Amazon ha interrotto le consegne effettuate con i droni MK30 ai clienti in Arizona e Texas che usano il servizio Prime Air. Due velivoli sono caduti a causa della pioggia durante i test di dicembre. L’azienda di Seattle ha identificato un problema software. Il servizio dovrebbe essere attivato anche in Italia nei prossimi mesi.
Crash dei droni in Oregon
Gli utenti che si trovano a Tolleson in Arizona e a College Station in Texas possono sfruttare il servizio Prime Air per ricevere pacchi leggeri (fino a 2,3 Kg) entro 60 minuti dall’ordine. Per le consegne vengono utilizzati i droni MK30 che possono volare anche fuori dal range visivo dell’operatore (Beyond Visual Line of Sight), grazie alla tecnologia che consente di rilevare ed evitare autonomamente gli ostacoli.
Il drone MK30 può volare in caso di pioggia leggera. Non può volare in caso di pioggia e vento forte, oltre che di notte. Durante i test effettuati a dicembre nell’aeroporto di Pendleton (Oregon), due droni MK30 sono caduti e uno ha preso fuoco. Al momento c’era una pioggia leggera. Amazon ha successivamente scoperto un problema software, per cui le consegne sono state sospese fino al rilascio del fix e alla necessaria approvazione della FAA (Federal Aviation Administration).
Un portavoce dell’azienda ha dichiarato:
Stiamo attualmente apportando modifiche software al drone e sospenderemo volontariamente le nostre operazioni commerciali. La sicurezza è alla base di tutto ciò che facciamo in Prime Air e il nostro drone MK30 è sicuro e conforme. È progettato per rispondere in modo sicuro ad eventi sconosciuti in un modo noto e l’architettura complessiva del drone ha funzionato come previsto.
Un altro incidente era avvenuto a settembre per colpa degli operatori. Durante il test che simulava la rottura di un motore, un drone MK30 doveva atterrare in un posto diverso da quello di partenza. Un secondo operatore ha fatto decollare un altro drone dallo stesso posto e i due droni si sono scontrati in volo.