Elon Musk non smette mai di stupire, ma questa volta (stranamente), non è lui a far notizia, ma uno dei suoi collaboratori più stretti. Tale Christopher Stanley ha creato un chatbot AI su misura per il DOGE. L’obiettivo? Dare una bella sforbiciata agli sprechi governativi e far girare la macchina pubblica come un orologio svizzero. Il tutto, ovviamente, sfruttando l’intelligenza artificiale di xAI, la società di Musk.
Assistente AI per DOGE per rendere il governo più efficiente
Il chatbot, ospitato su un sottodominio del sito di Stanley, è pubblicamente accessibile. Tuttavia, non è ancora chiaro se si tratti di un esperimento o se DOGE lo stia effettivamente utilizzando per ridurre i costi nell’amministrazione statunitense. Sforzi che, tra l’altro, hanno sollevato non poche preoccupazioni in termini di legalità e privacy.
Il chatbot si presenta come “Department of Government Efficiency AI Assistant” e afferma di essere alimentato da Grok-2. Il suo scopo dichiarato è assistere il personale governativo nell’identificare gli sprechi e migliorare l’efficienza, applicando cinque principi guida che includono la semplificazione dei requisiti governativi e l’eliminazione di parti o processi inutili.
Quando TechCrunch ha chiesto al chatbot quali leader politici del XX secolo DOGE dovrebbe emulare, la risposta è stata sorprendente: Margaret Thatcher e Lee Kuan Yew. Secondo l‘assistente AI, questi due personaggi rappresentano “modelli eccellenti per DOGE”, grazie al loro focus su efficienza, semplificazione e uso della tecnologia.
Le allucinazioni e i consigli bizzarri del chatbot
Come tutti i grandi modelli di linguaggio, anche il chatbot di DOGE soffre di allucinazioni. Quindi non sempre genera informazioni accurate. Ad esempio, quando gli è stato chiesto di fornire i nomi di persone che lavorano per il DOGE, inizialmente si è rifiutato, poi ha iniziato a inventare nomi e posizioni inesistenti. Inoltre, a volte offre consigli bizzarri, come suggerire a USAID di utilizzare droni e dispositivi indossabili per migliorare l’efficienza.
Un potenziale conflitto di interessi per Musk?
Non è chiaro se l’uso di Grok 2 rappresenti un conflitto di interessi per Musk. Dato che i modelli di linguaggio di solito addebitano agli utenti un costo per l’utilizzo delle API, l’impiego di un chatbot basato su xAI da parte dei dipendenti governativi potrebbe aumentare direttamente le entrate dell’azienda di Musk.