Anthropic ha attivato la funzione di conversazione vocale per la sua app mobile Claude. Gli utenti possono ora parlare direttamente con l’intelligenza artificiale e ricevere risposte audio, proprio come farebbero con un vero assistente.
Il servizio, ancora in fase beta, verrà distribuito gradualmente nelle prossime settimane, ma solo in inglese (almeno per ora). Al momento funziona con il modello Claude Sonnet 4 e offre cinque voci diverse tra cui scegliere.
Come funziona la modalità vocale sull’app di Claude
Durante le chat vocali, Claude mostra i punti chiave della discussione direttamente sullo schermo mentre parla. Gli utenti possono passare dalla modalità testo a quella vocale in qualsiasi momento, e alla fine di ogni conversazione ricevono una trascrizione completa con un riassunto. La funzione gestisce anche documenti e immagini durante le conversazioni, permettendo di discutere contenuti complessi senza dover digitare.
We're rolling out voice mode in beta on mobile.
Try starting a voice conversation and asking Claude to summarize your calendar or search your docs. pic.twitter.com/xVo5VHiCEb
— Anthropic (@AnthropicAI) May 27, 2025
Ogni chat vocale consuma una parte dei crediti mensili messi a disposizione dall’app. Se si usa Claude con un piano gratuito, si ha un numero limitato di interazioni al mese. Gli utenti free possono aspettarsi di fare circa 20-30 conversazioni vocali al mese prima di raggiungere il limite. Chi ha un abbonamento a pagamento può collegare Google Workspace per accedere a Gmail e Calendario di Google durante le chat vocali. L’integrazione con Google Docs rimane riservata ai piani Enterprise.
La modalità vocale rende l’interazione con l’AI più naturale
Anthropic entra in un mercato già affollato. OpenAI offre conversazioni vocali con ChatGPT, Google ha lanciato Gemini Live e xAI propone Voice Mode per Grok. Tutte queste soluzioni puntano a rendere l’interazione con l’intelligenza artificiale più naturale e immediata.
Mike Krieger, responsabile prodotto di Anthropic, aveva anticipato lo sviluppo di queste funzionalità in un’intervista al Financial Times a marzo. L’azienda aveva discusso possibili collaborazioni con Amazon (suo principale investitore) e con ElevenLabs, specializzata in tecnologie vocali per l’AI, ma non è chiaro quali accordi siano stati stretti.