Email, un diritto per i detenuti?

Email, un diritto per i detenuti?

Un occhio elettronico e molti occhi umani possono verificare i contenuti dei messaggi. Gli indirizzi utilizzabili potrebbero essere controllati. Quindi in UK si pensa al grande passo
Un occhio elettronico e molti occhi umani possono verificare i contenuti dei messaggi. Gli indirizzi utilizzabili potrebbero essere controllati. Quindi in UK si pensa al grande passo

Londra – Il ministero dell’Interno britannico lo ha ventilato nelle ultime settimane ed ora una proposta in questo senso è stata formalizzata: presto molti detenuti delle carceri del Regno Unito potrebbero ottenere l’accesso alla posta elettronica.

Un portavoce dell’ Home Office ha fatto sapere che il protocollo individua diversi step di controllo sull’email per i detenuti. I messaggi potranno essere inviati esclusivamente a indirizzi email verificati e noti alle autorità carcerarie e i contenuti dovranno essere sottoposti a scansione elettronica e ad analisi del personale di vigilanza: qualsiasi abuso sarà punito con la sospensione del servizio.

Perché l’email per i detenuti britannici divenga realtà bisognerà attendere il via libera del consiglio dei ministri, dopodiché è previsto l’avvio di un periodo di sperimentazione. Si partirà, a quanto pare, con la Wandsworth Prison a sud di Londra.

Va detto che in UK le sperimentazioni di nuove tecnologie in carcere non sono una novità. È solo di qualche mese fa la decisione del direttore del carcere di Nottingham di sperimentare l’uso del cellulare tra le mura del proprio istituto. Ma ci sono carceri, questa volta negli USA, che ai detenuti propongono persino console e videogiochi .

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Pubblicato il 5 gen 2007
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