Il Canone Rai sta facendo discutere in questi ultimi giorni. Complice anche il Festival di Sanremo che è diventato l’occasione per alcune critiche aspre sulla gestione della radiotelevisione pubblica italiana. È ormai risaputo che questa tassa è la più odiata dagli italiani. Perciò sul suo futuro si sta discutendo ampiamente.
Il Governo Meloni ha fatto sapere che la prima modifica sull’abbonamento radiotelevisivo italiano si concretizzerà con l’arrivo del nuovo anno. Infatti, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto sapere che l’Esecutivo è al lavoro per togliere il Canone Rai dalla bolletta della luce:
Quest’anno mi sono preso la responsabilità enorme di lasciarlo, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto. Ma diventa chiaro che dalla bolletta il Canone Rai dovrà uscire, e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento.
Ovviamente questa decisione porterà a conseguenze che, stando alle ultime voci in materia, potrebbero spingere verso un’abolizione totale o una riduzione dell’importo da pagare. Scopriamo insieme chi sta spingendo verso un addio definitivo o uno sconto da pagare e come lo sta facendo.
Canone Rai: urge una riflessione seria sul ruolo del servizio pubblico
Le recenti polemiche, accese dagli eventi che si sono succeduti sul palco dell’Ariston, in occasione del Festival di Sanremo 2023, spingono verso una urgente riflessione sul ruolo del servizio pubblico. Secondo il Viceministro Matteo Salvini il Canone Rai, così com’è, non va bene e merita una modifica:
Ci sarà da fare una riflessione sul canone, su quello che costa la Rai, su certi superstipendi e sugli agenti esterni. Questo non vuol dire che il canone Rai in bolletta vada bene così, che la Rai funzioni così e che gli stipendi milionari debbano proseguire. Una profonda riflessione sul ruolo del servizio pubblico e sul fatto che gli italiani debbano continuare a pagarlo, va fatta.
Ancora non è chiaro cosa il nuovo Governo Meloni abbia in mente di fare con questa tassa. Resta però chiaro che molti italiani non amano il Canone TV e che i recenti aumenti con il caro vita stanno rendendo ancora più pesanti questi 90 euro l’anno da versare obbligatoriamente per la detenzione di un apparecchio televisivo anche se non si guarda la Rai.