Il giro di vite annunciato a fine giugno nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority nei confronti di Binance (comunicazione ufficiale), che di fatto ne impedisce l’attività nel paese, non è rimasto senza conseguenze. Oggi il gruppo Barclays ha iniziato a rendere noto ai suoi clienti l’impossibilità di trasferire ulteriori fondi dalle carte di credito e di debito controllate verso l’exchange.
Stop al trading su Binance per i clienti Barclays
Di fatto, la banca britannica impedisce ai correntisti che l’hanno scelta di destinare i risparmi alla compravendita delle criptovalute attraverso la piattaforma. I movimenti saranno invece permessi in direzione opposta, in entrata. Riportiamo di seguito in forma tradotta l’avviso, che sta rimbalzando anche sulle bacheche dei social, condiviso dai diretti interessati.
Siccome quest’anno hai effettuato un pagamento a Binance, vogliamo farti sapere che stiamo fermando i trasferimenti a loro favore eseguiti mediante carta di credito o debito, fino a nuovo avviso. È per tenere il tuo denaro al sicuro. Per ulteriori informazioni, cerca online “FCA Binance”. Siamo dispiaciuti per qualsiasi eventuale disservizio provocato. Il tuo team di Barclays.
Today’s message from #Barclays Bank #Binance @cz_binance pic.twitter.com/h06P2rnH8q
— Meta-Noor (@bitcoin2282) July 5, 2021
Le autorità di Giappone, Canada e Thailandia si sono mosse nelle ultime settimane al fine di introdurre limitazioni al business di Binance. Non un exchange qualunque, ma il più importante al mondo in termini di capitale gestito, con un’offerta concentrata su criptovalute come Bitcoin ed Ethereum che presto si arricchirà anche di un marketplace per gli NFT (Non-Fungible Token).
Restando in tema di big della finanza e crypto, nei giorni scorsi il gruppo UBS ha messo in guardia i suoi clienti a proposito dei rischi legati al trading con questo tipo di asset. Il motivo? Proprio gli interventi a livello legislativo che in diverse parti del mondo stanno in qualche modo ostacolandone la circolazione, per ragioni che vanno dalla volontà di tutelare i risparmiatori ai dubbi sollevati in termini di sostenibilità per le operazioni di mining.