Apple/ Un MacWorld col vento in poppa

Apple/ Un MacWorld col vento in poppa

di D. Galimberti. Non ha deluso le aspettative questo attesissimo e appena conclusosi MacWorld, una manifestazione che ha offerto molte novità, qualche sorpresa e qualche fiala di ottimismo in più
di D. Galimberti. Non ha deluso le aspettative questo attesissimo e appena conclusosi MacWorld, una manifestazione che ha offerto molte novità, qualche sorpresa e qualche fiala di ottimismo in più


San Francisco, ore 9:00 (18:00 in Italia). Al Moscone Center si apre uno dei MacWorld Expo piú attesi degli ultimi anni. Apple arriva a questo appuntamento in un momento molto delicato e le attese (nonché le speranze) dei Mac-user sono molte.

Jobs inizia il keynote parlando di MacOS X; il successo della public-beta è stato confermato da oltre 75.000 feedback, ai quali Apple ha dato sicuramente ascolto a giudicare dai cambiamenti apportati al nuovo sistema, cambiamenti che lo rendono ancora più efficiente oltre che più simile al “vecchio” MacOS (per esempio ritorna il menú-mela). Sotto questo fronte la conferma più importante è quella della data di uscita: MacOS X sarà in vendita dal 24 marzo a 129$ e preinstallato su tutte le nuove macchine a partire da luglio. Ora che la data è certa gli sviluppatori si daranno da fare per “carbonizzare” il loro software, perlomeno entro l’estate, quando MacOS X sará ufficialmente il sistema principale di Apple. Nessun cenno invece su MacOS 9.1 (probabilmente l’ultimo aggiornamento del MacOS classico) anche se, proprio contestualmente all’expo, l’aggiornamento ha fatto la sua comparsa sui server della Apple.Altra notizia attesissima: il G4 si spinge a 733 MHz. Personalmente speravo in un 800 MHz, ma già così non ci si può lamentare: praticamente c’è stato un incremento di clock del 50%… speriamo di continuare per questa strada… Oltre al clock elevato, i nuovi processori G4 sono dotati di ben 4 unità Altivec e sono montati su una nuova scheda madre (la UMA2) sensibilmente più prestante della precedente, grazie anche allo slot AGP 4x e ai nuovi chip grafici di nVidia.

Accantonate, almeno per il momento, le macchine bi-processore (opzione rimasta disponibile solo nella versione 533) probabilmente anche a causa del basso numero di G4 ad alta frequenza che attualmente può assicurare Motorola. In ogni caso le nuove macchine hanno una potenza tale da entusiasmare più che positivamente anche il rappresentante di Maya, il noto software per la grafica tridimensionale; in un test viene infatti dimostrato che una versione beta di Maya, funzionante su una versione beta di MacOS X, gira più velocemente (e non di poco) su un G4 a 733 MHz che su un Pentium 4 a 1,5 GHz.

Ma le novità sul fronte hardware non si fermano qui. Se i nuovi desktop G4 presentano molte novitá tecniche e nessuna estetica, lo stesso non si può dire del nuovissimo PowerBook, nome in codice Titanium. Dal punto di vista tecnico non presenta grossi cambiamenti: la scheda madre è la stessa del modello precedente, sulla quale è però montato un più potente G4. Titanium però si distingue da qualsiasi altro portatile grazie al suo look. Il case è completamente in titanio, leggerissimo e sottilissimo, mentre la batteria, grazie al basso consumo del PPC, ha un’autonomia dichiarata di ben 5 ore. Quello che colpisce di più però è sicuramente lo schermo: un 15″ dall’inedito formato di 3:2, via di mezzo tra il classico 4:3 e l’affascinante 16:9. La scelta, a mio avviso, è molto azzeccata: la vivibilità è sicuramente migliorata, l’ingombro è minore rispetto ad un 15″ classico e le proporzioni (contrariamente a quello che sarebbe successo con un 16:9) rimangono adatte per una macchina portatile.

Per quel che riguarda invece il software, Apple ha presentato due nuovi prodotti: iTunes e iDVD. Il primo è un “regalo” fatto da Apple a tutti i suoi utenti: si tratta di un’applicazione per realizzare, catalogare ed ascoltare gli MP3, per realizzare CD audio e per ascoltare le radio che trasmettono via Internet. Per introdurre l’altra grande novità software ci riallacciamo invece per un momento al nuovo hardware presentato. Tutti i nuovi G4 non hanno un normale lettore CD-ROM ma un masterizzatore riscrivibile CD-RW, mentre la macchina al top della gamma ha addirittura un DVD-R/CD-RW, ovvero un masterizzatore di DVD. E sono proprio gli acquirenti di questa macchina che avranno in omaggio iDVD, un’applicazione pensata per creare in maniera semplice e veloce i propri DVD. Con questa soluzione Apple chiude il cerchio della produzione video: ora potrete realizzare i vostri filmati con una qualunque telecamera digitale, montarli con iMovie (o Final Cut se siete professionisti), e creare un DVD video con iDVD (o DVD Studio Pro se volete un risultato più professionale, con diverse inquadrature multi-angolo o altre caratteristiche particolari). Queste sono, in sintesi, le principali novità introdotte da Apple che meritano qualche commento.


La reazione del pubblico presente al keynote è stata entusiastica ma non esaltante come in altre precedenti occasioni. Probabilmente era necessario ragionare a freddo per comprendere appieno le scelte effettuate da SteveJobs. La stessa reazione la hanno avuta i mercati azionari, visto che solo dopo un paio di giorni di indecisione il titolo AAPL ha cominciato a risalire in maniera decisa. Se infatti esaminiamo accuratamente i prodotti presentati, le conclusioni non possono che essere positive. Con “soli” 3.500$ possiamo avere a disposizione una stazione completa per il DVD authoring. La cifra non è delle più basse, ma non stiamo certamente parlando di una macchina consumer: ci stiamo riferendo al top della gamma, la nuova ammiraglia di casa Apple. Inoltre con questo prodotto Apple entra di prepotenza in un settore in forte espansione, un settore in cui altri prodotti simili hanno un costo decisamente superiore: un masterizzatore di DVD come quello montato sul G4-733 costerebbe da solo 5.000$, e a questo prezzo andrebbero aggiunti i costi di computer e software. Anche il nuovo Titanium ha rapporto prezzo/prestazioni tale da far addirittura ipotizzare a qualcuno che Apple lo produca in perdita: non troverete sul mercato altri portatili così leggeri e con uno schermo così ampio ad un prezzo inferiore.

Cosa ci riserva il futuro? La fiera di Tokio è vicina e i G4 sono “volati” a 733 MHz; se aggiungiamo che le scorte di iMac stanno finendo e che il PPC-G3, in termini di clock, poteva superare il fratello maggiore già da tempo, i conti sono presto fatti. A fine febbraio molto probabilmente vedremo delle nuove versioni delle macchine consumer, magari rivisitate anche nel design. E’ possibile ipotizzare dei nuovi iMac con processori G3 da 600, 650, e 700 MHz, con possibilità, su alcuni modelli, di avere un masterizzatore. Anche gli iBook potrebbero essere rivisti; i modelli attuali sono relativamente nuovi, essendo stati presentati all’Apple Expo parigino, ma visto il notevole upgrade del nuovo PowerBook non sono da escludere a priori delle variazioni anche su questa linea. Qualche indecisione invece sul Cube, visto che a San Francisco non si è accennato a nessun cambiamento e Tokio potrebbe non essere il luogo adatto a una sua rivisitazione. E’ probabile che il Cube mantenga i prezzi scontati del periodo natalizio e si collochi finalmente nella giusta fascia di mercato, a metà strada tra iMac e G4, con processori più potenti dei G3 ma di clock inferiore rispetto alle macchine professionali.

Così facendo Apple darebbe un forte segnale di buona salute: in tre mesi avrebbe presentato nuove macchine professionali (S.Francisco – 9 Gennaio), nuove macchine consumer (Tokio, fine febbraio) e il nuovo sistema operativo (24 marzo). Il tutto condito da un nutrito numero di nuove alleanze, sia sul fronte hardware che su quello software, e una buona accoglienza del pubblico: se è infatti vero che il 2001 sarà l’anno dei computer portatili, il fascino di Titanium con AQUA attirerà sicuramente molte persone. In definitiva Apple ha fatto il primo passo nella giusta direzione, iniziando bene il nuovo millennio; il futuro non potrà che essere positivo se anche gli altri passi saranno nella stessa direzione, e soprattutto se Motorola, finalmente, rispetterà il piano di sviluppo del nuovo G4.

Domenico Galimberti

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Pubblicato il
14 gen 2001
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