quante ne fai a costo zero, conta quante ne vendi per rientrare dal tuo investimento, il resto è guadagno. > > > Se ci pensi una serata di poche ore al pub o> in> > discoteca ti potrebbe costare poco meno di un> > videogioco> > Non credo proprio, visto che per far girare il> tuo videogioco, ho dovuto anticipare le spese di> hardware.> La serata in discoteca non necessita di un> investimento> preliminare.I vestiti? la macchina? il barbiere? il profumo?Tutto ha un investimento iniziale.zuperRe: La conferma di ciò che già si sa
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: La conferma di ciò che già si sa
- Scritto da: unaDuraLezione> - Scritto da: zuper> > > Sono d'accordo con tutto a parte che con il> > discorso del prezzo dei videogiochi> > Riguardo ai videogiochi non si è mai visto un> periodo favorevole come questo.> > Mai come oggi è possibile giocare tanto, con> qualità e spendendo poco o> nulla.> Non starò ad argomentare e a ripetermi, perlerò> dei lati negativi (ampiamente evitabili> semplicemente> informandosi).> > -c'è chi usa DRM che non mi garantisce la> rigiocabilità fra 1 anno, 5 anni, 10 anni: se> serve un account per portare i giochi su un nuovo> device, nel momento in cui i server vengono> spenti, la vita del gioco è legata alla vita del> mio vecchio device. Al contrario oggi posso> giocare a tutti i titoli di SH fallite negli anni> 80 semplicemente inserendo la cartuccia in una> console presa usata su ebay (se la tua non> funziona> più).> > -il discorso dei DLC: in pratica ti vendono> giochi incompleti o comunque di durata inferiore> e sta a te decidere se acquistare le 'espansioni'> che un tempo sarebbero state parte del gioco sin> dal primo> giorno.> > -alcune politiche freemium: ok, voler monetizzare> 'a volontà dell'utente', ma mi sono trovato di> fronte a politiche freemium imbarazzanti. Ho un> giochino che ho calcolato mi costerebbe *50> centesimi al minuto* se dovessi usare l'acquisto> in> app.> Se questo è normale... torniamo pure ai cabinati> arcade con la gettoniera, almeno lì quando> diventavi bravo ci passavi una mezz'ora (o anche> 48 ore se eri 'asian> level')> > Comunque informandosi (offerte, app che diventano> gratuite in certi giorni, ... ) è possibile> giocare a titoli buoni gratis (su GOG regalavano> torchlight che non è buono, è> ottimo).> quanto ai titoli di prima categoria basta> resistere all'hype ed aspettare che arrivnio in> offerta.> > C'è anche il discorso del 'noleggio in digital> delivering' che non è> male.> Col PSN di Sony paghi 50 euro all'anno (ma puoi> fare anche due mesi) e, durante la durata del tuo> abbonamento, giochi a parecchi titoli di prima> categoria (certo non usciti ieri). Per chi inizia> e finisce i giochi senza rimetterci le mani e non> pè un collezionista è una proposta> vantaggiosissima.> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 18 luglio 2013 15.45> --------------------------------------------------Sono d'accordo con te su tutto, io ho solo detto che un titolo buono, che ti dura dalle 20 alle 60 ore senza contare eventuali ore on-line ecc, puoi anche prenderlo a 50/60 euro, il prezzo mi sembra onesto nel complesso. Questo non toglie, come dici tu, che si possa risparmiare o avere roba gratis e in offerta, io per primo non compro mai le ultime uscite tanto per dirti.zuperRe: La conferma di ciò che già si sa
Dovrebbe costare abbastanza per permettere di ricavare un guadagno alla società/autore che lo produce (ovvio), ma anche abbastanza poco da spingere un futuro utente a pagare anche avendo in alternativa la possibilità di far provvedere il Mulo.Vale sia per i giochi che per tutti gli altri contenuti multimediali.Tu compreresti lo stesso (e anche di più) se il prezzo calasse di 15, 20 o addirittura 25%. E lo comprerebbero però anche molte più persone.IMO in quel modo, si ridurrebbe la pirateria degli utenti più casual, che acquistano una manciata di contenuti multimediali l'anno perché hanno un budget più ridotto.Resterebbe la pirateria per quelli che, in mancanza d'altro, non comprerebbero comunque, ma che per questo, è ininfluente per il mercato.Le svendite si avrebbero comunque, magari più tardi, e si venderebbero però più copie a prezzi pieni e vicine all'uscita (a volte ha benefici proprio per l'utente: pensa ai giochi che sviluppano più utenza subito come community di modders o anche al play online, con server più numerosi, vari, pieni da subito e non di casual gamer).Sto sempre più dubitando della centralità del consumatore, per quanto riguarda il contenuto multimediale. Mi sento più spesso una pecora da tosare.Uovo di ColomboRe: La conferma di ciò che già si sa
50/60 euro sono un vero e proprio furto legalizzato, se poi mettiamo che certi titoloni da tripla A, poi e un festival di Glitch e bug fatti per via di uno sviluppo fatto sempre al risparmio.Poi se ci mettiamo gli abusi di un sistema di DLC sempre più massiccio, sinceramente quelle sono una presa per il XXXX.Sg@bbioRe: La conferma di ciò che già si sa
- Scritto da: zuper> Sono d'accordo con tutto a parte che con il> discorso del prezzo dei videogiochi: quanto> dovrebbe costare secondo te un prodotto che ti> darà dalle 20 alle 60 ore di> svago?Su Steam quando applicano gli sconti conoscono la risposta: dai 15 ai 30 euro al massimo per un titolo tripla A uscito da poco. Questa estate ho potuto prendere di tutto per quella cifra. Per fare un esempio Tomb Raider costava 12.50 euro, BioShock Infinite mi sembra di averlo pagato 25 euro. Per fortuna ormai la distribuzione digitale per i videogame ha preso velocità... sono due anni che non compro un videogame su DVD ROM. Gli sconti e le promozioni saranno sempre più la norma perché in base alla frequenza delle promozioni che ho osservato ho la sensazione che, con questo genere di modello di business, 20-30 euro a copia siano già un importo largamente sufficiente per spuntare lauti ricavi anche in caso di investimenti milionari.> 50 o 60 euro sono tanti per i casual gamers che> fanno un errato acquisto e giocano due ore, ma> per un appassionato che scegli con cognizione di> causa a mio avviso il prezzo è onesto. Ovvio che> dipende anche dalla qualità del prodotto, io> parlo di giochi fatti bene, al di là dei gusti> personali.> Se ci pensi una serata di poche ore al pub o in> discoteca ti potrebbe costare poco meno di un> videogiocoLuke1Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 17 07 2013
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