Criptovalute e dichiarazione dei redditi: se e quando vanno dichiarate

Criptovalute e dichiarazione dei redditi: se e quando vanno dichiarate

Scopriamo se e quando vanno dichiarate le criptovalute nella dichiarazione dei redditi. I chiarimenti arrivano dall'Agenzia delle Entrate.
Criptovalute e dichiarazione dei redditi: se e quando vanno dichiarate
Scopriamo se e quando vanno dichiarate le criptovalute nella dichiarazione dei redditi. I chiarimenti arrivano dall'Agenzia delle Entrate.

Ieri era il termine ultimo per inviare telematicamente la propria dichiarazione dei redditi. Molti si staranno chiedendo se e quando devono dichiarare le criptovalute in possesso. Nel dubbio, ovviamente, la risposta era meglio darsela prima, comunque c’è sempre tempo per rimediare. Scopriamo insieme la risposta a questa domanda grazie ai chiarimenti che proprio in questi giorni sono arrivati dall’Ente preposto per la riscossione delle imposte, l’Agenzia delle Entrate.

Vedi anche i grafici sull’andamento delle criptovalute.

Criptovalute: quando dovete denunciarle nella dichiarazione dei redditi

Quindi, da quanto avrete capito le criptovalute, come i Bitcoin e altre, vanno denunciate nella dichiarazione dei redditi. Su questo non ci sono dubbi. L’unica perplessità che rimane in molti utenti è in merito a quando, o meglio in che circostanze devono essere dichiarate. Ci viene in aiuto l’ultimo interposto dell’Agenzia delle Entrate che fornisce chiarimenti importanti. Si tratta dell’interposto numero 788 del 24 novembre 2021.

Da questo documento si evincono due punti importanti che rispondono alla nostra domanda riprendendo quanto indicato nell’articolo 67 del DPR n. 917/86:

  1. costituiscono redditi diversi di natura finanziaria le plusvalenze […] realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso di titoli non rappresentativi di merci, di certificati di massa, di valute estere, oggetto di cessione a termine o rivenienti da depositi o conti correnti, di metalli preziosi, sempreché siano allo stato grezzo o monetato, e di quote di partecipazione ad organismi d’investimento collettivo. Agli effetti dell’applicazione della presente lettera si considera cessione a titolo oneroso anche il prelievo delle valute estere dal deposito o conto corrente“;
  2. le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rinvenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo d’imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento sia superiore a € 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi continui”.

Come compilare il Quadro RW

In sostanza le criptovalute, che corrispondono a quanto indicato precedentemente, devono essere indicate nel cosiddetto “Quadro RW“. Si tratta di un apposito spazio dove inserire tutti i dati necessari relativi ai propri investimenti in criptovalute. Questo secondo quanto stabilito dal provvedimento del 29 gennaio 2021 dell’Agenzia delle Entrate. Come compilarlo?

  • Indicando il codice 14 nella colonna 3 alla voce “Codice individuazione bene“;
  • Evitando di compilare la colonna 4 alla voce “Codice Paese estero“;
  • inserendo il valore in euro della valuta virtuale detenuta al 31 dicembre del periodo fiscale di riferimento facendo attenzione a indicare il valore di cambio al momento dell’acquisto.

Per approfondire, vedi anche la nostra guida a come investire in Critpovalute.

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Pubblicato il
1 dic 2021
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