Com’era stato preannunciato, Google sta disattivando definitivamente su Chrome l’estensione uBlock Origin, che serve a bloccare gli annunci pubblicitari. Si tratta di una conseguenza della migrazione del browser alla nuova specifica delle estensioni Manifest V3, cosa che ha ovviamente effetto anche su altre estensioni.
Chrome: addio a uBlock Origin
Secondo il colosso di Mountain View, il nuovo standard mira a migliorare la privacy e la sicurezza, ma di contro rimuove una funzione su cui alcune estensioni di blocco degli annunci si basavano per entrare in azione.
Numerosi utenti stanno segnalando su Reddit e su X che il navigatore di casa Google sta rimuovendo estensioni obsolete. In Chrome, infatti, compare una finestra di notifica sotto la scheda delle estensioni sulla barra delle applicazioni del browser, con un messaggio che incoraggia a sbarazzarsi del componente aggiuntivo interessato, dicendo che è stato disattivato e che non è più supportato. Sono disponibili due pulsanti che consentono agli utenti di eliminare o gestire rapidamente le proprie estensioni.
Da tenere presente che la rimozione graduale di uBlock Origin sui browser basati su Chromium è iniziata a ottobre dello scorso anno, ma ha cominciato ad avere un impatto significativo solo nelle ultime settimane.
Gli utenti che sfruttano uBlock Origin possono valutare di passare a uBlock Origin Lite, che ha capacità più limitate rispetto al suo predecessore a causa, appunto, delle restrizioni di blocco degli annunci di Manifest V3.
Da notare che Chrome non è l’unico browser coinvolto nell’implementazione di Manifest V3. Anche altri navigatori che si basano su Chromium, come Edge di Microsoft, stanno perdendo il supporto a Manifest V2.