Commissione UE avvia indagine su AI Overview e AI Mode

Commissione UE avvia indagine su AI Overview e AI Mode

Google avrebbe danneggiato editori, concorrenti e creatori di contenuti con AI Overview, AI Mode e l'uso dei video pubblicati su YouTube.
Commissione UE avvia indagine su AI Overview e AI Mode
Google avrebbe danneggiato editori, concorrenti e creatori di contenuti con AI Overview, AI Mode e l'uso dei video pubblicati su YouTube.

La Commissione europea ha avviato un’indagine per verificare se Google ha violato le regole antitrust utilizzando i contenuti online per AI Overview e AI Mode, senza adeguato compenso agli editori. L’azienda di Mountain View avrebbe inoltre sfruttato i video su YouTube per addestrare i modelli AI. Pochi giorni fa è stata avviata un’indagine sui nuovi termini d’uso di WhatsApp che vietano l’integrazione dei chatbot AI di terze parti.

Uso dei contenuti senza compenso

Lo scopo dell’indagine è verificare se Google danneggia la concorrenza e gli sviluppatori AI di terze parti imponendo termini e condizioni ingiusti agli editori e ai creatori di contenuti. Le funzionalità sotto esame sono AI Overview e AI Mode, disponibili in Italia da marzo e ottobre 2025, rispettivamente.

Come è noto, molti editori hanno registrato un drastico calo delle visite ai siti e quindi dei guadagni, in quanto gli utenti leggono i riassunti nel motore di ricerca di Google e non accedono più alla fonte della notizia. A metà ottobre, la FIEG ha presentato un reclamo all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

La Commissione europea valuterà se AI Overview e AI Mode utilizzano i contenuti degli editori senza un adeguato compenso e senza offrire la possibilità di rifiutare tale uso. È possibile eventualmente bloccare l’accesso a Google Search, perdendo però tutto il traffico organico.

Analogamente, la Commissione europea sospetta che Google utilizzi i contenuti pubblicati su YouTube per l’addestramento dei modelli AI, senza un adeguato compenso e senza offrire la possibilità di rifiutare tale uso. Attualmente gli utenti che caricano video sulla piattaforma devono consentire a Google di accedere ai loro dati. Gli sviluppatori AI di terze parti non possono invece usare i video per lo stesso scopo.

Google avrebbe quindi abusato della sua posizione dominante per danneggiare editori e concorrenti, violando l’art. 102 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). L’azienda californiana rischia una sanzione fino al 10% delle entrate globali annuali.

Un portavoce di Google ha dichiarato che l’indagine potrebbe ostacolare l’innovazione in Europa. Il procedimento non prevede una scadenza. La durata dipende da vari fattori, tra cui la complessità del caso, il livello di collaborazione e il diritto alla difesa delle parti.

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Pubblicato il
9 dic 2025
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