Santa Clara (USA) – A pochi giorni dal rilascio , da parte di AMD, del Duron a 1 GHz, Intel suona la carica anche sulla fascia delle CPU a basso costo sfornando tre nuovi Celeron a 1,1 GHz, 1 GHz e 950 MHz.
Con questa mossa termina l’inseguimento, sul mercato delle CPU a basso costo, del colosso di Santa Clara su AMD: almeno per quanto riguarda il numero di megahertz, visto che sul campo delle prestazioni reali il Duron sembra avere pur sempre qualche cavallo in più rispetto ad un Celeron di pari frequenza.
Questo aumento di clock serve ad Intel non soltanto per colmare il gap che si era venuto a creare ormai da tempo con il Duron, ma anche per riequilibrare la sua offerta in rapporto ai ritmi di uscita sfoggiati con il Pentium 4, recentemente spintosi a 2 GHz. Tutto ciò anche alla luce del fatto che entro la fine dell’anno Intel conta di mandare in pensione il Pentium III desktop per focalizzarsi, con questo suo vecchio cavallo di battaglia, unicamente sul mercato dei notebook.
Che Intel abbia fortemente accelerato la corsa del Celeron lo dimostra il fatto che, soltanto all’inizio dello scorso mese, il rilascio di un modello a 1 GHz era atteso addirittura per l’inizio del 2002.
Il prezzo di listino dei nuovi Celeron è di 103$ per la versione a 1,1 GHz, 89$ per quello a 1 GHz e 74$ per il 950 MHz. I chip hanno un front-side bus di 100 MHz, 128 KB di cache L2 e 32 KB di cache L1.
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Mi pareva strano...
Ecco qui l'ennesimo esempio di come i prodotti della Micro$oft lascino a desiderare. Per non parlare dei CLSID (Class Identifier) uno strano sistema che permette di nascondere la vera estensione dei files e che è stato responsabiledella diffusione del virus "I love you" e di tutte le sue varianti, tutti i dettagli qui:http://www.lcdn.it/clsid.shtmlAnonimoRe: Mi pareva strano...
Beh, credo tu stia proclamando uno stereotipo un pò troppo di moda...Qualsiasi software scritto da un essere umano è aggirabile da un altro essere umano.Sia che sia stato scritto da Micro$oft, sia da qualcun'altro.E' solo questione di tempo.E, come ogni regola che si rispetti, c'è pure l'eccezzione che la conferma: l'algoritmo di cifratura del PGP...'IaoAnonimoRe: Mi pareva strano...
> E, come ogni regola che si rispetti, c'è> pure l'eccezzione che la conferma:> l'algoritmo di cifratura del PGP... ... e tutti gli altri che si basano sulla non esistenza di un algoritmo per scomporre, in tempi umani, in fattori primi un numero grande a piacere.Se volete diventare ricchi e famosi, questa è una delle strade possibili ;o)AnonimoRe: Mi pareva strano...
- Scritto da: GT> Ecco qui l'ennesimo esempio di come i> prodotti della Micro$oft lascino a> desiderare. Per non parlare dei CLSID (Class> Identifier) uno strano sistema che permette> di nascondere la vera estensione dei files e> che è stato responsabile> della diffusione del virus "I love you" e di> tutte le sue varianti, tutti i dettagli qui:> > http://www.lcdn.it/clsid.shtml> aridaie co sta storia dei CLSID....stai in fissa eh???la ripassi ogni volta che puoi....A parte la tua propaganda, anche l'e-book di Adobe e' stato cracckato e da tempo.E c'e' un tizio in carcere per questo.Non esistono sistemi di criptazione non a chiave pubblica che possano considerarsi sicuri.E gli altri sono sicuri solo perche' ancora non si e' trovata una via pratica per violarli, non perche' siano teoricamente invulnerabili.CiaoAnonimoOS --
Beh, MS potrebbe fare così: rilasciarlo sotto licenza BSD (sappiamo tutti quanto la amino...) aspettare un paio di mesi che venga migliorato dalla comunità e poi rilasciarne una versione nuova.Anonimogli ebook interessano tanto?
Ma poi gli ebook che tanto dovrebbero essere protetti sono così fondamentali ed interessano tanti sì? Non bastano i libri "freeware" di liber liber e i soliti manualeti html? CIAO, MarcoAnonimoRe: gli ebook interessano tanto?
> Ma poi gli ebook che tanto dovrebbero essere> protetti sono così fondamentali ed> interessano tanti sì? Non bastano i libri> "freeware" di liber liber e i soliti> manualeti html? CIAO, Marcoc'era addirittura un paradosso sollevato dagli e-book di adobe, che avevano pubblicato 'alice in wonderland' ormai libero da royalties perche' e' scaduto il diritto di copyright, ma sotto copyright adobe perche' distribuito in formato e-book.Pensa un po'....quindi ognuno potrebbe copiarlo, ma se lo prendessi in formato e-book, questo diritto ti verrebbe negato.CiaoAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 3 set 2001Ti potrebbe interessare