Donald Trump ha comunicato che firmerà un nuovo ordine esecutivo per prorogare la scadenza di altri 75 giorni in attesa dell’accordo sulla vendita di TikTok. In seguito alle rassicurazioni della Procuratrice Generale Pam Biondi, Apple ha deciso di mantenere l’app sullo store. Anche Google non ha rimosso l’app dal Play Store.
Apple e Google rischiano sanzioni
In base al precedente ordine esecutivo, l’accordo per la vendita di TikTok USA doveva essere sottoscritto entro il 5 aprile. La scadenza non è stata rispettata perché non è stata trovata l’intesa con ByteDance e il governo cinese. Quasi certamente c’è stata una frenata dovuta all’introduzione dei nuovi dazi (+34% per le importazioni dalla Cina negli Stati Uniti).
Un ordine esecutivo non può scavalcare una legge approvata dal Congresso (a maggioranza repubblicana), ma nessuno ha osato contestare il Presidente. Il secondo ordine esecutivo non è stato ancora firmato (Trump era in Florida a giocare a golf), quindi Apple e Google avrebbero dovuto rimuovere l’app di TikTok dai rispettivi store.
Secondo Bloomberg e Appleinsider, le due aziende hanno ricevuto una lettera di rassicurazioni da Pam Biondi. La Procuratrice Generale ha chiesto di rispettare l’ordine esecutivo di Trump (che ancora non esiste) e quindi di non rimuovere l’app dagli store.
In realtà, come hanno sottolineato alcuni senatori democratici, gli ordini esecutivi sono illegali. Solo una legge del Congresso può prorogare la scadenza. Apple e Google rischiano ugualmente pesanti sanzioni (fino a 850 miliardi di dollari). Considerato che la prescrizione è 5 anni, una futura amministrazione (diversa da quella di Trump) potrebbe chiedere il pagamento della multa.