I numeri ufficiali dell’emergenza ci dicono che la stretta del coronavirus è arrivata a mettere a dura prova ormai tutto il mondo, Stati Uniti compresi. Lì Washington ha già reso nota l’intenzione di affrontare il problema anche ricorrendo all’aiuto dei partner dell’industria tecnologica. Nel fine settimana sono spuntate le testimonianze personali di come i numeri uno di Microsoft e Amazon stanno vivendo il problema.
I CEO di Microsoft e Amazon nell’emergenza COVID-19
Satya Nadella, in un’intervista concessa a The Seattle Times, si è detto personalmente preoccupato per la moglie e il figlio, quest’ultimo già affetto da alcuni gravi problemi di salute, consapevole di come la naturale evoluzione dell’epidemia (pandemia) porterà prima o poi qualcuno vicino alla famiglia a contrarre COVID-19. È questione statistica, come insegna l’esperienza già maturata in paesi come il nostro, fin qui tra i più colpiti a livello globale. Questo invece un estratto in forma tradotta dal messaggio inviato agli oltre 140.000 dipendenti Microsoft distribuiti nel mondo.
Siamo in un territorio inesplorato. Molto è ignoto e so quanto sia inquietante e incerto … Sono preoccupato per la salute e la sicurezza della mia famiglia, dei miei colleghi e amici. Mia moglie e io siamo preoccupati per i genitori anziani che si trovano lontani, in India. Vedo le difficoltà della nostra comunità locale, così come nel mondo, le strade e i ristoranti vuoti, pensando a quando il nostro tessuto sociale verrà ristabilito.
Legittime preoccupazioni di un uomo, ancor prima che di un CEO. Perché il coronavirus è democratico, non chiede biglietti da visita, anche se la disponibilità o indisponibilità di mezzi utili a farvi fronte può comunque rivelarsi determinante.
Sulla questione è intervenuto nei giorni scorsi anche Jeff Bezos, uno che di certo i mezzi li ha, restando saldamente ancorato in cima al podio nella classifica delle persone più ricche al mondo. Il fondatore e amministratore delegato Amazon ha scritto sabato ai propri dipendenti e collaboratori facendo riferimento ai cambiamenti attuati nel business quotidiano del gruppo per fare quanto possibile al fine di contrastare COVID-19, parlando di un momento di forte incertezza e stress.
Il mio tempo e i miei pensieri sono ora totalmente concentrati sul coronavirus e su come Amazon può giocare un ruolo importante. Voglia sappiate che l’azienda continuerà a fare la sua parte e che non smetteremo di cercare nuove opportunità per essere d’aiuto.
Il CEO ha parlato anche degli ordini inoltrati per le mascherine da destinare ai propri uffici e centri logistici, sottolineando come al momento vi sia difficoltà nel reperirne un numero sufficiente.
Nel fine settimana l’e-commerce ha deciso di sospendere temporaneamente la vendita diretta dei prodotti non di prima necessità nei territori di Italia e Francia.