Chrome Privacy Sandbox, antitrust UK avvia indagine

Chrome Privacy Sandbox, antitrust UK avvia indagine

L'autorità antitrust del Regno Unito ha avviato un'indagine per verificare se il blocco dei cookie di terze parti in Chrome danneggi la concorrenza.
Chrome Privacy Sandbox, antitrust UK avvia indagine
L'autorità antitrust del Regno Unito ha avviato un'indagine per verificare se il blocco dei cookie di terze parti in Chrome danneggi la concorrenza.

L’iniziativa Privacy Sandbox prevede varie modifiche a Chrome che renderanno più privata la navigazione, riducendo l’invio dei dati degli utenti agli inserzionisti. Ma la novità che verrà introdotta nel 2022, ovvero il blocco dei cookie di terze parti, viene considerata anticoncorrenziale dalla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, per cui è stata avviata un’indagine.

L’autorità vuole verificare se il blocco dei cookie di terze parti in Chrome potrebbe incrementare i profitti di Google nell’advertising ai danni della concorrenza. L’indagine è stata avviata dopo la richiesta di un gruppo di aziende che vogliono impedire l’applicazione della Privacy Sandbox.

I cookie di terze parti sono utilizzati per visualizzare inserzioni pubblicitarie personalizzate. Ma in alcuni casi sono sfruttati per tracciare la navigazione degli utenti, violando la loro privacy. Pertanto Google ha deciso di bloccarli e sostituirli con nuovi tool che permetteranno agli inserzionisti di mostrare annunci pertinenti senza raccogliere dati legati ai singoli utenti.

La CMA crede tuttavia che la novità potrebbe avere un impatto negativo sui profitti degli inserzionisti, ridurre la concorrenza e rinforzare il potere di Google nel settore dell’advertising, considerando anche il monopolio di Chrome nel mercato dei browser. In pratica, l’autorità vede un possibile abuso della posizione dominante da parte dell’azienda di Mountain View.

L’indagine è appena iniziata, quindi ci vorrà tempo per conoscere i risultati. La CMA ha intanto avviato un dialogo con Google per comprendere meglio la Privacy Sandbox. Un portavoce di Google ha rilasciato il seguente comunicato:

La creazione di un web più privato, tenendo conto anche degli editori e degli inserzionisti che supportano una Internet libera e aperta, richiede che l’industria apporti importanti cambiamenti al modo in cui funziona la pubblicità digitale. Privacy Sandbox è stata un’iniziativa aperta sin dall’inizio e accogliamo con favore il coinvolgimento della CMA mentre lavoriamo per sviluppare nuove proposte per sostenere un web supportato da pubblicità senza cookie di terze parti.

Fonte: CMA
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Pubblicato il
11 gen 2021
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