Copilot di Microsoft: accesso gratuito al modello AI o3-mini-high

Copilot di Microsoft: accesso gratuito al modello AI o3-mini-high

Gli utenti di Microsoft Copilot ora hanno accesso gratuito e illimitato a o3-mini-high di OpenAI grazie alla funzione Think Deeper.
Copilot di Microsoft: accesso gratuito al modello AI o3-mini-high
Gli utenti di Microsoft Copilot ora hanno accesso gratuito e illimitato a o3-mini-high di OpenAI grazie alla funzione Think Deeper.

Microsoft ha fatto un regalo speciale ai suoi utenti. D’ora in poi, chi usa Copilot avrà accesso illimitato e gratuito a o3-mini-high, l’ultimo modello AI sviluppato da OpenAI.

Questo nuovo modello rappresenta un passo avanti rispetto al suo predecessore, o1. O3-mini-high unisce infatti l’intelligenza di o1 a una maggiore efficienza e velocità di elaborazione. Il risultato? Risposte più rapide e pertinenti alle domande degli utenti, senza compromessi sulla qualità.

Accesso gratis a o3-mini-high per gli utenti di Microsoft Copilot

Microsoft ha deciso di integrare o3-mini-high in Think Deeper, offrendo così a tutti gli utenti di Copilot un’AI paragonabile a quella di ChatGPT Pro, il tutto senza costi aggiuntivi.

Come promemoria, Microsoft ha introdotto Think Deeper, che sfruttava o1 di OpenAI, lo scorso anno per aiutare gli utenti a risolvere problemi complessi. All’inizio la funzione era riservata ai soli abbonati Pro. Think Deeper è poi diventata accessibile a tutti gratuitamente, seppur con alcuni limiti iniziali. Insieme a Think Deeper inoltre, Microsoft ha reso gratuito anche la funzione Voice, per chattare con l’assistente AI a voce.

Ma il feedback entusiasta degli utenti ha convinto Microsoft a fare un passo in più. Ha eliminato tutte le restrizioni e ora Think Deeper è disponibile per tutti senza alcun vincolo.

La sfida di Copilot: conquistare gli utenti di ChatGPT

Ma nonostante l’accesso gratuito a modelli AI avanzati, Copilot fatica ancora ad attirare utenti rispetto al rivale ChatGPT. Una situazione che ha spinto il gigante tech a ricorrere a tattiche promozionali aggressive su Bing, soprattutto quando si cercano assistenti AI concorrenti. Insomma, il classico fallo da frustrazione…

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Pubblicato il
7 mar 2025
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