Come usare ChatGPT Tasks per apprendere e ricordare meglio

Come usare ChatGPT Tasks per apprendere e ricordare meglio

ChatGPT Tasks permette di creare un piano di studio con promemoria e quiz generati dall'AI, per migliorare l'apprendimento attivo.
Come usare ChatGPT Tasks per apprendere e ricordare meglio
ChatGPT Tasks permette di creare un piano di studio con promemoria e quiz generati dall'AI, per migliorare l'apprendimento attivo.

Quante volte sarà capitato di studiare per ore, per poi ritrovarti con un pugno di mosche in mano? Si dà fuoco ai libri, ci si impegni al massimo, ma quando poi si tratta di ricordare ciò che si è imparato… il nulla cosmico. Ma ci sono due buone notizie.

Dimenticare rapidamente ciò che si studia è un problema molto più comune di quanto si pensi. L’altra buona notizia è che esiste una soluzione: la ripetizione dilazionata. È una tecnica che aiuta a consolidare le informazioni nella memoria a lungo termine. E con ChatGPT Tasks, si può applicarla in modo semplice ed efficace.

ChatGPT Tasks

Che cos’è

Ma cos’è esattamente ChatGPT Tasks? È una nuova funzione che permette di trasformare le conversazioni in compiti concreti, con tanto di promemoria e scadenze. Niente più mille app diverse, niente più post-it attaccati ovunque. Con ChatGPT Tasks, si ha tutto ciò che serve per organizzare lo studio direttamente nella chat.

ChatGPT Tasks è disponibile nei piani Plus, Pro e Teams. Purtroppo non permette di aggiungere file come allegati, il che sarebbe stato utile per caricare direttamente in chat il materiale di studio. Inoltre, è ancora in beta, quindi bisogna aspettarsi qualche intoppo occasionale.

 

Come pianificare lo studio con ChatGPT Tasks

Per iniziare, basta aprire una nuova chat e selezionare dal menu a tendina il modello ChatGPT-4o con attività programmate. Oppure cliccare sull’icona del profilo e selezionare “Tasks“.

Fase 1: Dividere le materie in blocchi più facili da gestire

Chi pianifica bene è à metà dell’opera, quindi la prima cosa da fare è delineare gli obiettivi di studio e poi dividere la materia in bocconi digeribili. Niente più mattoni di 500 pagine da mandare giù tutti insieme. Con ChatGPT, ci si può focalizzare su un argomento alla volta, un capitolo alla volta, una lezione alla volta.

E se non si sa da dove iniziare, basta chiedere aiuto a ChatGPT con un prompt ispirato al principio di Pareto, del tipo: “Elenca il 20% degli argomenti di [materia] su cui dovrei dare priorità.” E voilà, si otterrà subito una lista dei temi più succosi da affrontare.

Fase 2: Caricare gli appunti (o scatta una foto)

Per trasformare ChatGPT in un vero e proprio assistente di studio, bisogna condividere con lui gli argomenti o gli appunti su cui si vuole lavorare. In questo modo, si possono porre domande, chiedere spiegazioni o generare quiz basati sul materiale caricato.

Si possono caricare i file direttamente dal proprio dispositivo, importandoli da Google Drive o Microsoft OneDrive. Tutti i documenti che si aggiungono saranno raccolti e organizzati nella sezione “Project files”. Se invece gli appunti sono scritti a mano su carta, nessun problema! Basta scattare una foto con l’app di ChatGPT sullo smartphone, e lasciare che il riconoscimento della scrittura faccia il suo lavoro.

Fase 3: Studia con l’AI

Ora viene il bello: studiare con ChatGPT. Qui ci si può sbizzarrire con diverse tattiche, secondo i propri tuoi obiettivi e lo stile di apprendimento. Si preferisce un riassunto degli argomenti più complessi? Basta chiedere a ChatGPT di condensare le informazioni in punti chiave. Si vuole approfondire un tema specifico? È sufficiente fare domande mirate e lasciare che il tutor guidi nella ricerca. E se si vuole mettere alla prova la propria memoria? Beh, non resta che farsi interrogare senza pietà!

Per ottenere il massimo da ChatGPT, bisogna imparare a comunicare con lui nel modo giusto. Usare prompt chiari, specifici e ben strutturati. E per ottenere risposte migliori, la regola è sempre la stessa: dire al chatbot di OpenAI di immedesimarsi in un esperto della materia.

Come impostare ChatGPT Tasks per le notifiche di ripasso

Una volta che si ha il proprio piano di studio, è ora di metterlo in pratica. E qui entra in gioco ChatGPT Tasks con i suoi promemoria. Purtroppo, la funzione è ancora in beta e non permette di allegare materiale di studio ai promemoria. Quindi, si dovranno tenere gli appunti e i quiz in una conversazione separata e usare ChatGPT Tasks solo per i remind.

Ma c’è un trucchetto per aggirare il problema. Invece di impostare tutti i promemoria in una volta sola, basta andare passo passo. Si imposta il promemoria con la prima data, poi si apre l’attività (cliccando sui tre puntini verticali > Modifica) e si aggiungono le altre date in un nuovo prompt. Ad esempio: “Ricordami di ripassare i giorni della settimana in spagnolo il 7 marzo, il 9 marzo, il 13 marzo, il 20 marzo e il 1 aprile.

Così facendo, si avrà un sistema di ripetizione dilazionata su misura, senza dover ricorrere a mille app diverse. ChatGPT Tasks permette di ricevere notifiche push direttamente sull’app ChatGPT del cellulare e/o via email. Per scegliere dove riceverle basta a andare nelle Impostazioni > Notifiche e personalizzare le preferenze. Ad esempio: “Fammi fare pratica di grammatica spagnola ogni mattina alle 9.

Ma ChatGPT Tasks può essere più di un semplice servizio di promemoria, ma diventare un assistente per il microapprendimento. Come? Chiedendo di preparare aggiornamenti su un determinato argomento, basandosi su fonti affidabili. Ad esempio: “Ogni venerdì alle 17:00, fammi un riassunto delle principali novità nel settore dell’intelligenza artificiale, prendendo spunto da articoli di ricerca accademica e studi scientifici verificati.

Come generare quiz per il ripasso attivo

Dopo aver impostato i promemoria, è ora di passare all’azione. E quale modo migliore per fissare i concetti se non con un bel quiz? Con ChatGPT, creare quiz è facilissimo. Basta fornirgli il materiale di studio, chiedergli di generare domande e poi mettersi alla prova. E se si sbaglia, nessun problema, si può sempre chiedere al tutor virtuale di spiegare l’errore e di dare consigli per migliorare.

Ecco un prompt che si può usare per creare quiz su misura: “Sei un esperto di [materia di studio]. Crea un quiz su [argomento] con [numero] domande aperte. Chiedi spiegazioni dettagliate o la risoluzione di problemi per assicurarti che io abbia compreso bene. Dopo ogni risposta, dammi un feedback immediato e suggerisci come migliorare.

Da qui parte un ciclo di apprendimento personalizzato, strutturato in tre fasi:

  1. Valutazione iniziale: Dopo aver risposto alle domande del quiz, ChatGPT analizzerà le risposte e dirà quali sono gli errori o come si può migliorare.
  2. Apprendimento mirato: Sulla base degli errori fatti, il chatbot creerà nuove domande mirate a rafforzare i punti deboli. Può consigliare anche di rivedere alcuni concetti prima di riprovare.
  3. Ripetizione e consolidamento: Il quiz verrà ripetuto più volte, con domande sempre più mirate, fino a quando non si dimostrerà di aver compreso bene l’argomento. Una volta raggiunto un buon livello, ChatGPT può suggerire un ripasso finale per consolidare tutto ciò che si è imparato.

La memoria è un muscolo

Con o senza ChatGPT, i ripassi e i quiz regolari aiutano a ricordare più di quanto si dimentichi… La memoria è come un muscolo. Più si allena, più diventa forte. E con ChatGPT Tasks, allenare la memoria diventa quasi un divertimento.

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Pubblicato il
28 feb 2025
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