Energia pulita per il mining di Bitcoin: a che punto siamo?

Bitcoin mining ed energia pulita: a che punto siamo?

Oltre la metà dell'energia assorbita per il mining di Bitcoin proviene ora da fonti rinnovabili: forte incremento tra il 2020 e il 2021.
Bitcoin mining ed energia pulita: a che punto siamo?
Oltre la metà dell'energia assorbita per il mining di Bitcoin proviene ora da fonti rinnovabili: forte incremento tra il 2020 e il 2021.

Secondo uno studio continuamente aggiornato dall’Università di Cambridge, la rete decentralizzata su cui poggia Bitcoin assorbe ogni anno 117,7 TWh. Un quantitativo enorme di energia destinata al mining della criptovaluta. È più di quanto necessario per soddisfare il fabbisogno di un paese come l’Olanda (111,0 TWh) e poco meno di quanto consumato dall’Argentina (121,8 TWh). La buona notizia è che ora proviene in gran parte da fonti rinnovabili.

Crypto e sostenibilità: l’energia pulita per il mining di Bitcoin

Ad affermarlo è un report appena pubblicato da CryptoMonday, basandosi sui dati forniti da BMC. Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta del Bitcoin Mining Council, realtà fondata lo scorso anno con l’obiettivo dichiarato di contrastare la disinformazione sul tema. Nel grafico qui sotto emerge in modo evidente come il quantitativo di energia pulita assorbita per alimentare l’algoritmo Proof-of-Work sia cresciuto di oltre 20 punti percentuali tra il 2020 e il 2021. È passato dal 36,8% al 58,4% in soli dodici mesi.

L'utilizzo di energia pulita per il mining di Bitcoin nel 2020 e nel 2021

È bene precisare che le cifre vanno interpretate con il beneficio del dubbio. Per la sua stessa natura decentralizzata e distribuita, la rete di Bitcoin (così come quella delle altre criptovalute) e le dinamiche che la interessano si prestano a interpretazioni. Lo stesso BMC fornisce dati differenti in merito al consumo annuo rispetto a quelli dell’Università di Cambridge citati in apertura, stimandolo in 247 TWh, oltre il doppio e pari allo 0,16% dell’intera produzione globale.

Sul tema sono intervenute di recente anche Environmental Working Group e Greenpeace USA, dipingendo un quadro ben diverso e puntando il dito contro una tecnologia ritenuta tutt’altro che sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale.

Per il trading delle crypto puoi affidarti all’exchange Binance che di recente ha ottenuto l’iscrizione nel Registro per gli Operatori in Valuta Virtuale gestito da OAM (Organismo Agenti e Mediatori). In questo modo, la piattaforma garantisce la piena conformità alle leggi vigenti nel nostro paese.

Fonte: CryptoMonday
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Pubblicato il
17 giu 2022
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