Apple ha dato un taglio netto alle app che non rispettano le nuove regole del DSA. In particolare, sono state rimosse tutte le app che non hanno fornito informazioni di contatto complete, come indirizzo, numero di telefono e email degli sviluppatori.
Apple fa piazza pulita nell’App Store europeo: via le app senza contatti
Il Digital Services Act, entrato in vigore nell’Unione Europea, impone agli sviluppatori di dichiarare il loro “status di trader” per poter pubblicare nuove app o aggiornamenti sullo store europeo. Perciò chi vuole fare affari sull’App Store deve uscire allo scoperto e dire chiaramente chi è e come contattarlo.
Secondo Appfigures, sono state disattivate ben 135.000 app dall’App Store europeo nelle ultime 30 ore. Una vera e propria ecatombe, che colpisce soprattutto i piccoli sviluppatori e gli indie, quelli che magari non fanno app per lavoro e preferiscono mantenere un certo riserbo sulla propria identità.
Fino ad ora, molti sviluppatori si limitavano a fornire un indirizzo email per il supporto clienti e il feedback. Spesso, questi contatti rimandavano a siti web o a form online, senza rivelare troppo di chi ci fosse dietro l’app. Ora, invece, il DSA impone di mostrare un indirizzo fisico e un numero di telefono, oltre all’email. E poco importa se l’app è a pagamento, gratuita con pubblicità o semplicemente legata a un’attività professionale. Se genera introiti, rientra nella definizione di “trader” e questo è quanto.
Di fronte a questa svolta epocale, gli sviluppatori più piccoli hanno dovuto ingegnarsi per trovare un modo di rispettare la legge senza rinunciare alla propria privacy. C’è chi si è appoggiato a spazi di coworking, uffici virtuali o caselle postali per avere un indirizzo da dichiarare. Altri hanno optato per numeri di telefono virtuali, evitando di divulgare il proprio contatto personale sullo store pubblico.
Le nuove informazioni in bella vista
Ora, quando si visita la pagina di un’app sull’App Store europeo, si trova una nuova sezione dedicata allo “status di trader” dello sviluppatore. Lì, ben in evidenza sotto i dettagli come la classificazione per età e le lingue supportate, compaiono indirizzo, telefono ed email di chi ha pubblicato l’app. Una trasparenza che fa sicuramente bene al mercato, un po’ meno a chi fa app per passione o per arrotondare.