È stata la prima indagine avviata per la violazione del Digital Services Act (DSA) a fine 2023. Dopo quasi 19 mesi non è ancora terminata, nonostante la pubblicazione dei risultati preliminari. Secondo le fonti del Financial Times, la Commissione europea avrebbe sospeso il procedimento nei confronti di X per attendere la conclusione dei negoziati sui dazi con gli Stati Uniti. Elon Musk potrebbe quindi ricevere un aiuto dall’ex amico Donald Trump.
Indagine e dazi sono collegati?
Il procedimento nei confronti di X è stato avviato a metà ottobre 2023 con la richiesta di informazioni. L’indagine formale è iniziata il 18 dicembre 2023 e riguarda quattro aree: contrasto alla diffusione di contenuti illegali, efficacia delle misure (note della collettività) per impedire la manipolazione delle informazioni, accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori e trasparenza sull’advertising, design ingannevole (spunte blu).
Il 12 luglio 2024 sono stati pubblicati i risultati preliminari che confermano la violazione del DSA in relazione a design ingannevole, accesso ai dati pubblici e trasparenza sull’advertising. Il 17 gennaio 2025 è stata estesa l’indagine all’algoritmo dei suggerimenti.
Secondo le fonti del Financial Times, la Commissione europea avrebbe sospeso l’indagine per attendere la fine dei negoziati sui dazi. Donald Trump ha imposto un’aliquota del 30% a partire dal prossimo 1 agosto. Le due questioni sarebbero quindi collegate. Il Presidente degli Stati Uniti ha criticato le leggi europee (Digital Services Act e Digital Markets Act), affermando che le relative sanzioni sono una forma di estorsione.
Bloomberg aveva previsto una sanzione superiore al miliardo di euro, ma l’indagine è ancora in corso (il DSA non prevede una scadenza). Un portavoce della Commissione ha dichiarato che il procedimento è indipendente dai negoziati sui dazi. Sembra tuttavia improbabile che termini prima della pausa estiva.