Copilot Pro perde GPT Builder: addio ai GPTs

Copilot Pro perde GPT Builder: addio ai GPTs

Microsoft ha annunciato l'addio alla funzionalità GPT Builder, fino a oggi esclusiva riservata agli utenti con abbonamento Copilot Pro.
Copilot Pro perde GPT Builder: addio ai GPTs
Microsoft ha annunciato l'addio alla funzionalità GPT Builder, fino a oggi esclusiva riservata agli utenti con abbonamento Copilot Pro.

L’integrazione di GPT Builder in Copilot Pro è durata davvero poco: annunciata a inizio marzo, sta per essere abbandonata, ma solo per l’utenza consumer. La perdita di una funzionalità esclusiva renderà dunque l’abbonamento premium, proposto in Italia al prezzo mensile di 22 euro, meno allettante.

Via GPT Builder da Copilot Pro

Sulle pagine del supporto ufficiale si legge: Microsoft eliminerà la possibilità di creare GPTs a partire dal 10 luglio 2024 e rimuoverà tutti i GPTs (creati da Microsoft e dai clienti), insieme ai dati a loro associati, a partire dal 10 luglio 2024 e fino al 14 luglio 2024. Manca dunque un mese circa all’addio definitivo.

GPT Builder, lo ricordiamo, è la funzionalità introdotta per consentire di creare GPTs personalizzati, veri e propri agenti IA istruiti in modo da svolgere un compito specifico. Si tratta a tutti gli effetti di chatbot da interpellare per porre domande su un determinato argomento. La fase di addestramento può essere eseguita caricando i documenti e i contenuti ritenuti più opportuni.

Come anticipato in apertura, l’annuncio di oggi riguarda solo ed esclusivamente gli utenti consumer abbonati a Copilot Pro. Quelli con licenze commerciali ed enterprise non saranno interessati dal taglio.

Microsoft e le iniziative IA: trial and error

Quando deciso, conferma un volta di più l’approccio trial and error adottato da Microsoft (e dagli altri big del settore) in relazione alle iniziative legate all’intelligenza artificiale. Sta accadendo anche per Recall su Windows 11, ancor prima del debutto ufficiale.

In un ambito relativamente nuovo, l’obiettivo prioritario sembra essere quello di arrivare per primi, battendo la concorrenza sul tempo e presentando funzionalità e servizi ai quali appiccicare l’etichetta di innovazione, lanciandoli poi in una forma non definitiva. Gli utenti sono così coinvolti in quella che a tutti gli effetti costituisce una fase di test (in questo caso a pagamento), con l’azienda che si riserva infine la facoltà di decidere per l’eventuale abbandono, se i feedback raccolti non risultano in linea con le proprie aspettative.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
11 giu 2024
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