Il lungo processo che porterà l’Italia verso il nuovo digitale terrestre sta continuando senza sosta. Dal 15 novembre 2021 è partito il rilascio della banda 700, meglio conosciuto come refarming. Questo riposizionamento delle frequenze sulla banda sub 700 sta avanzando per aree geografiche, che corrispondono alle diverse Regioni d’Italia.
Si tratta quindi di un cronoprogramma che terminerà definitivamente il 30 giugno 2022, salvo imprevisti. Nel frattempo, si è anche aggiunto il primo grande switch off nazionale al nuovo digitale terrestre, che ha impegnato quasi tutti in una corsa all’acquisto di apparecchi compatibili al nuovo standard di trasmissioni Mpeg-4.
Nondimeno, dall’8 marzo 2022, la data di questo evento, diversi cittadini italiani hanno dovuto affrontare non pochi problemi legati alla ricezione dei canali delle emittenti sia nazionali che regionali.
Gli obblighi del digitale terrestre
Ad ogni modo, sia lo switch off dell’8 marzo, sia il refarming delle frequenze del digitale terrestre, obbligano ogni utente a effettuare un procedimento necessario. Chiunque è dotato di televisore o decoder digitale, per poter continuare a vedere le programmazioni delle emittenti, deve effettuare la risintonizzazione dei canali.
Attraverso il telecomando del proprio apparecchio dotato di sintonizzatore TV è necessario regolarmente aggiornare la lista canali perché possa sintonizzarsi sulle frequenze corrette. Ma quando potremo dire finalmente addio a questa pratica?
Vediamo quindi quando, presumibilmente, non sarà più necessario dover effettuare la cosiddetta risintonizzazione dei canali del digitale terrestre.
Quando diremo addio alla risintonizzazione
Risintonizzare i canali del digitale terrestre non è una pratica così complicata, ma a volte può diventare noiosa, soprattutto se è necessario ripeterla. E, dobbiamo ammetterlo, in questi ultimi mesi è stata una costante, per poter continuare ad assistere alle trasmissioni dei programmi in chiaro.
Comunque, come tutto ha un inizio e una fine, così arriverà il momento in cui anche la risintonizzazione dei canali non sarà più necessaria. La data prevista dovrebbe corrispondere al mese di luglio 2022, quando ormai il processo di refarming si sarà concluso in tutte le Regioni d’Italia, salvo imprevisti.
Prima di dicembre 2022, perciò, tutto dovrà essere pronto per accogliere la nuova tecnologia DVB-T2, dato che la frequenza sub 700 è proprio ottimizzata per questo. Quindi, a gennaio 2023 tutta l’Italia dovrà accogliere il nuovo digitale terrestre nella sua completezza, non solo con la codifica Mpeg-4, ma anche con la tecnologia HEVC Main 10.