Prepariamoci a un futuro in cui non potremo più fidarci nemmeno dei nostri occhi e delle nostre orecchie. I deepfake AI stanno per invadere il mondo. E il conto sarà salatissimo: si stima che causeranno perdite per ben 40 miliardi di dollari entro il 2027. A lanciare l’allarme è il Global Threat Intelligence Report di Blackberry, che mette in guardia anche sugli attacchi alle infrastrutture critiche.
Allarme deepfake: 40 miliardi di dollari in fumo entro il 2027: banche e ospedali nel mirino
Ma i deepfake non sono l’unica minaccia all’orizzonte. Secondo il rapporto di Blackberry ci sono stati quasi 600 mila attacchi contro le infrastrutture critiche tra luglio e settembre 2024. I bersagli preferiti degli hacker sono le banche, seguite a ruota dagli ospedali e dai servizi governativi.
Il motivo è chiaro. Questi settori non possono permettersi nemmeno un minuto di interruzione. Ecco perché sono più propensi a pagare un riscatto pur di ripristinare rapidamente i sistemi. Un’esca irresistibile per i cybercriminali.
I deepfake erodono la fiducia
I deepfake rappresentano una sfida senza precedenti per chi deve prendere decisioni importanti. Immaginiamo di ricevere un video del nostro capo che ci chiede di fare un bonifico urgente. O di vedere un politico fare dichiarazioni sconcertanti in tv. Come si fa a essere sicuri che sia tutto vero? I deepfake stanno erodendo la fiducia nelle comunicazioni, e questo è un problema enorme.
Per fortuna, qualcuno sta correndo ai ripari. Negli Stati Uniti si sta lavorando al No Fraud AI Act, una legge per regolamentare l’uso dei deepfake, mentre in Canada sono già in vigore norme contro i media non consensuali. Ma la strada è ancora lunga.
I gruppi ransomware si fanno più furbi
E poi ci sono loro, i famigerati gruppi ransomware come LockBit e ALPHV, che stanno diventando sempre più bravi a nascondersi e a colpire. Questi signori del crimine informatico sanno come criptare i dati e chiedere un riscatto per restituirli. E se non si paga, minacciano di pubblicare tutto online. Un incubo per qualsiasi azienda.
Ma non tutto è perduto. Come dice Ismael Valenzuela di Blackberry: “Abbiamo gli strumenti e le tecnologie per difenderci e mitigare l’impatto degli attacchi. Certo, i criminali sono sempre più scaltri, ma anche noi stiamo affinando le nostre armi. Sarà una lotta all’ultimo bit, ma non ci faremo mettere i piedi in testa.“